-di fierezza, di disprezzo e di sguardi
Quella sera qualche pentola sarebbe saltata sul fuoco se Moccicoso non ci avesse prestato troppa attenzione: il fuoco scoppiettava energico, un dolce e acre profumino invadeva l'aria della cucina, accompagnato anche da una grossa quantità di fumo che aveva impedito la visuale di qualsiasi cosa all'interno della stanza.
Moccicoso spalancò la finestra tossendo, non curandosi del fumo che usciva dalla sua cucina. Il ragazzo non era un buon cuoco, questo era risaputo, eppure quella sera si era improvvisato chef per cucinare alla sua ragazza una cenetta romantica.
Ma di romantico in quel fumo non c'era assolutamente niente. Credeva che fosse facile cucinare, aveva sempre pensato che non ci volesse troppo impegno, eppure quella sera, nonostante i premurosi consigli di Astrid e gli ammonimenti gentili di Gambedipesce, il ragazzo aveva scoperto che così non era.
Uscì dalla cucina di corsa, sfilandosi in fretta le presine bruciacchiate che aveva alle mani e slacciandosi il grembiule stretto in vita; Zannacurva nel suo angolino a sonnecchiare, si lamentò sbuffando innervosito e scacciando una volata di fumo con la coda.
Nell'aria si respirava un forte odore di bruciato, la pentola sul fuoco traballava scoppiettante, e Moccicoso sperò che l'odore non arrivasse in fretta al piano di sopra, dove Testa Bruta stava aspettando impaziente.Non fece in tempo neanche a pensarlo che la voce della sua ragazza, allarmata e divertita, arrivò alle sue orecchie ancor prima ancora che lui potesse fare una qualsiasi cosa.
:-Moccicoso, tutto bene? cos'è questo odore?-: chiese ridacchiando affacciandosi dal piano di sopra. Moccicoso allontanò una folata di fumo dalla sua faccia e rientrò in cucina di corsa togliendo la padella bollente dal fuoco.
:-quale odore?-: fece il ragazzo cercando di nascondere l'allarme nella sua voce, ma Bruta conosceva troppo bene il ragazzo per capire che ci fosse qualcosa che non andava, e conosceva bene anche l'odore di fumo.
La ragazza scese in fretta a grandi passi facendo scricchiolare le assi di legno cigolanti delle scale, Moccicoso invece cercò di camuffare il caos in cui era caduta la cucina, coprì con le sue spalle la pentola che fumava e mostrò un ingenuo sorriso che non servì ad ingannare la ragazza.
Bruta si fermò davanti a lui con le mani sui fianchi e un sopracciglio alzato, diede uno sguardo veloce alla cucina con occhio critico prima di soffermarsi sulla figura del suo ragazzo e sciogliersi in un allegra risata.
:-oh, Moccicoso!-: commentò allegramente avvicinandosi a lui. Il ragazzo sciolse la maschera di controllo che aveva mantenuto fino a quel momento e si spostò lasciando spazio al disordine attorno a lui. La ragazza si avvicinò lentamente alla pentola che ancora fumava, annusò un po' l'aria e mostrò una smorfia divertita quando si allontanò, poco prima di sfilare il grembiule dalle mani di Moccicoso e infilarsi le presine alle mani.
Prese la padella in mano e la riposizionò sul fuoco, girò con un cucchiaio, aggiunse delle spezie, regolò il fuoco e in men che non si dica la loro cena divenne di un colore più consono, il fumo sparì del tutto e un dolce profumino si diffuse nell'aria.
Moccicoso la fissò strabiliato: non aveva idea che Bruta fosse così brava a cucinare e il suo silenzio e il suo volto senza parole furono la conferma del suo stupore.
:-come...tu...wow!-: disse senza fiato. Testa Bruta sospiro ridacchiando e sfiorò le guance del ragazzo con un dolce bacio.
:-mia madre amava sempre cucinare con me in braccio-: dichiarò allegra :-qualcosa avrò pur dovuto imparare!-: Moccicoso si lasciò andare in un sorriso mentre in silenzio l'osservava impiattare la loro cena.
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𝓓𝓻𝓪𝓰𝓸𝓷 𝓣𝓻𝓪𝓲𝓷𝓮𝓻||Storie di Cavalieri e di draghi
Phiêu lưuVi fu un tempo in cui gli uomini riuscirono a cavalcare i draghi, un tempo in cui riuscirono a capirli, vi fu un tempo in cui gli uomini riuscirono ad amare i draghi; e questa, è una lunga storia... ALLERT SPOILER!!⚠️Dragon Trainer e Dragon Trainer:...