Cap 7

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Seoul, 2023

Jungkook


" Ora sì che ci divertiamo.."

Fissava la mia bocca passandosi la punta della lingua sul labbro inferiore, afferrandone poi un lato tra i denti, gli occhi coperti da una patina di lussuria... Mi sentivo assuefatto, non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo viso, totalmente perso in quel morso autoinflitto che mi attirava come un faro nella notte.
Allentai involontariamente la presa e in un battito di ciglia mi ritovai spalle alla porta, il suo corpo spalmato sul mio e le sue mani avvolte ai miei polsi.
Si avventò su di me, riprendendo il bacio interrotto poco prima, torturò rispettivamente il labbro superiore e quello inferiore, mordendo e succhiando, soffermandosi poi a stuzzicare i miei pearcing.
Continuando a premersi su di me, portò le mie mani sul suo findoshiena, sovrapponendole con le sue, fino a far scivolare i miei palmi all'interno degli strappi sui jeans, facendo pressione, fino a quando non mi ritrovai a stringere quei glutei, sodi e morbidi al tempo stesso, che mi fecero uscire un ringhio gutturale ed intensificare la presa ancora di più.

"Mi farai impazzire" la voce roca, graffiata dalla lussuria che mi stava travolgendo.

"È proprio quello che voglio."

Lo spinsi, se possibile, ancor più vicino, leccandogli le labbra e chiedendo silenziosamente l'ingresso fra di esse, cosa che mi concesse immediatamente.
Approfondimmo il bacio, andando ad intrecciare le nostre lingue in una danza erotica che portava entrambi a volere di più.
Capendo che la presa sul suo sedere non sarebbe stata allentata per nessuna ragione al modo, andò ad avvolgere le braccia intorno al mio collo, passandomi le dita fra i capelli e stringendoli come se mi volesse inglobare.
Sentivo ogni parte del corpo reagire al suo, un'elettricità attraversarci entrambi, percorrere sotto la pelle ogni centimetro dei nostri corpi.
Ancora avvinghiati e presi a divorarci, si mosse spingendoci verso la cucina a vista.
Indietreggiò di spalle, fino a scontrarsi con l'ampio tavolo, dove poi, facendo pressione sulle mie spalle, ma non distanziatosi di un millimetro, si sollevò, sedendosi sul duro ripiano ed intrappolandomi nella sua morsa, intrecciando le gambe dietro la mia schiena.
Leggeri e profondi ansimi gli sfuggirono tra un bacio e l'altro... volevo sentirlo di più, il contatto non era mai sufficiente.
Avvolsi le braccia sulla sua schiena rendendo i nostri petti un tutt'uno.

Non mi ero mai sentito così .

Allentò la presa fra i miei capelli, scivolando lentamente verso il basso.
Passò i palmi aperti lungo il mio corpo, soffermandosi sui pettorali contratti, saggiandone la forma tonica, continuando il percorso immaginario che stava seguendo, fino ad arrivare all'orlo della t-shirt, lo strinse e con un rapido movimento la sollevò, gettandola in un punto indefinito del pavimento.
Si scostò leggermente, il respiro corto ed il viso accaldato, osservando ogni centimetro del mio busto scoperto.
Con l'indice della mano destra andò a percorrere il sentiero fra il petto, arrivando agli addominali che segnò uno ad uno

"Sei fottutamente eccitante Jungkook"

Me lo soffiò sulle labbra, impossessandosene subito dopo e andando ad afferrare, in un rapido movimento che mi tolse il fiato, la mia intimità già visibilmente eccitata, da sopra il tessuto.
Sussultai.

"A quanto pare non sei così riluttante come volevi farmi credere"

Mi stava provocando ed io ero come creta fra le sue mani, completamente in balia di lui.

"Come posso resisterti?!"

Mi spinse nuovamente verso di sé, stringendo le gambe sul mio fondoschiena, iniziando a sganciare la cintura che tenevo in vita.
In risposta mi affrettai a liberarlo della maglia, ammirando quel fisico snello e naturalmente definito.
Le linee morbide che lo caratterizzavano mi piacevano da impazzire, volevo assaggiare ogni parte di quel corpo che mi stava silenziosamente chiamando.
Lasciai momentaneamente in disparte le sue labbra, solo per concentrarmi sul suo collo ambrato, assaporando il sapore della sua pelle lasciando leggeri morsi,fino ad intensificare la pressione nel momento in cui mi sfilò definitivamente la cintura che raggiunse la maglietta chissà dove, per poi sganciarmi i pantaloni ed infilare la mano nei boxer.
Gli afferai un capezzolo fra i denti sentendolo sussultare e iniziai a torturarlo, giocando con la lingua sull'aureola, succhiando, leccando e stringendo, alternando i movimenti e dedicandomi all'altro con la mano.
In preda all'eccitazione lo sentii afferrare la mia asta e tirarla fuori, cominciando poi a muovere la mano con movimenti corposi, andando a premere e stuzzicare la punta con il pollice.
Mi avvicinai col bacino andando a far scontrare le nostre intimità, la sua ancora coperta.
Un ansimo lasciò entrambe le gole ed ormai impaziente, decisi di liberarlo di quei pantaloni che erano decisamente di troppo.
Glieli sganciai e lui sollevò il bacino quel tanto che bastava per permettermi di sfilarglieli completamente.
Mi sollevai da lui, ammirando con avidità la meraviglia semi sdraiata davanti a me, coperto solo dalle culotte nere che non lasciavano niente all'immaginazione.
Mi leccai le labbra voglioso, infilai una mano nella tasca del calzoni semi calati, che ancora stavo indossando, e ne tirai fuori un preservativo.
Inarcò un sopracciglio, osservandomi quasi soddisfatto della cosa.

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