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Astrid Müller aveva dormito solamente due ore,la sua mente era invasa da Tom insieme a quella ragazza.
Perché stava pensando a lui? Ormai era il suo ex e non gli importava più niente di lui.
Quella mattina Astrid si svegliò alle otto,aveva molta fame.
Si alzò dal letto e si stiracchiò leggermente.
Greta dormiva profondamente,lei non era per niente mattiniera.
Solamente quando c'erano delle interviste oppure degli eventi,si svegliava prima di tutti.

Sbadigliò e si diresse verso l'armadio, indossò dei jeans a zampa d'elefante e una maglietta abbastanza corta,si poteva intravedere il tatuaggio e il piercing all'ombelico.
Andò in bagno e si pettinò i capelli come meglio poteva.
Non si truccò,non gli andava di farlo.
Aprì la porta e la chiuse lentamente,per non far troppo rumore e di conseguenza disturbare Greta.
Guardò la camera di Tom, sospirò.
Dopo che era tornata in stanza non aveva sentito più nulla,di questo Astrid rimase confusa.

Prese l'ascensore e si ritrovò al piano terra.
Si sentivano il rumore di piatti, bicchieri e il vociare insistente delle persone.
La castana si diresse verso il ristorante,in cui c'era un grandissimo buffet con ogni prelibatezza.
Prese un piatto e dentro ci mise un po' di formaggio e pancetta.
Stava per prendere un dolce quando ad un tratto vide una chioma di capelli neri,lo poteva riconoscere tra un miliardo di persone.
"Bill?"lo chiamò.
Il ragazzo si girò e aprì leggermente la bocca,per lo stupore.
"Astrid!Da quanto tempo!"esclamò Bill andandole incontro.

Entrambi poggiarono i propri piatti sul tavolo e si abbracciarono.
"Mi sei mancata tantissimo Astrid"
"Anche tu Billy"gli accarezzò la schiena.
Si staccarono e ripresero i propri piatti.
Si andarono a sedere in un tavolo libero.
"Come mai sei qui?"
"Sono venuta qui una settimana con la band per una vacanza"
"Che coincidenza!Noi stavamo già qui per la data del nostro mini tour"disse Bill con un gran sorriso.
Il sorriso del ragazzo svanì subito appena vide il viso della castana,sopra di esso non era dipinta nessuna emozione.
"Hai... incontrato Tom?"le domandò,con cautela.
Annuì lentamente.

"Ieri sera...lo stava facendo con una ragazza.
Sono andata a bussare alla sua porta per dirgli di fare meno rumore  e appena l'ho visto,mi si è spezzato il cuore.
Insomma te lo ricordi come era tuo fratello?"
"Sì"rispose Bill tristemente mentre beveva un sorso di succo.
"Non era più quel ragazzo dolce che ho conosciuto"aggiunse Astrid mangiando un pezzo di pancetta.
"Ma ormai io sono andata avanti,scusa se mi permetto ma tuo fratello è un vero stronzo"

Quella chiacchierata spiacevole venne interrotta dall'arrivo di Georg e Gustav.
"Astrid!"esclamò il batterista.
"Gus,da quanto tempo!"la cantante si alzò e andò ad abbracciare il biondo.
"Ci sono anch'io eh!"disse Georg alzando la mano.
"Ti ho visto idiota,fatti abbracciare"i due si abbracciarono e il ragazzo la sollevò leggermente.
"Pensavamo che avessi conquistato una,da lontano non sembrava Astrid"Georg guardò Bill.

"Dai venite a sedervi"li intimò il cantante indicando le sedie libere.
Astrid si sedette di nuovo e lo stesso fecero i due ragazzi.
"Come mai sei qui?"chiese Gustav rubando un pezzo di pancetta dal piatto di Bill.
"Sono venuta insieme agli altri per una vacanza,ci rilassiamo prima dei nostri mille impegni"spiegò ai due.
"Stessa cosa...quanto è piccolo il mondo"commentò Georg.

Tom Kaulitz stava ancora dormendo beatamente,aveva passato una notte veramente complicata.
Con quel sogno e la corsa verso il tetto,per vedere se Astrid fosse ancora viva.
Aveva dormito anche sul tetto per una buona mezz'ora,con la sigaretta tra le dita.
Ormai Kate era andata via.
Se n'era andata dalla camera del ragazzo all'incirca alle sei del mattino,aveva capito che Tom la usasse solamente per un piacere sessuale.

Ad un tratto la porta della camera si aprì ed entrò Bill.
Tom non si svegliò,dormiva profondamente.
Allora per svegliarlo,il ragazzo dal capelli neri sbatté la porta.
Il ragazzo con i dread sobbalzò.
"Porca puttana mi hai fatto prendere uno spavento... perché sei qui?"si mise seduto e si stropicciò gli occhi.
"Ti ricordo che questa è anche camera mia"si mise a braccia conserte.
"Dove sei stato?"gli domandò suo fratello trattenendo uno sbadiglio.

"A fare colazione insieme a Georg,Gustav e...Astrid"pronuncio l'ultimo nome con cautela.
"Ancora parli con lei?"gli chiese,con fare annoiato.
"Si, perché lei è mia amica"
Tom scosse il capo e si alzò dal letto.
"Dov'è finita la tua amichetta?L'hai scacciata come al tuo solito?Ti ha soddisfatto per bene?"si mise a braccia conserte e guardò il letto con aria leggermente disgustata.
Poteva esserci di tutto tra quelle lenzuola.
"Boh è sparita e non mi interessa più di tanto,mi stava sui coglioni"aprì le ante del balcone e uscì fuori.
In mano aveva il suo pacchetto di Camel e l'accendino.

"Ieri notte Astrid ha bussato alla tua porta,appena ti ha visto il suo cuore si è spezzato"Bill scosse il capo tristemente.
"Bill ti prego smettila di parlarmi di Astrid,basta"accese la sigaretta e fece un lungo tiro.
"Stanotte ho sentito che urlavi il suo nome,non era per niente un urlo piacevole"osservò il ragazzo.
Non demordeva,Bill voleva che i due si rimettessero insieme.
"Ho fatto un incubo su di lei,sei contento ora?!"esclamò esasperato.
Secondi di silenzio.

"Stavo fumando fuori e ad un tratto ho sentito una sigaretta cadere sul nostro balcone,era di Astrid.
Sono corso sul tetto e...l'ho vista su un cornicione,pronta a buttarsi.
Cercavo in tutti i modi di aiutarla ma lei non mi ascoltava.
Poi si è buttata, davanti a me"aveva gli occhi lucidi.
Tom pensò a cosa fosse successo se in quel giorno del 2004 non l'avesse salvata, probabilmente la loro meravigliosa relazione non sarebbe mai esistita.
Suo fratello lo ascoltava in silenzio.

"Mi sono svegliato di colpo e sono andato sul tetto per vedere se fosse tutto reale...non lo era,non lo era"
Il ragazzo uscì e abbracciò suo fratello.
"Ci tieni ancora,ma non vuoi ammetterlo"si staccarono dall'abbraccio.
"Bill ormai non mi interessa più niente,non so perché sono andato a controllare se fosse tutto vero ma per me Astrid non esiste più nella mia vita"
Spense la sigaretta sul davanzale e rientrò dentro.

"Vado a farmi una doccia, avevate pensato di uscire?"gli chiese, prendendo dei vestiti puliti dall'armadio.
"Avevamo pensato di fare un giro per il centro di Madrid"rispose il ragazzo dai capelli neri.
"Perfetto,allora mi lavo e poi possiamo andare"entrò in bagno e chiuse la porta.
Si sedette sul suo letto e aspettò.
Ad un tratto vide una cosa luccicare a terra.
Si alzò e dopodiché si abbassò.
La prese in mano.
Era una collanina con un lucchetto, c'era una A sopra.
"Da quanto non la vedevo"la prese in mano e la osservò.

Ad Astrid piaceva da impazzire l'anime Nana.
Erano uguali a Nana e Ren, cosi ripeteva la castana.
Il ragazzo era un chitarrista(prima di essere il bassista dei Trapnest)e la ragazza era una cantante.
Come i due.
Si fecero fare delle collane simile a quella di Ren con su scritto la loro iniziale.
Astrid avrebbe tenuto la collana con la lettera T e Tom viceversa.
Quel gioiello segnava il loro eterno amore.
"Ma perché è qui?"si chiese tra se e se.
L'ultima volta l'aveva vista in un cassetto dimenticato da Dio.
"Menomale che non ci tiene più"scosse il capo e sorrise.

«𝙏𝙀𝙀𝙉𝘼𝙂𝙀 𝘿𝙄𝙍𝙏𝘽𝘼𝙂»𝖳𝗈𝗆 𝖪𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora