Cap 15

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Seoul 2023

Taehyung

Quella mattina, mi svegliai rilassato e con una sensazione di pace che mi invadeva le viscere, non ricordavo l'ultima volta che mi fossi sentito così, o se in realtà, era mai successo.
Mi strofinai i capelli per scacciare quei pensieri fin troppo smielati per quell'ora e ripresi controllo della mia posizione attuale.
Sdraiato sul fianco, avvolto in un abbraccio che mi pesava sulla schiena, mantenendomi in una sensazione di calore perenne.
Sorrisi, portando la mano su quella che mi avvolgeva il fianco, la accarezzai e poi, cercando di fare più attenzione possibile, mi girai verso di lui, ruotando tutto il corpo e ritrovandomi faccia a faccia con quella del corvino.
Ancora profondamente addormentato, appariva beato e rilassato: le palpebre chiuse, che permettevano alle ciglia di baciarsi e appoggiarsi delicatamente unite sul suo viso, le labbra umide, socchiuse in un leggero sbuffo a cadenza periodica, quel naso a patatina, che addolciva la durezza del suo viso, data dalla mascella e i morbidi capelli scuri, disordinatamente sparpagliati sul suo volto.
La visione più bella mai vista.
Gli spostai delicatamente una ciocca dietro l'orecchio, ritrovandomi con gli occhi pieni di lui ed il cuore pieno di qualcosa che non avevo ancora avuto il coraggio di esporre.

Più mi rendeva felice, più avevo paura, se avessi perso anche lui?

Ero ad un punto dei miei sentimenti in cui sapevo che non sarebbero più potuti tornare indietro e se fosse successo qualcosa che mi avrebbe portato a dirgli addio?
Forse questa volta sarebbe stato troppo difficile.
Non avevo aperto la porta delle emozioni verso qualcuno che non facesse parte del mio storico quotidiano, da quel dannato giorno di più di tre anni fa.

Ero terrorizzato.

Ma in quel preciso momento, invece, mi sentivo terribilmente felice.

Scivolai più in basso, affondando il viso nel suo petto, strinsi le braccia dietro la sua schiena e mi avvinghiai a lui, inspirando il suo fresco profumo, lo adoravo, un mix di agrumi con una nota dolce, quasi di pesca.
Anche il suo odore era genuino come lui, non complicato, mi rilassava.
Sentii la presa stringersi attorno a me e un dolce bacio essermi lasciato sulla testa.

"Buongiorno tigrotto"

Aveva la voce roca, impastata dal sonno ed unita a quei muscoli assolutamente perfetti, stretti attorno a me, sentii un calore pervadermi ed un risveglio alle perenni presenze mattutine arrivare.
Lo abbracciai più forte, spalmando il mio corpo al suo, per poi posare un bacio bagnato sul suo petto, proprio ad un soffio dal suo capezzolo, quando lo sentii mugugnare in apprezzamento, ripetei l'azione, ma questa volta centrando perfettamente il bersaglio e lasciandogli un leggero morso prima di staccarmi, strinse di più, intensificando il suono e andando a premere la sua, di erezione mattutina, nel mio interno coscia.

"Mmh Tae, che ore sono? Devo andare a lavoro, ma così è difficile"

Ridacchiai, controllando l'ora sul mio orologio da polso e tornando a torturare il mio coniglietto, in maniera discontinua, per farlo smuovere.

"Abbiamo ancora un'ora prima di uscire e devo tornare a casa anche io, non c'è tempo per le tue abilità però possiamo coccolarci un pò, no?"

Ero già eccitato, la sua sola presenza così vicina, mi risvegliava.
Iniziai a muovermi lentamente, strusciandomi su di lui, stringendo leggermente le gambe, in modo da fargli sentire un pò di pressione in più, continuando a baciargli il petto, mentre lui passava i palmi aperti lungo la mia schiena, andando a modellarmi la pelle.
Con un leggero colpo di reni, scesi poco più giù, permettendo alle nostre intimità di essere alla stessa altezza e di potersi toccare.
Immediatamente una scossa elettrica mi attraversò il corpo, così continuai il movimento, provocando piacere ad entrambi, all'ennesimo gemito, alzai istintivamente la testa, trovandomi due pozze scure intente a osservarmi stracolme di desiderio, mi sentii annegare.

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