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2006

La giornata passò velocemente,dopo aver pranzato in un ristorante tipico francese,i Tokio hotel si diressero in un edificio dove si sarebbe tenuto il meet and greet con i fan
Ricevettero un sacco di regali e soprattutto dovettero fare un sacco di autografi.
L'evento finì alle cinque del pomeriggio, così ebbero il tempo di visitare Parigi ovviamente sempre con qualche bodyguard che li proteggesse.
Si ritrovarono davanti alla torre Eiffel.
"Wow,non l'avevo mai vista dal vivo"Astrid la guardò incredula.
"Possiamo salire?"pregò Bill congiungendo le mani.
"Ma sei impazzito?!Ci saranno non so quanti scalini"esclamò Tom guardando male suo fratello.
"C'è l'ascensore,idiota"

Astrid mise una mano davanti alla bocca per non scoppiare a ridere.
"Non fare il sapientone Bill,odio quando fai così"sbuffò mentre si sistemava il suo capellino.
"Dai basta così...Tom ci facciamo una foto?"la castana smise di ridere e prese la macchina fotografica dalla borsa.
Si misero davanti alla torre.
Il ragazzo stampò un bacio sulla sua guancia e Astrid scattò la foto.
"È venuta bene,poi quando ritorniamo stampo tutte le foto che faremo"disse la ragazza con un gran sorriso sul volto.

Tom la guardava e osservò ogni particolare del suo viso,i quali erano sempre più belli.
Amava vederla sorridere e ridere.
In quel periodo non sorrideva così tanto.
A scuola,la bullizzavano lo stesso anche se era diventata famosa.
Poi tutti gli insulti delle 'fan' che la odiavano solamente perché stava con Tom.
Lei reagiva ridendoci sopra oppure mostrando un bel dito medio ma dentro c'era un turbinio di tristezza e depressione.
Nel mentre la sua ragazza guardava le foto che si erano scattati gli altri giorni in altri posti.
Tom le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e continuò a guardarla.
"Perché mi guardi così?"ridacchiò Astrid distogliendo gli occhi dal piccolo schermo della macchina fotografica.
"Perché sei un'opera d'arte"rispose lui, spostando altre ciocche di capelli dal viso di Astrid.
Nel mentre gli altri si erano leggermente allontanati per fare delle foto e lasciare sola la coppia.
La castana sorrise.

"Ti prego sorridi di più, è da tanto che non lo fai"le prese le mani e iniziò a baciarle.
"È un periodo abbastanza complicato Tom,sto cercando di non pensare a tutte le cattiverie che mi dicono"i suoi occhi divennero lucidi e alzò la testa per non piangere.
"Andrà tutto bene Astrid"la abbracciò.
Da fuori Astrid Müller sembrava una ragazza forte ma dentro era fragile,molto fragile.
Da quando aveva provato a togliersi la vita,nel lontano 2004,era diventata più forte.
La sua corazza si era fortificata ma non troppo.
Astrid era come un sacco da boxe,prendeva tutti gli insulti senza farsi male.
Ma dall'altra parte era un oggetto di cristallo,pronto a rompersi da un momento all'altro.

"Dai andiamo gli altri, sicuramente staranno comprando i biglietti per salire sulla torre"disse Tom indicando con un cenno del capo Georg,Bill e Gustav.
"Come fa mio fratello a convincere tutti?"si grattò il mento pensieroso.
"Farà gli occhioni dolci"suppose Astrid, iniziando ad incamminarsi.
"Anche io faccio gli occhioni dolci e non funziona mai"scosse il capo,con disapprovazione.
"Con me funzionano"disse Astrid baciandolo sulla guancia.

Ore 11:40 p.m

I Tokio hotel erano appena tornati in hotel,erano andati a cenare in un ristorante abbastanza costoso della zona parigina.
Si diedero la buonanotte e tutti entrarono nelle proprie camere.
"Dio...sono stanchissima"sbuffò la castana sedendosi sul letto.
"Stanca anche per fumare una bella sigaretta?"le domandò il suo ragazzo mostrano il suo pacchetto di Marlboro,appena comprato.
"Per quello non sono mai stanca"si alzò dal letto e prese il pacchetto.

Uscirono fuori.
Appoggiarono i gomiti sul davanzale e ognuno si accese la propria sigaretta.
"Che spettacolo"commentò Astrid facendo il suo primo tiro.
"Già"
Rimasero in silenzio per vari minuti,era bello stare insieme anche quando nessuno parlava.
Tom guardò la piscina e sorrise in modo furbo.
"Facciamo una pazzia"finalmente Tom ruppe il silenzio.
"Cioè?"Astrid lo guardò confusa.
"Vieni con me"spense la sigaretta sul cornicione e lo stesso fece con quella della sua ragazza.
Le prese la mano e unicorno dalla stanza velocemente.
"Tom ma dove stiamo andando?"

«𝙏𝙀𝙀𝙉𝘼𝙂𝙀 𝘿𝙄𝙍𝙏𝘽𝘼𝙂»𝖳𝗈𝗆 𝖪𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora