"GIRL... UR THE ONLY ONE"

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Si può andare dall'odio all'amore, non si può tornare indietro dall'amore all'odio: come si va dall'ignoranza a sapienza, non da sapere a ignoranza, disse Ugo Bernasconi. Quelle fottute parole si ripetevano in loop nella mia testa dopo che Bill decise di farmi da improvviso psicologo utilizzando questo aforismo, prima che seguissi suo fratello per controllare non facesse cazzate all'esterno del locale... problemi ne avevamo già troppi per i miei gusti.

No. No. No.No. semplicemente non potevo. Insomma, ci eravamo sempre odiati dal primo nostro strano incontro. Eravamo troppo diversi ma allo stesso tempo troppo simili.

Uscita dalla discoteca trovai Tom fumarsi una sigaretta. I suoi movimenti erano chiari, dai suoi occhi capii che fosse stanco e così aprii bocca per l'ennesima volta.
< Sai che fumare fa male?> lo colsi di sorpresa come se avesse appena rubato le caramelle dalla mensola di casa come un bambino.
<Beh semplicemente, bevo, mangio, fumo e scopo> rispose marcando l'ultima parola
< E anche se fosse sono già rovinato da tempo> finì la sua frase. < Io ti consiglierei una cosa> aggiunsi nuovamente < Fuma solamente dopo aver fatto l'amore>. < Che c'è stasera sei diventata una poetessa?> finalmente mi guardò negli occhi per rispondermi con disprezzo. Normalmente le sigarette dovrebbero rilassare le persone, non farle diventare più acide del solito. < Per la cronaca io non faccio l'amore sia chiaro, io scopo> . Ritornai a fissare il vuoto, quando mi accorsi che come al solito stava scrutando ogni mio singolo particolare... anche solo un neo.
<Perchè mi guardi così?> ebbi il coraggio di chiedergli
<Così come?> chiese ghignando. Sapeva che cosa stesse facendo e anche molto bene, ormai si stava rendendo conto di aver preso il sopravvento sui miei sentimenti e la mia mente.

Non volevo farmi abbindolare ma questa sera... sembrava tutto diverso. Si avvicinò lentamente  facendomi arretrare contro il muro posando entrambe le braccia ad esso. *Ero in trappola*.  
I nostri respiri si fondevano tra di loro, ormai erano diventati una cosa unica. <Così...> sibilai senza aggiungere altro ipnotizzata dal suo sguardo. <Guardati... giochi a provocare senza saper a cosa vai incontro. Sei così innocente e pura, pensi che non sappia che tu non abbia mai avuto una relazione oppure un rapporto?> passò un dito sul mio viso dolcemente mentre sussurrava queste parole per non farsi sentire dalle persone attorno a noi.

Girai il volto dall'altra parte per non  guardarlo negli occhi e affrontare la verità appena uscita dalla sua bocca. <Oh mia piccola stellina, come ho detto prima, stasera per te filerà tutto liscio... ma prima fammi fare una cosa> azzardò prima di afferrare dolcemente il mio viso e posare le sue morbide labbra sulle mie. Era un bacio casto, privo di passione probabilmente per non "violare" il mio volere ma pieno di emozioni... sapevo le stesse sentendo anche lui. Ricambiai e quando si staccò facendomi l'occhiolino e rientrò dentro il locale per chiamare gli altri per tornare. Sarebbe stata una luuuunga nottata nello stesso letto.

Dal locale uscì Georg seguito da Gustav < Gli altri?> chiesi curiosa vedendoli uscire solamente in 2. <Prenderanno un taxi più tardi, tu torni con noi?> disse Georg premurosamente passandosi una mano nei sui lunghi e perfetti capelli. Accettai ma appena salita in macchina Gustav aprì bocca ridendo < Ester sembri scossa, è per caso successo qualcosa con Tom prima?>.           < Ehm, nulla> balbettai non sapendo cosa dire diventando rossa in viso  <Farò finta di crederti > concluse tornando a guardare fuori dal finestrino sorridendo. È possibile che ci shippassero tutti nonostante la sua dote da playboy?

Arrivammo davanti la porta di casa e Georg la aprì. Salimmo in camera e ci salutammo augurandoci la buonanotte. Ero da sola in camera così ne approfittai per farmi una doccia e mettermi il mio pigiama rosa.

 Ero da sola in camera così ne approfittai per farmi una doccia e mettermi il mio pigiama rosa

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Penso fossero le 4 del mattino quando Bill e Tom entrarono in camera. Decidi di far finta di dormire.

Tom era abbastanza silenzioso mentre Bill si comportava letteralmente come un elefante.        < Shh, fa piano idiota che la sveglierai > sbottò irritato il rasta contro il fratello dopo che avesse sbattuto con violenza senza farlo apposta la porta del bagno. <Scusami stronzo, io ora vado a letto  quindi cerca di non allungare le mani stanotte> disse Bill facendomi scattare un sorriso che dovetti nascondere. < Pensi che sia  uno stupratore?> sussurò Tom. < Non le farei mai nulla senza il suo consenso> finì. <Buonanotte> .
A quanto pare Bill prese sonno, mentre Tom rimase sveglio per un po'. Lo capii dal fatto che il suo respiro fosse ancora irregolare e inquieto. Blandamente mi abbraccio, posandomi un piccolo bacio sotto l'orecchio prima di regolarizzare il respiro e cadere tra le braccia di Morfeo in contemporanea mia.

~La mattina dopo~
<Su! Forza ragazzi svegliatevi> urlò Bill. Devo dire un risveglio molto traumatico. <È tardi, mi hanno fatto una chiamata e indovinate?> continuò nonostante non lo stessimo ascoltando. < Che non me ne frega un cazzo delle tue cose , fratellino> aprì bocca per la prima volta il chitarrista con voce rauca. Dio.
< Smettila Tom, sono solamente nato 10 min dopo di te!> <Comunque mi ha chiamato un tizio. Sua figlia oggi compie gli anni, siamo la sua band preferita e mi ha implorato di andare a suonare oggi pomeriggio a casa loro qualche canzone.... Ci paga> euforico continuò.
< Avanti, accetta! Ci pagherà quindi muoviti> disse Tom. < Ma è fantastico> diedi la mia opinione. Bill sorridendo andò a raccontarlo a Gustav e Georg lasciando soli me e Tom.
<Che ore sono?> finalmente mi rivolse la parola. < Le 11> gli risposi meravigliata di aver dormito fino a tardi.

Ci cambiammo e grazie alla proposta di Gustav ci inviammo al Mc Donald's. Siccome il loro livello di fama era abbastanza alto per avere 16/18/19 anni. Chiedemmo un tavolo appartato. Con i fan e i paparazzi era molto difficile girare per le strade. <Wow Bill, vedo che il Mc ti piace tanto> lo presi in giro scherzosamente. < Ti chiamerò Macky> uscì dalla mia bocca inconsciamente. <Davvero? Non ci posso credere Ester... anche mia nonna mi chiama così per questo> sorpreso mi confessò. < Non ci credo> cominciai a ridere così forte da farmi venire il mal di pancia. <Che c'è Tom, sei geloso?> intervenì Georg apposta per infastidirlo. A Gustav scappò una risatina, interrotta però dallo sguardo inceneritore del rasta che inviò ad entrambi, come la sera prima in macchina a me dopo la scenata sulla porta.

Finimmo di mangiare e tornammo in casa per goderci il sole in giardino in tranquillità ma anche per preparaci per il compleanno della piccola. Devo dire che la Sardegna è veramente una regione dell'Italia meravigliosa.

Ciao a tutti! Questo capitolo penso sia il migliore che mi sia uscito per ora😂. Comunque spero vi sia piaciuto e se non è un problema vi chiedere di di lasciare una stellina! Grazie. Ci vediamo con il capitolo 9🪼.

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