Cap 22

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Seoul 2023

Jungkook

"Più a destra, no no aspetta, più in alto...
Troppo troppo!! Un pochino più giù"

"Senti eh!! Ti decidi coniglio?! Non è possibile perdere mezz'ora per un dannato festone!"

Mio cugino e la sua solita delicatezza...

Mancava solo un giorno al compleanno di Tae e l'ansia per la riuscita della festa a sorpresa mi stava mangiando vivo.
Avevamo trascorso il natale a casa dei miei genitori, insieme anche a Jimin e Yoongi, era stato davvero bello stare tutti insieme, ma il pensiero fisso della proposta che volevo fargli, mi teneva perennemente distratto e in agitazione, ci tenevo che tutto fosse perfetto, nella mia mente l'avevo immaginato nei minimi dettagli, coinvolgendo praticamente tutte le persone a noi vicine.
Ecco perché al momento eravamo nel mio salotto intenti a dare forma alle mie idee, o per lo meno ci stavamo provando.

"Oh avanti, quante storie, ti sto solo dicendo di metterlo dritto, mica... FERMO!!"

Si bloccò dall'alto della scaletta, rischiando di perdere l'equilibrio per la sorpresa.

"Ma sei scemo?! Cosa urli?"

"È perfetto! Fissalo così"

Ignorai le sue lamentele poco velate, godendomi il risultato di quei trenta minuti di indicazioni, mentre lui mi raggiungeva con i piedi sul pavimento.

"Bello!! Sono sicuro gli piacerà"

"Lo spero bene, dopo tutte queste menate... ma non puoi semplicemente chiederglielo? Guarda me, lo volevo, ne ho parlato a Jimin e tra un mese si trasferisce. Semplice ed efficace."

"Certo che tu e il romanticismo siete proprio su due pianeti diversi."

"Sei tu che sei esagerato!"

"Noioso... Ahi!!"

Mi massaggiai la nuca appena colpita da quel dispotico in miniatura.

"Porta rispetto a chi è più grande di te!"

"Antipatico"

Lo borbottai sotto voce però, avviandomi all'entrata, dove qualcuno aveva appena suonato.

Jimin fece il suo ingresso, sommerso da buste di tutte le dimensioni e mio cugino gli corse subito in contro per dargli una mano e alleggerirlo, mentre io mi godevo la scena con un sopracciglio alzato e un ghigno sul volto.
Poteva fare il freddo e distaccato quanto voleva, ma quando si trattava di lui, era più che palese quanto sottone fosse.
Voltandosi, dovette notare la mia espressione, perché mi fulminò con uno sguardo omicida che mi divertì ancora di più.
Li seguii in cucina, dove iniziammo a smistare la spesa per la cena del giorno successivo e sistemammo la torta, rigorosamente alla panna e fragole, nel frigorifero.

"Kook, sono passato al negozio, mi hanno detto che domani saranno aperti solo la mattina, quindi non possono consegnarti il regalo in serata, io potrei passarci, ma poi sono a casa con Tae e non riuscirei a nasconderlo."

Panico, non potevo recuperarlo prima delle 18.00, ma neanche andarci adesso e lasciarlo incustodito.
Con il terrore negli occhi mi voltai verso la mia unica speranza, mostrando lo sguardo da cucciolo più triste che potessi fare.

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