L'estate passava molto lentamente, durante il giorno, Galadriel, studiava e sopportava le sue compagne di stanza: Hermione e Ginny; invece, durante la notte, si allenava per non sprecare tutti i suoi sforzi degli anni precedenti.
Il sole era sorto e dalle piccole finestre di casa Black si intravedevano i suoi raggi luminosi.
Come gli altri giorni, la giovane Potter si svegliava, senza causare minimo rumore.Si infilò sotto l'acqua bollente della doccia lasciandosi trasportare dal lusso che le veniva offerto. Il profumo di lavanda si mischiava con quello di pino del suo bagnoschiuma, creando una fragranza forte, ma allo stesso tempo dolce.
Finito il suo lungo bagno, si avvolse in un asciugamano bianco candido. Per non svegliare le sue "coinquiline", lasciò i capelli semi-bagnati così da non accendere il phon.
Prese un intimo abbinato nero, di pizzo e, per coprirsi, si infilò una maglietta verde, oversize che le arrivava a metà coscia.A casa Black non filava una mosca, anche la testa di Walburga, finalmente si era zittita. Entrò in cucina prendendo una piccola tazza bianca, adornata con magnifici fiori viola.
Irene si guardò intorno cercando la solita Moka del caffè che preparava Sirius, la sera prima, così che il primo che si sarebbe svegliato lo avrebbe preparato per tutti. Spostò vari bicchieri senza successo, si piegò infilando la testa nel cassetto sotto il lavabo.
"Per tutti i santi, Black! Una ripulita a questa casa, no?!" maledì Galadriel rovistando tra le pentole.
Nel mentre, senza che la bionda se ne fosse accorta, fece ingresso in casa Black, il noto professor Piton, pronto per la solita riunione dell'Ordine. Sentendo il fracasso in cucina, si avviò in quella direzione, prendendo la bacchetta in caso di qualche ladruncolo.
Spinse lentamente la porta entrando nella stanza, osservò in tutti gli angoli, scoprendo infine una bassa figura rovistare in uno scompartimento buio. Si era piegata a novanta e, senza che lei ne fosse a conoscenza, si notava il suo intimo di pizzo; le sue gambe erano dritte, immobili, che venivano aiutate dal suo bastone nero.
Il pozionista si avvicinò a Galadriel, osservando i suoi movimenti.
"Cerchi qualcosa?" chiese Severus sogghignando divertito. Lei mugolò qualcosa, spaventandosi."Sto cercando la Moka del caffè…" disse la Potter abbassandosi il più possibile la maglietta.
"Non imbarazzarti, ti ricordo che ti ho vista nuda, quando ti ho aiutato a lavarti." controbattè Piton prendendo l'oggetto che tanto bramava Irene.
"Non ricordarmelo per piacere. Mi imbarazza ancora di più ripensandoci" spiegò lei "Vuole?" Lui annuì.Non si rifiuta mai una tazza di caffè…
Era vero, l'uomo che aveva davanti l'aveva intravista senza abiti.
Per colpa delle stupide cicatrici, non riusciva a muovere un muscolo; in aiuto, però Severus, disgustato, dovette intervenire. Non era uno, di certo, che si scopava a quattordicenni, Infatti riuscì a controllarsi, senza sembrare un ragazzino con gli ormoni alle stelle."Perché qua?"
"Tra poco inizia la riunione ma vedo che nessuno rispetta gli orari stabiliti"
"Finisco il caffè e vado a svegliargli, almeno lo resti qui da solo a girarti i pollici"
Come detto, dopo aver finito la sua colazione in un caloroso silenzio imbarazzante, svegliò Sirius, buttandolo giù dal letto.
"Eddai Irene!"
"Sveglia! Hai la riunione con l'ordine!"
"Cazzo! Remus?"
"L'ho già meravigliato, sei te il solito bambinone che disubbidisce"
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La ragazza di fuoco
FantasyDopo la caduta di Lord Voldemort, i tempi bui sono conclusi. Le giornate diventarono monotone, piene di felicità, gioia, ma anche tristezza, ricordando i numerosi deceduti, tra cui James e Lily Potter, i genitori di due bambini: Harry Potter, dato i...