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Un flash venne puntato sugli occhi dei campioni; tra il fumo della macchina fotografica comparse una donna, capelli bianchi, ricci. Occhi azzurri curiosi di nuovi gossip. Labbra fine ricoperte da un bel rossetto arancione, quasi rosso. Teneva degli occhiali quadrati viola e degli orecchini d'oro, a pendolo. Giacca color verde vomito con un colletto di peli violastri.

I ragazzi erano ben posizionati l'uno vicino all'altro. "Salve" allungò in uno stridulo, quella donna. "Io sono Rita Skeeter" si avvicinò porgendogli la mano "Scrivo per la Gazzetta del Profeta. Ma di certo lo sapete già, no? Siete voi che noi non conosciamo. Siete voi la notizia succulenta" La giornalista in un colpo secco afferrò il braccio della giovane Galadriel, portandola in un piccola stanza di mattoni sgretolati. Forse delle scope...

"Eccoti qui. Una ragazzina così tenera, che non farebbe male ad una mosca, sta per competere contro tre studenti -tralasciando il signor Potter- non solo di gran lunga più emotivamente maturi di quanto tu sia, ma maestri di incantesimi che tu non effettueresti neanche nei tuoi sogni più vivaci. Agitata?" Continuò lei con la sua solita faccia da prendere a schiaffi "Agitarmi non è nei miei programmi" Le rispose "Credi che sia stato la presenza, al tuo fianco, di un ex Mangiamorte, a renderti così incline a iscriverti a un torneo tanto pericoloso?"

"Karkaroff è un brav'uomo, un bravo preside. Non straparli! E, precisamente, non mi sono iscritta a questa sciocchezza. Sono venuta qui ad Hogwarts solo per ammirare la Scozia e non vedere per un altro anno i miei insopportabili professori" La informò Galadriel

Dopo una lunga e intensa chiacchierata, per fortuna, quest'ultima, era riuscita a sfuggire da quella vecchia decrepita senza prenderla a pugni. "Allora Galadriel come pensi di sconfiggere il tuo drago?" Iniziò una conversazione, Karkaroff "Cosa? Draghi?" le rispose la bionda "Esattamente. Pensa alle tue capacità" "E gli altri lo sanno?" "Si, si, lo sanno. Adesso rifletti, Galadriel. Non ti distrarre" "Sono una brava equilibrista. Sono agile e astuta"



Il ventiquattro novembre ormai era alle porte. Tutti e cinque i campioni erano seduti nei vari letti di un grande tendone bianco. Ognuno era in ansia tranne Galadriel, immersa nella lettura, imprecando non so quale divinità per farle togliere quel vestito verde assai scomodo, che era obbligata ad indossare "Buongiorno campioni. Venite qui, per favore. Ora avete atteso, pieni di domande e alla fine è arrivato il momento e solo voi quattro potete gustarlo appieno. Cosa fai qui signorina Granger?" comunicò Silente entrando insieme ad altre quattro persone "Oh, niente. Mi scusi. Adesso vado." le rispose Hermione uscendo "Barty il sacchetto"

"Campioni in cerchio intorno a me" disse il signor Crouch porgendo, a ognuno, una busta di pelle viola scura. Tutti inserirono la mano tirando fuori un piccolo draghetto: Fleur, il Gallese Verde. Krum, il Petardo Cinese. Cedric, il Grugnocorto Svedese. Harry, l'Ungaro Spinato e infine, Galadriel, il Vipertooth Peruviano, una razza di drago proveniente dal Perù.

"Questi rappresentano quattro cinque draghi in carne ed ossa. A ognuno dei quali è stato un uovo d'oro da proteggere. Dovete fare questo perché ognuno contiene un indizio senza il quale non potete sperare di passare alla prova successiva. Domande?" Finì Barty. Il silenzio pervase quella tenda lasciando ansiosi i campioni.



Dopo una lunga e intensa attesa i quattro ragazzi erano riusciti a superare la prova. Mancava solo Galadriel che pensava e ripensava alla famosa lezione di Creature Magiche, sui draghi, che aveva completamente ignorato, studiando il percorso della gara di equitazione che avrebbe partecipato l'indomani.

"E ora la nostra quinta e ultima concorrente" Un colpo di cannone risuonò. Il palco iniziò ad applaudire e a gridare.

Il campo era circolare, circondato da banche dove il pubblico poteva ammirare il duello. All'interno c'erano grandi massi spigolosi e, al centro, l'uovo d'oro spiccava. Davanti agli occhi di Galadriel spuntarono due grosse ali rosse. Vide delle squame lisce, color rame con creste nere e corna corte sulla testa. Era lungo quattro metri, ma alla ragazza non importava. Chiuse gli occhi, sfilò il suo elastico nero dal polso e si fece una coda, con molta difficoltà dati i suoi capelli corti. Quando ebbe finito li riaprì. Le iridi invece che azzurre come il solito, erano rosse come quello di un focolare che brilla nella notte; forse per la rabbia o per il terrore (improbabile).

All'improvviso un alito ributtante le pervase la faccia. Due zanne velenose e affilate le sfiorarono il viso. La coda di quell'animale le andò incontro. La ragazza, più agile di lui, si spostò all'istante. Corse verso l'altra parte del campo senza mai distogliere lo sguardo da quegli occhi neri.

Sembrava una scena porno...

Si nascose dietro un cumulo di pietra aspettando che il drago finisse di sputare fuoco. "Ricordati Galadriel. Ricordati. Cosa aveva detto la professoressa Smith, sulla lavagna?!" Si disse tra sé e sé.

"Non ha zampe ma va in giro lo stesso, l'abito lo cambia spesso, se ti morde non è molto bello, meglio evitarlo se capisci che è quello..." si ricordò improvvisamente l'indovinello che fece l'insegnante "Che stupida! Il Vipertooth Peruviano ha paura dei serpenti!" Continuò lei.

Con una presa ben solida impugnò la bacchetta, uscendo allo scoperto e puntandoglielo addosso. "Serpensortia!" Urlò "Engorgio!" Una grossa vipera nera spiccava nel campo. Galadriel corse verso sinistra lasciando il duello ai due animali. Con molto equilibrio saltò sui vari massi. Usò qualche schiantesimo per proteggere il suo animale ferito.

"Conjunctivitis!" Urlò Galadriel colpendo gli occhi del drago causandogli una grossa congiuntivite. Le palpebre si ingrandirono e la vista dell'animale si offuscò. Con uno schiocco di dita, la vipera ritornò alle dimensioni originarie. La biondina corse, buttandosi e afferrando l'uovo. Hermione si alzò rapidamente iniziando ad esultare come il resto del pubblico che ammirava il suo sangue freddo.

"Guarda qua! Non ci posso credere! L'ha rifatto! La Signorina Granger, una ragazza semplice, ma ambiziosa; sembra stia acquisendo il gusto per i maghi famosi. La sua ultima preda, a sentire le voci, non è altro che un Bulgaro: il BonBon Viktor Krum. Non si sa ancora come Harry abbia reagito a quest'ultima batosta sentimentale" I giorni erano passati, dell'indizio non si sapeva nulla. Dall'uovo usciva solo uno stridio assordante che mise KO le orecchie, della povera Galadriel, per una settimana. "Tranquilla Mione. È solo invidiosa perchè è una vecchia strega celibe che cerca la fama spargendo fesserie. Non preoccuparti. Comunque se vuoi un consiglio: provaci. Krum è un ragazzo con molte corteggiatrici che ha caldamente ignorato. Se lui ha scelto te, significa che ha una grande cotta." Le rispose la bionda finendo di pranzare "E se poi non fosse vero? Se fosse uno scherzo o una tattica per scoprire i metodi di Harry?!" continuò Hermione allarmata 

"Capisco che ti possiamo sembrare degli infami, ma a Durmstrang, le relazioni tra gli studenti dello stesso istituto, sono quasi proibite, se non vuoi avere un irrefrenabile impulso di morte. Dunque, quello che voglio dire è che se fosse uno scherzo, finirebbe al macello prima che finisca il vostro rapporto e pertanto, non si farebbe scappare una bella ragazza come te." Finì di spiegare

"Un pacco per te Signor Weasley" Un bambino basso e biondo si avvicinò con un sorriso a trentadue denti, stampato sulla faccia. "Oh, grazie Nigel" Ronald lentamente scartò il pacchetto. Della carta stropicciata lo avvolgeva tenuta ben stretta da una cordicella giallina. 

"Oh. Mamma mi ha mandato qualcosa" dalla scatola tirò fuori una vestaglia marrone con delle pezze arancioni e una cuffia bianca, ben ricamata. "Ginny. Questo dev'essere per te." "Io non lo metto. È orrendo!" le rispose sua sorella. Hermione scoppiò in una leggera risata "E ora che cos'hai da ridere?!" gli chiese Ron infastidito "Quello non è per Ginny. É per te! Abito da cerimonia..." le confessò la castana "Abito da cerimonia?" chiese confuso il Weasley 

"Sì. Il Ballo del Ceppo" entrò nella conversazione Galadriel "È un ballo che si farà a Natale. Karkaroff ci ha obbligato a scegliere un vestito elegante prima di partire. I maschi hanno scelto quelli più banali offerti da Igor. Io invece ho portato un tubino verde scuro. Giusto Mione! Dobbiamo scegliere il tuo!" finì lei. "Questa domenica andiamo a Diagon Alley?" le domandò la castana"Va bene, ma alle tre devo andare. Devo lavorare..."


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Buon sabato a tutti. Ecco un nuovo capitolo, spero che vi piaccia. Se avete consigli scrivetemi nei commenti per migliorare la storia :)

Grazie per tutte le visualizzazioni. Siamo arrivati a 100 e io sto impazzendo, sono felicissima. Grazie mille... 

Irn

La ragazza di fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora