𝓓𝓻𝓪𝓰𝓸𝓷 𝓣𝓻𝓪𝓲𝓷𝓮𝓻||Storie di Cavalieri e di draghi

31-XXXI storia delle storie

-di ricordi e persuasioni, di cuori e delusioni

Era la festa del primo plenilunio di gennaio, la neve fitta aveva invaso le strade di Berk, le capanne di legno ospitavano la neve candida, i prati verdi dei pascoli erano rivestiti da brina luminosa e scintillante, il vento gelido muoveva le chiome degli alberi e spazzava via il fumo che usciva dai camini accesi.

Era sera quando i Cavalieri giunsero dalla Riva del drago in sella ai loro draghi. Approdarono al porto dove Skaracchio e qualche altro Berkiano li stavano aspettando. Tufo fu il primo a scendere, in fretta e di corsa, senza dare nemmeno il tempo al suo Bizippo si piantare bene i piedi per terra; fu per questo forse che Vomito e Testa Bruta finirono di faccia nella neve fresca che invadeva la spiaggia.

Testa di Tufo si allontanò in fretta senza prestare attenzione alle lamentele che Bruta gli stava rivolgendo in quel momento, bensì si preoccupò di esaminare accuratamente la spiaggia con lo sguardo alla ricerca di due paia di occhi grigi del colore delle nuvole in tempesta.

Skaracchio passò accanto a lui e gli diede una pacca sulla spalla, Hiccup lo superò in gran fretta, Lar il Crudele lo salutò con grande energia, Mana gli passò accanto per avvicinarsi a Gambedipesce, Tufo però non prestò attenzione a nessuno di loro.
Quando vide Svanna infondo alla spiaggia, avvolta nel suo manto di pelliccia di capra, quando riconobbe i suoi occhi grigi e la sua vivace allegria, il suo cuore ebbe un fremito. Corse verso la ragazza, la richiamò a gran voce, il suono del suo nome invase la fredda notte gelida.

:-TUFOO!!-: rispose lei con gran vigore, prima di correre anche lei incontro al ragazzo.

Si incontrarono a metà strada, con le braccia spalancate e due enormi sorrisi sui volti. Caddero per terra nella neve fresca, avvinghiati, con i corpi uniti e i cuori vicini, due sonore risate tagliarono l'aria a metà, i loro occhi s'illuminarono alla luce della luna. Poi si diedero un dolce bacio, delicato e passionale, assaporarono il sapore delle loro labbra dolci, un calore nuovo gli riscaldò dal freddo inverno, restarono stesi nella neve, con le mani unite e le labbra desiderose.

I due non si vedevano tra quattro mesi, Testa di Tufo era stato troppo impegnato nella battaglia contro i cacciatori di draghi, Svanna aveva solcato i mari da porto a porto con la sua barca e la sua bancarella della frutta. Quella era la prima volta che si rivedevano dopo tempo, la prima volta si abbracciavano e che si baciavano; avevano entrambi sentito la mancanza del calore dell'altro, i loro corpi così vicini e uniti.

:-mi sei mancato-: fece la ragazza sorridendo, Tufo si lasciò andare ad una risata ma prima che potesse rispondere vennero raggiunti dagli altri.

:-suvvia piccioncini, avrete tutta la notte per sbaciucchiarvi in quella maniera!-: commentò allegramente Testa Bruta avvicinandosi a loro mano nella mano con Moccicoso. Il ragazzo mimò un conato di vomito quando giunse, ricevendo in cambio una gomitata nello stomaco da parte della sua ragazza.

Tufo e Svanna si risollevarono dalla neve lentamente, la ragazza aveva un sorriso sul volto, Tufo invece lanciò uno sguardo accigliato a Moccicoso accanto a sua sorella.

:-mi farete venire la nausea uno di questi giorni-: commentò il ragazzo estremamente divertito.

:-come se tu non fossi mai stato così sdolcinato con Testa Bruta!-: giunse Skaracchio alle loro spalle, zoppicando traballante, il quale avvicinandosi ai quattro diede una pacca molto forte sulla spalla di Moccicoso, facendolo traballare sulle sue stesse gambe.

Moccicoso però parve più colpito dalle parole di Skaracchio che dalla pacca: le sue guance arrossate risaltarono sulla pelle bianca, gli occhi divagarono in giro imbarazzati, la testa si chinò e dalla sua gola uscì una risatina nervosa e isterica. Il ragazzo cercò di nascondere al meglio quell'imbarazzo, ma servì a ben poco.