𝓓𝓻𝓪𝓰𝓸𝓷 𝓣𝓻𝓪𝓲𝓷𝓮𝓻||Storie di Cavalieri e di draghi

34-XXXIV storia delle storie

-di amore e di tempo

Un grande tonfo si percepì alle sue spalle, qualcuno trattenne un gemito e un'imprecazione contro Thor, la torcia che tenevano accesa si spense al soffio del vento e il buio invase la loro strada.

Heather trattenne una risata particolarmente rumorosa che risuonò attiva e squillante nella notte silenziosa, Gambedipesce dietro di lei arrancava gemendo infastidito. La ragazza si voltò ad osservarlo divertito e lo vide risalire il pendio della montagna che stavano scalando con uno sguardo frustrato: non era stata sua quella folle idea e ancora si chiedeva come potesse essere possibile che la sua ragazza amasse fare passeggiate notturne sulle montagne!

Era risaputo che Heather fosse un'avventuriera ma Gambedipesce credeva che tre anni passati insieme fossero serviti a placare l'animo tormentato della ragazza, invece quella volta si era accorto che non era così. Difatti la ragazza aveva svegliato nel cuore della notte il proprio fidanzato e l'aveva trascinato di corsa giù dalle scale di casa sua semplicemente per andare a fare una passeggiata tra l'erba alta, gli alberi fruscianti e i ripidi pendii rocciosi.

:-ti piacerà vedrai!-: aveva continuato a ripetere a Gambedipesce mentre scavalcava con agilità un tronco rovesciato :-è stupendo-:

:-tu credi??!-: aveva risposto il ragazzo con il fiato corto, incespicando sui suoi stessi passi e tra le rocce.

E così aveva scoperto che, a discapito di ciò che pensava la sua ragazza, quell'idea non gli piaceva: non amava girovagare per i boschi, le loro chiome frastagliate che gettavano ombre scure sul terreno erboso e scosceso, non amava gli animali che le abitavano con i loro denti aguzzi e gli sguardi serafici, i rumori notturni, il suono sinistro del vento...non amava affatto i boschi, eppure Heather sembrava esserci particolarmente affezionata.

:-ci siamo quasi-: gli disse mentre scalavano un pendio frastagliato di rocce.

:-quasi per dove??-: chiese con insistenza il ragazzo con le mani che bruciavano per la troppa presa con cui afferrava i tronchi degli alberi per reggersi. Heather non gli aveva ancora dato una risposta concreta a quella domanda, "è una sorpresa" ripeteva in continuazione e anche quella volta fu così. A Gambedipesce non stavano nemmeno più tanto simpatiche le sorprese.

Oltre il pendio vi era un terreno dritto disseminato di pochi alberi, poi giù dopo una discesa un laghetto frastagliato di rocce. L'acqua scorreva veloce e il suono che provocava nello scontrarsi con le rocce invadeva l'aria silenziosa. Un gufo bubolò, un soffio di vento scosse i capelli dei due ragazzi, Heather iniziò a scendere in fretta e Gambedipesce la seguì.

:-perché dobbiamo fare queste cose!!!?-: chiese con insistenza il ragazzo osservando la sua fidanzata con le mani sui fianchi, ma Heather non lo degnò neanche di uno sguardo; la sua risata invase in fretta l'aria superando il rumore del fiume e i suoni della notte del bosco, era sonora, cristallina e allegra, capace di contagiare chiunque.

La ragazza arrivò alla fine della discesa e con tutta la sua energia si tuffò nel fiume; immerse i piedi avvolti negli stivali, saltò sulle rocce scivolose mentre enormi schizzi d'acqua le bagnavano il corpo.

:-vieni, dai!-: fece incitando il ragazzo :-è stupendo!-: Gambedipesce non ci trovava niente di stupendo in tutto quello, ma cercò lo stesso di sorridere. Diede uno sguardo alla ripida discesa con fare indeciso: Heather l'aveva scesa in una sola mossa, velocemente e con grande agilità; non era parso tanto difficile, forse se anche lui si fosse mosso in fretta sarebbe riuscito nello stesso intento.

Era stata una pessima idea: al primo passo Gambedipesce aveva testato la ripidità eccessiva della montagna con una gran bella caduta, aveva visto il pavimento avvicinarsi fino a quando non l'aveva colpito in pieno. Era rotolato giù per il pendio cercando di aggrapparsi a qualsiasi cosa potesse fungere da appiglio per non scivolare, fino a quando non si era ritrovato con i piedi e il sedere nell'acqua.