Cap 4

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Seoul, 2023

Taehyung

Era stato dannatamente appagante vedere l'effetto che avevo su di lui.
Una scarica di adrenalina mi attraversava la pelle, stavo cantando come mai prima d'ora.
Se questo era l'effetto del solo averlo soddisfatto, volevo assolutamente sapere cosa avrei provato a soddisfare ME.
Era passato troppo tempo dall'ultima volta, avevo proprio bisogno di un pò di sano sesso liberatorio, ma forse lui non era la persona giusta, sembrava volere di più e io non potevo rischiare... non avrei assolutamente dovuto.
Però il suo corpo mi attirava come una calamita in una scatola di spilli.
Dovevo pensarci, valutare bene.
Mentre mi dirigevo al termine della canzone, notai Jimin avvicinarsi al tavolo del moro... so cosa stai facendo maledetto Mochi.
Lo vidi alzarsi e spostarsi, mentre un coro di applausi esplose nella sala.
Ringraziai velocemente e corsi verso il camerino, se la mia idea era giusta, Minnie gli aveva sicuramente riferito che sarei andato via subito e dall'uscita sul retro.
Dovevo sbrigarmi...
Non era il momento di parlare con lui, dovevo tornare a casa.
Recuperai le mie cose e mi diressi alla porta secondaria, ero quasi riuscito ad uscire, quando mi sentii afferrare per il polso.
Maledizione.

"Taehyung, aspetta!"

Tirai un respiro profondo, era la prima volta che mi chiamava per nome, e sfortunatamente la cosa mi piaceva...
mi voltai verso di lui e cercai di mantenere il lato disinvolto

"Scusa tesorino, ma vado di fretta, devo tornare a casa e..."

"Allora ti dò un passaggio, ho la macchina, farai prima"

Chi gli assicurava che non ne avessi una anche io?! E che non stessi correndo perché l'ultimo autobus stava per arrivare! Mi sentii quasi offeso, se non fosse che pensai...
Jimin.
Mi doveva diverse spiegazioni.

"Ti va? Tu fai più velocemente e magari ci conosciamo un pò, che ne pensi?"

Volevo assolutamente rifiutare, dovevo farlo.
Ma il pensiero che sarei potuto arrivare prima e il rischio che stavo correndo di perdere l'autobus, mi spinsero ad accettare.

"Ok, va bene. Allora... andiamo?"

Mi avvicinai a lui e, inspiegabilmente, fece un passo indietro.
Che gli prendeva?!

"Sì, certo. Vieni ho parcheggiato dall'altro lato."

Ci dirigemmo verso destra e iniziammo a camminare in silenzio, io mi persi nell'osservarlo, se ne stava a capo basso, con lo sguardo perso e un sorrisino agitato sulle labbra, lo trovavo così dannatamente... pericoloso.
Fu lui a parlare per primo, quello che disse mi fece arrossire ed era la seconda volta che ci riusciva.

"Sai... è stato bello, ma principalmente perché è stato con te"

Maledetto marmocchio, quanti anni aveva, 12?! Per parlare in modo così smielato e dannatamente carino?!
Mi ricomposi distogliendo lo sguardo

"Mmh bene, buon per te"

Sentii una leggera risatina e una macchina aprirsi.

"Vieni, sali."

Mi aprì la portiera e la richiuse appena fui salito in auto.
Mi si accapponò la pelle, cosa stava facendo?!
Dovevo assolutamente mettere in chiaro le cose, mentre ragionavo la sua voce mi riportò alla realtà

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