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Passarono ben due settimane da quel accaduto,i telegiornali parlavano sempre di quello.
La polizia era a caccia dei due colpevoli, sì c'erano due colpevoli.
L'uomo che aveva abusato di Astrid e la ragazza che era scappata insieme a lui.
La castana aveva spiegato non si sapeva quante volte l'accaduto e com'era fatto l'uomo.
Parlarne le faceva molto male ma serviva alla polizia per le indagini.

I Tokio hotel si trovavano in Nevada,erano lì per ben due motivi.
Per l'intervista e registrare il videoclip di Automatic,canzone che faceva parte del loro album.
In questo momento Astrid si trovava in bagno,tra poco dovrebbero uscire per incominciare a registrare.
In quelle due settimane era totalmente cambiata,stava pian piano diventando un fantasma.
Aveva gli occhi infossati e delle occhiaie ben evidenti.
Per fortuna i chili di trucco coprivano le occhiaie.
Il suo peso era totalmente cambiato,aveva perso qualche chilo.
Ormai ingeriva solamente il fumo,alcool,poco cibo e...pillole.

Era da un po' che si prendeva quelle pillole,erano una specie di antidepressivi.
Appena ne prendevi troppe diventavi eccitato,come se avessi bevuto una tanica di té e caffè.
E rischiavi di cadere in una sorta di overdose.
Però se ne prendevi una o due,l'umore cambiava completamente.
La tristezza spariva del tutto e la felicità arrivava.

Astrid Müller guardava il suo viso attraverso lo specchio.
Fece una faccia schifata,ancora si chiedeva come Tom faceva a stare con lei.
Dalla tasca dei jeans sfilò il barattolino con tutte le pasticche,erano la sua salvezza.
Lo aprì e prese due pillole che infilò subito in bocca.
Alzò la testa per ingoiare meglio.
La sua mente incominciò subito a liberarsi e la sua depressione spariva lentamente.
"Oh sì che bello..."era come se stesse volando,si sentiva felice.
Senza di esse non riusciva ad essere felice.
Ormai Astrid stava morendo, lentamente e inesorabilmente.
Ogni volta che pensava al suicidio,le parole del suo ragazzo invadevano la testa e cambiava subito idea.
Bastava un semplicissimo gesto oppure parola, che l'avrebbe completamente distrutta e portata sulla via del non ritorno.

"Amore sei pronta?"le chiese il suo ragazzo, bussando alla porta.
"Un attimo solo Tom,mi sto sistemando il rossetto"disse la castana.
Cosa assolutamente non vera.
"Dai Astrid,basta che sorridi sempre... ancora non ti hanno scoperta"parlò con se stessa dello specchio.
"Un'altra pillola e tutto passa"
Ed ecco che ne prese un'altra.
Uscì dal bagno e vide il ragazzo con le treccine mettere Nana nel trasportino.
Non la lasciavano mai da sola,era come se fosse diventata un membro della loro famiglia.
"Eccomi qui!"esclamò lei alzando le braccia.
"Vedo che oggi ti senti bene,ieri eri tristissima"osservò lui,posandole una mano sulla guancia.
"Ora sto benissimo!In tempo per Automatic"esclamò con un gran sorriso.

"Ma come siamo belle oggi"Astrid si abbassò e toccò il nasino con un dito.
Tom Kaulitz era preoccupato,il giorno prima era triste e il giorno dopo era felice come se non fosse successo nulla.
C'era qualcosa che non andava.
"Andiamo, Bill e gli altri ci staranno già aspettando"disse il ragazzo prendendo le chiavi della camera.
La castana annuì e prese il trasportino.
Uscirono dalla stanza e presero l'ascensore.
Arrivarono al piano terra(nella hall) dove c'erano i tre insieme ai bodyguard e lo staff.

"Ehi Astrid,stai meglio oggi?"le chiese Gustav venendole incontro.
"Mai stata meglio,wow... oggi sono proprio felice!"esclamò lei abbracciando il batterista.
Il biondo sorrise con un accenno di disagio e guardava gli altri,loro alzarono le spalle.
"Bhe menomale ci stavamo preoccupando..."disse Georg
"Georg!"esclamò e abbracciò anche lui.
"Io direi di andare,meglio non fare ritardo"disse Bill
I cinque insieme allo staff uscirono dalla porta posteriore, così non avrebbero incontrato le fan.
Il loro pullman li stava già aspettando.

[...]
"Piccola pausa! Riprendiamo dopo"annunciò il regista.
Il video stava venendo molto bene,i componenti della band non vedevano l'ora di vedere il prodotto finito.
Il loro album dovrebbe uscire ad ottobre e con esso sarebbe iniziato il loro tour mondiale.
"Astrid,pausa sigaretta?"le domandò Tom mostrandole il pacchetto.
"Certo!Ma prima devo andare un attimo in bagno"gli lasciò un bacio sulla guancia e si incamminò verso il bagno.

Bill Kaulitz era seduto su una sedia e la truccatrice gli stava sistemando un po' il makeup.
"Bill"Tom si avvicinò a suo fratello che era intento a mandare messaggi con il telefonino.
"Mhm?"
"Dobbiamo parlare, riguarda Astrid"il suo tono di voce era serio.
Il ragazzo dai capelli neri iniziò a preoccuparsi, subito pensò che suo fratello volesse lasciarla oppure che l'avesse tradita.
"Vi devo lasciare qualche minuto da soli?"chiese Candice ai due.
"Sì grazie, scusami tanto"rispose Bill, mettendo il telefono in tasca.
"Tranquillo, tornerò tra poco"la rossa si allontanò, lasciando i due gemelli da soli.

"Vuoi lasciarla?"Bill voleva andare subito dritto al punto.
Si alzò dalla sedia e si appoggiò a un tavolo.
"No!Sono sono molto preoccupato"
"Insomma ieri era triste e oggi sprizza gioia da tutti i pori, è strano"spiegò a suo fratello.
"Tutti l'hanno notato,forse è un modo per...dimenticare"suppose Bill abbassando il capo.
"Non lo so...stasera le parlo"
"Fai bene Tom, perché è da due settimane che si comporta così.
Sono anch'io preoccupato per lei...non voglio che le succeda niente di brutto"alzò il capo,aveva gli occhi lucidi.

"Da quando è successo,il nostro rapporto è cambiato completamente.
Ho paura che possa farle del male...non facciamo l'amore da tanto."
Bill rimase in silenzio,ad ascoltarlo attentamente.
"Potrebbe ricordarsi di quel viscido che l'ha toccata,mi sono promesso che quando lei sarà di nuovo pronta potremo di nuovo farlo.
Ti giuro Bill in queste due settimane non abbiamo fatto né preliminari né nulla.
Non vorrei sentirmi merda mentre..."
Bill lo abbracciò.
"Lo so che è difficile Tom,molto difficile.
È un periodo bruttissimo,spero che lo supererete presto"

La band era appena tornata in hotel,erano andati a cenare.
Tom Kaulitz si trovava disteso sul proprio letto,ad aspettare che la sua ragazza uscisse dalla doccia.
Stava pensando a come iniziare il discorso,doveva trovare le parole giuste.
Guardò Nana,che stava giocando con i fili del tappeto e sorrise.
Quanto voleva essere lei in quel momento,senza pensieri e problemi.
Appena sentì la porta del bagno aprirsi,si sedette poggiando la schiena al muro.

Astrid entrò in camera solamente con un'asciugamano attorcigliato attorno a lei.
"Ehi Tommy"lo salutò con voce sensuale.
"Dobbiamo parlare Astrid,di una cosa molto importante"ignorò il suo tono,voleva a tutti costi risolvere quella situazione.
Non voleva più vederla soffrire.
"Parliamo dopo,ora voglio solo divertirmi"si tolse l'asciugamano.
Addosso aveva solo un reggiseno e una mutanda.
"Sto indossando il reggiseno che piace a te Tom,nero con il pizzo"
"Astrid vorrei parlarti,non voglio farlo...non voglio farti del male"
La castana salì sul letto gattonando avvicinandosi lentamente al suo ragazzo.
"Io sto benissimo Tom,fai tutto quello che vuoi"si mise a cavalcioni e guardava il ragazzo con eccitazione.

"Astrid...no"
La ragazza non lo ascoltò,fece unire le labbra in un bacio violento e pieno di passione.
Gli prese le mani e le posò sul suo corpo.
"Dai Tommy,toccami... proprio qui"portò la mano alla sua intimità.
"ASTRID BASTA!"urlò il ragazzo facendo spaventare la cantante.
Si spostò e guardava Tom con paura.
"Cosa ti sta succedendo?Un giorno sei felice e l'altro no...che cazzo ti passa per la testa Astrid?"prese il suo viso ma lei si spostò.
"Sto benissimo Tom, è da tempo che non lo facciamo"

Il ragazzo con le treccine si alzò dal letto e andò subito in bagno.
"Dove vai?"gli chiese con voce tremolante.
Tom ritornò da lei con il barattolino di pasticche in mano.
"Che cazzo sono queste?"
"Cose mie"rispose con fare vago.
"C'è scritto che se prendi troppe pillole puoi andare in overdose...ti fanno male Astrid!"esclamò lui scuotendo il barattolo.
"Mi fanno bene invece,quindi adesso ridammele e ti stai zitto!"anche la castana alzò la voce.

"Vuoi per caso morire, eh?"le domandò lui mettendosi a braccia conserte.
"SI VOGLIO MORIRE,OK?"
Silenzio.
Una lacrima solcò la guancia di Tom.
"Io non sopporto più niente,non riesco a sopportare gli insulti...e sembra che quello ancora mi tocchi"scoppiò a piangere e si accasciò a terra.
"Astrid..."Tom la andò ad abbracciare.
"Scusami amore,non volevo dirlo..."
Pian piano l'effetto delle pillole stava passando.
"Shhh..."le accarezzò la schiena e le diede qualche bacio sulla testa.
"Supereremo tutto questo insieme,ok?"
La castana annuì e i due si scambiarono un lungo e dolce bacio.


Author's note
Altro capitolo triste,vi giuro Astrid mi fa una tenerezza.
Aspetto la moglie di mio cognato cri_shifting e ci vediamo al prossimo capitolo.

Giulia🖤🍓

«𝙏𝙀𝙀𝙉𝘼𝙂𝙀 𝘿𝙄𝙍𝙏𝘽𝘼𝙂»𝖳𝗈𝗆 𝖪𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora