Capitolo 21

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GIULIA POV

Ero a cena fuori con Ryan, avevo capito come funzionavano un po' le cose da queste parti, eravamo seduti in un enorme tavolo, a fianco a me c'era un'altra ragazza di nome Lauren, da quel che ho capito, la ragazza di Ryan o almeno la più importante tra tutte.
Ryan era così affascinante, aveva occhi azzurri e capelli castani scuro, era abbastanza muscoloso, ed era il capo qui

"Quindi tu sei il fratello del famoso Takamoto" dissi cercando di aprire una conversazione "si ma da quando i tuoi amici l'hanno ucciso..sono dovuto salire d'urgenza al suo posto, ed ora comando io le cose qui..aveva ancora molte cose da fare e da vivere, ma quei bastardi hanno deciso di privarglielo.." rispose mentre stringeva il pugno con la mano destra

La sua voce era tremolante, ma non glielo fece notare nessuno compresa io, mi guardai un po' attorno, il luogo era gigantesco, dal capannone non sembrava, i muri erano rosso scuro e le tende completamente nere, i lampadari esagerati, era la casa dei miei sogni, non quella che avevo comprato con Sofia, iniziai a sentirmi molto meglio in questo "nuovo capitolo" che in quello vecchio.

SOFIA POV

Mi fecero uscire finalmente dall'ospedale, finalmente tutto era tornato come prima

"Dove li troviamo i seguaci quindi?" Dissi mentre aprivo la portiera della macchina, Georg ci stava aspettando già lì al posto di guida, "è meglio se te e Anna ne state fuori" disse Tom "Giulia è la mia migliore amica, verrò anche io" risposi "anche io" aggiunse Anna

Tom mi guardò rassegnato, sapeva che io non cambiavo idea facilmente, compresa Anna. Arrivammo nel nostro vecchio nascondiglio, ammetto che un po' mi era mancato, di Gustav ancora non avevamo notizie, non riuscivamo a spostarci da Los Angeles, c'era sempre un'imprevisto che ce lo impediva.
Il sonno iniziava a farsi sentire, così diedi la buonanotte a tutti e andai in camera di Tom.

"Mi era mancato dormire in un letto normale" dissi mentre Tom chiudeva la porta "non dormirò certo tranquillo dopo l'ultima volta" rispose sorridendo in modo agitato "sta tranquillo" risposi ridendo

Non appena lui si mise sul letto, mi misi sopra di lui, mentre mettevo le braccia attorno al suo collo, lui mi abbracciò per i fianchi, mi era mancato così tanto

"Non sai quanto mi era mancato" emmi disse Tom

La sua testolina era appoggiata sul mio seno, lo accarezzavo, dopo un po' mi sdraiai sopra di lui, la mia testa era appoggiata sul suo petto, sentivo il suo cuore tranquillo, finalmente aveva trovato un po' di pace.

ANNA POV

Entrammo in camera, Bill era più tosto stremato, si buttò subito nel letto, mentre io chiudevo la porta, mi invitò a sedermi accanto a lui, così feci

"Ti devo parlare" iniziò il discorso così "a me non piace parlare dei miei sentimenti.." mentre prese una pausa decisi di parlare "non sentirti costretto Bill" gli dissi prendendolo per mano

Lui mi guardò sorridendo e prese un gran respiro

"Lo faccio perché voglio, Anna io ti-" venimmo interrotti da un forte rumore, proveniente dalla stanza di Georg.

"Che cazzo è stato" sentimmo Tom urlare mentre correva verso la stanza di Georg

GEORG POV

Entrai in camera, ero solo, non avevo neanche Gustav a farmi compagnia, ero completamente solo, andai in bagno e mi guardai allo specchio, i miei occhi erano gonfi e rossi, forse per il troppo fumo, la persona per cui stavo iniziando a provare qualcosa non c'era, me l'hanno portata via così facilmente

"Perché non posso avere una vita come gli altri!" Dissi sbattendo i pugni sul lavandino

Uscii dal bagno per non fare altri danni e mi sedetti sul letto mettendomi le mani in testa. Avevo solo Giulia nei miei pensieri, i suoi occhi, i suoi capelli; lei.
Man mano i pensieri erano sempre più forti e le mani iniziavano a stringere sempre di più i capelli, mi sembrava di star impazzendo completamente

"Ti hanno portato via da me così facilmente..." sussurrai mentre mi tiravo dei piccoli pugni in testa "grazie a Ryan potresti benissimo esser morta.." aggiunsi

Ad un certo punto vidi una pistola sul comodino di fronte al mio letto, mi diressi lentamente verso di essa, la presi in mano e la guardai fermo per qualche secondo, mi misi al centro della stanza, la puntai alla pancia, i miei occhi lacrimavano, ma il dolore che provavo per Giulia era più forte così; premetti il grilletto. Persi immediatamente il tatto e la mia vista si stava offuscando, riuscì solo a sentire Tom urlare e correre verso la mia stanza

"PORCA PUTTANA GEORG"

SOFIA POV

Eravamo sdraiati, pronti a dormire, quando sentimmo un forte colpo, Tom si alzò subito e corse verso la stanza di Georg urlando, io provai a stargli dietro, non capii come avesse capito che era la stanza di Georg, probabilmente perché era la più lontana, dopo aver corso un po', Tom sfondò la porta di Georg, trovammo Georg per terra, poco cosciente, ricoperto di sangue

"PORCA PUTTANA GEORG" urlò Tom mentre provava ad alzarlo

Andai subito ad aiutarlo, era troppo pesante,per nostra fortuna arrivarono anche Bill ed Anna ad aiutarci

"Ma che cazzo! Stiamo facendo avanti e indietro dall'ospedale" urlò Bill mentre caricavamo Georg in auto

Tom si mise alla guida e sfrecciò verso l'ospedale

"Te la cavi ancora bene con le macchine fratellone" disse Bill "correvate con le macchine?" Chiesi "si beh, eravamo i più veloci di Los Angeles, in particolare Tom, ma ormai è passato" rispose Bill "capisco" dissi

Il sangue usciva dal corpo di Georg, arrivati all'ospedale, i dottori lo ritirarono subito

"Ragazzi potete tornare a casa, vi chiameremo noi, la ferita è abbastanza grave" ci disse un dottore con molta calma "va bene, grazie dottore" rispose Tom

Ci dirigemmo verso la macchina, mentre stavamo tornando, avevo una sensazione strana, ma non volevo opprimere ancora Tom, vedevo che non era a posto e lo capivo, un suo amico più caro si è sparato in pancia, fosse stata Giulia non so cosa le avrei fatto, Tom in questo caso è stato più buono. Arrivati dentro, ci conducemmo tutti nelle nostre camere, senza spicciare parola, eravamo tutti agitati, mi sedetti sul letto, mentre Tom faceva avanti e indietro per la stanza con le mani nei capelli

"E se non ce la fa..la ferita era grave" sentivo che si diceva tra sé e sé

Mi alzai e lo abbracciai subito, lui senza pensarci mi strinse a sé, sentivo il suo bisogno della mia presenza, iniziai a dargli piccoli bacini sul collo per poi guardare dritto

"Perché la mia vita è così" sentii queste parole uscire dalla sua bocca "Tom, vedrai che starà bene, ne sono sicura" dissi accarezzandogli i capelli "Grazie per esistere...piccola.." quel nomignolo so sussurrò per non farsi sentire, ma lo sentii forte e chiaro, non glielo feci notare per non farlo agitare, un po' di tranquillità serve anche alle persone più forti.

ANNA POV

Entrati in camera, Bill si sedette sul letto, notai che si provò a trattenere, ma di seguito scoppiò in un pianto, mi precipitai da lui per abbracciarlo e mi strinse a sé, riuscivo a sentire che emanava piccoli singhiozzi per il pianto, non lo avevo mai visto così disperato

"Vedrai che andrà tutto bene" gli sussurravo mentre passavo la mia mano tra i suoi capelli neri "lo spero.." disse a bassa voce

Io ero curiosa su cosa stesse per dire prima di quell'accaduto, ma evitai per non creargli ulteriori problemi o ansia. Era così fragile rispetto a Tom

Si dimostra una pietra quando in realtà è come vetro...

Sto vivendo un sogno o un'incubo? {Tom Kaulitz}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora