Capitolo 7

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BILL POV

L'ho protetta, c'è l'ho fatta, non so perché, fosse stata un'altra ragazza probabilmente l'avrei lasciato morire ma Anna è diversa io in lei vedo tutt'altro, è così unica e ora siamo qua, con lei tra le mie braccia che chissà cosa sta sognando, si lamenta così tanto nel sonno, più che sogni incubi.

"Sei bellissima" le sussurrai senza farmi sentire

ANNA POV

Mi sono addormentata tra le sue braccia, mi sento davvero protetta con lui, non so perché mi abbia difeso qualche ora fa, ma in lui vedo del buono vedo che in fondo è una brava persona, il suo sguardo è diverso da quello di Tom, è più addolcito, mentre ero persa nei miei pensieri sentii Bill

"Sei bellissima" sussurrandolo quasi incomprensibile, feci un piccolo sorriso senza farmi vedere

GIULIA POV

Io e Georg non avevamo ben capito cosa fosse successo al capannone, ma sicuro nulla di buono, Tom non si fermò neanche a spiegarci cosa stesse succedendo, quando ne parlò con Micael capimmo solo "seguaci di Takamoto" da li avevo già capito che era grave, Georg mi rivelò che quel capannone fu il posto in cui si formò la gang per questo Tom ci era tanto affezionato e per mettere al sicuro i suoi "fratelli"(come li chiama lui) l'abbandonò per sempre.

INDIA POV

Gustav sta dormendo come un bambino, era sfinito, non ho ben capito perché c'è ne fossimo andati, vidi solo il viso di Tom in panico, Tom è un'uomo davvero freddo e se lui è in panico, è successo qualcosa di grave, ma penso di aver capito che c'entri Takamoto

SOFIA POV

Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, Tom mi trasmetteva molta sicurezza, eravamo entrambi in un sonno profondo, ma senza volerlo, dato tutto lo stress entrai in un'incubo, iniziai a vedere seguaci di Takamoto ovunque, le mie amiche per terra senza vita, Bill, Georg venivano frustati, Gustav era per terra nudo tremante, dopo poco tempo iniziai a sentire le grida di Tom lo stavano picchiando, ma lui non faceva niente per difendersi, sentivo le sue grida agghiaccianti

"SOFIA" gridava sgolandosi "AIUTAMI" gridava e gridava finché non rividi la bambina vicino a lui "papà sta tranquillo mi raggiungerai" gli disse prima di sparire

Lui non si accorse di niente e continuava ad urlare sofferente, gridava il mio nome, finché mi sentii scuotere, aprii piano piano gli occhi, vidi tutto sfocato per pochi secondi e le mie orecchie erano ancora tappate ma man mano mi svegliavo sentivo Tom urlare; non era un sogno

"SOFIA DEVI SVEGLIARTI" urlava, io era come se non avessi le forze di muovermi, iniziai a sentire dei colpi di pistola e mi alzai di scatto "grazie a al cielo, VIENI" mi iniziò a tirare verso l'armadio chiudendolo

Mi fece il gesto di stare in silenzio, era mattina presto, iniziai a sentire dei passi dentro la nostra stanza e girai la testa in panico totale verso Tom, lui mi guardò con occhi dolci e delicatamente mi diceva di fare silenzio e di respirare profondamente, seguii i suoi consigli e funzionò, i passi andarono vicino la finestra e sentimmo il vetro rompersi, erano usciti tutti, Tom corse fuori

"State tutti bene?" Urlò "TOM MICAEL" gridò Bill

Tom corse immediatamente di sotto io e le altre stavamo guardando la scena dal secondo piano mentre gli altri erano al piano terra, avevano colpito con una pallottola in testa Micael, vidi Tom chinarsi vicino al corpo di Micael mentre gli altri erano già in ginocchio

"No no Micael" iniziò a dire furiosamente

Iniziò a scuotere il corpo ormai senza vita

"SVEGLIATI FIGLIO DI PUTTANA" iniziò a gridare

Sembrava si stesse per mettere a piangere, ma quando vide che tutti lo stavano guardando tornò freddo come il ghiaccio

"Che facciamo ora" disse Bill preoccupato "lasciamolo qua nella sua casa Micael, mentre noi facciamo le valige e andiamo" disse Tom bruscamente

Corsini tutti a fare le valige mentre io mentre la facevo, aspettavo Tom, una volta che raggiunse la camera venne davanti a me si inginocchiò e mi abbracciò, appoggiando la sua testa sulla mia pancia come segno che si sentisse protetto tra le mie braccia, misi una mano sulla sua testa

"Che c'è Tom" gli dissi con voce calma "perché tra tutto proprio Micael, era come un padre per me, perché" disse con la voce tremolante e gli occhi lucidi "sono sicura che ti proteggerà per sempre" dissi mentre accarezzavo la sua testa

Si alzò e mi guardò qualche secondo prima di mettersi a fare la valigia, andammo fuori dalla casa, salimmo in moto e partimmo

"Dove andiamo Tom" disse Bill "Non lo so lasciami sfogare per il momento" disse Tom

Iniziò ad accelerare sempre di più, l'aria fresca colpiva la mia pelle insieme a qualche moscerino, mi strinsi sempre di più a lui, con una mano mi teneva le braccia attaccate a sé, arrivammo in punto isolato da così poter parlare su dove fossimo andati.

"Quindi?" Disse Bill alzando le sopracciglia "quindi andiamo ad ucciderli tutti" disse Tom sedendosi su un tronco li vicino "è un'idea del cazzo" saltò su Georg "hai un piano migliore Georg?" Rispose Tom "sono troppi ci ammazzerebbero subito" disse Gustav

Ad un certo punto squillò il telefono di tutti, era una notizia Tg

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"Ultime notizie, è stato trovato il corpo di Micael Sunset senza vita dentro la sua umile dimora" le telecamere inquadravano il sacco bianco il cui contente il cadavere "è stata fatta una rapida autopsia, sembra l'abbia ucciso un colpo di pistola in testa, ma chi sarà il colpevole? Linea allo studio"

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"Cazzo" ringhiò Tom mettendosi le mani in fronte

Bill si avvicinò a suo fratello, abbracciandolo

"Riusciremo ad uccidere quei pezzi di merda fratellone" disse Bill stringendo a sé Tom "si sono scritti da soli la loro morte.." rispose Tom facendo il cenno di un piccolo sorriso "scopriamo dove si nascondono i bastardi" aggiunse Tom mentre metteva in moto la moto

Andai dietro e mi fidai di lui, vide tre seguaci, i quali erano entrati nel capannone, li aveva riconosciuto Bill, così li seguirono senza farsi notare

"Andiamo stronzi dove vi nascondete" sussurrò Tom

Noi ragazze eravamo dietro di loro quando venimmo colpite tutte quante alla testa, il gruppo non ci sentì, stavamo venendo trascinate e provai a mettere qualche suono ma dalla mia bocca uscii solo "Tom" sussurrando che nemmeno un'orecchio sensibilissimo avrebbe sentito, ed infine perdi completamente i sensi ci risvegliammo tutte in un'altro capannone, ma non sembrava quello in cui avevamo dormito era il triplo più grande, fin quando non si accesero le luci, eravamo legate a dei pali in mezzo al capannone

"Che cazzo sta succedendo" dissi dolorante "no non farlo ti prego"

Quella voce mi era famigliare, mi girai lentamente e rimasi scioccata..

Sto vivendo un sogno o un'incubo? {Tom Kaulitz}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora