Cap 21

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Seoul 2023

Jungkook

Dopo aver trascorso la mattinata a stringerci per recuperare la stabilità emotiva persa con il racconto di Tae, avevamo deciso di fare una sorpresa alla piccola Liz, così ci eravamo diretti verso il loro appartamento, dove io ero rimasto in attesa mentre lui andava a recuperarla all'uscita da scuola.
Il giorno dopo sarebbe stato sabato e visto che io non avevo ancora ripreso in ufficio e il castano era libero dal lavoro, avremmo avuto due giorni in cui ci saremmo potuti dedicare a recuperare il tempo perso.
Essere finalmente venuto a conoscenza di tutta la storia, mi rendeva sì orgoglioso dell'uomo che avevo scelto di avere accanto, ma al contempo, non riuscivo a calmare il caos di sentimenti in cui mi trovavo.
Il pensiero di tutto il dolore e le difficoltà che entrambi erano stati costretti ad affrontare, mi manteneva inquieto.
Ero arrabbiato, con la vita stessa, che aveva rischiato di annullare completamente la persona migliore che avessi mai conosciuto e con me stesso, se Taehyung non avesse trovato il coraggio di venirmi ad affrontare, forse quella volta mi sarei arreso davvero, dimostrando quanto più forte di me, in realtà fosse, a discapito di tutto quello che aveva affrontato.
Ma, nonostante tutto, ero anche grato al destino che tramite giri sconosciuti, mi aveva condotto in quello specifico locale, proprio la sera in cui si sarebbe esibito, stregandomi con quella visione inaspettata e portandomi a stravolgere la routine in cui ero finito, lasciandomi trascinare dalla corrente, sostituendola con la magnetica forza che mi aveva spinto verso di lui.
Mentre continuavo a rimuginare sui miei pensieri, sentii la porta d'ingresso aprirsi e scattai immediatamente in piedi per posizionarmi come avevamo stabilito, maledicendomi per la mia distrazione che non mi aveva permesso di farlo in tempo, ma al contrario di ciò che mi aspettavo, a presentarsi non furono loro.

"Tae, sei in casa? Come ti senti? Ascolta, possiamo parlare un attimo?"

Jimin... non mi aveva ancora visto, intento a posare la giacca nell'armadietto nel disimpegno.
In quel momento, trovandomelo davanti, mi tornarono alla mente le parole di Tae, se non fosse stato per lui, forse non avrei davvero mai avuto la possibilità di incontrare l'amore della mia vita, senza il suo aiuto, forse Liz non avrebbe perso solo i genitori, ma anche il fratello.

Mai in vita mia, mi sentii più grato verso qualcuno.

Pochi secondi dopo, si voltò verso di me, guardandomi totalmente sorpreso.

"Oh, Jungkook, non mi aspettavo di trovarti qui! Sei con Tae? Allora le cose si sono..."

Non riuscii a frenare il mio istinto e ignorando ogni parola da lui pronunciata, mi fiondai nella sua direzione, stringendolo in un forte abbraccio che racchiudeva tutto quello che non sarei mai riuscito ad esprimere a parole.
Rimase immobile, non aspettandosi minimamente quel comportamento da parte mia, ma ammorbidendosi nel momento in cui, iniziando a parlare, la mia voce tremò.

"Grazie Jimin, non so cosa sarebbe successo senza di te. Lo hai salvato, hai salvato entrambi. Sei una persona meravigliosa, ti sarò grato in eterno."

Non fui capace di frenare le lacrime che seguirono le mie parole e, nonostante il caos, lui sembrò capire immediatamente tutto, ricambiando l'abbraccio e rivolgendomi poche semplici parole

"Finalmente... Ne sono davvero felice."

Ci scambiammo uno sguardo carico di sentimenti: gioia, consapevolezza, dolore per il passato e speranza per il futuro.
Poi fu lui ad alleggerire l'atmosfera.

"Questo significa che posso considerarmi perdonato per la bugia detta?"

Mi regalò un occhiolino scherzoso accompagnato da una linguaccia, ritrovandoci poi entrambi a sorridere con il cuore più leggero, mentre ci addentravamo nella cucina.

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