09 - panic

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Tom's pov
Mi svegliai accovacciato sulla sedia dell'ospedale, per tutta la notte non mi fu data notizia né di Bill né di T/n.
Appena mi svegliai iniziai a cercare per tutta la clinica in modo tale di trovare qualcuno che potesse darmi notizie.
Trovai una dottoressa e non esistai a chiedere
<<Scusi, sa se Bill kaulitz è ancora in terapia intensiva? >>
chiesi e lei non mi degnó di uno sguardo, la chiamai più volte pensando che non mi avesse sentito.
Inizió ad andarsene, mi aveva completamente ignorato, così la strattonai per il polso e la sollevai al muro
<<mi dica subito dove si trova Bill kaulitz>>
urlai facendola scivolare a terra mentre mi guardava con occhi impauriti
<<è finito in coma>>
disse ed io crollai, iniziai a sbattere pugni contro il muro e ad urlare che fosse stata tutta colpa mia, avevo sbagliato tutto cazzo.
Ad un certo punto si spalancó la porta ed entró T/n, mi vide in quelle condizioni e rimase ferma mentre mi guardava.
Andai vicino a lei e l'abbracciai mentre piangevo
<<Ci tieni tanto a tuo fratello Tom>>
disse mentre continuavo a piangere
<<Bill non si meritava questo>>
disse ed io mi staccai da lei incominciando ad andare su tutte le furie, iniziai ad urlare e a dare calci e botte ovunque, colpì anche qualche medico che aveva provato a fermarmi, stavo di merda.

T/n's pov
Tom era distrutto, immaginavo i sensi di colpa che provava e quindi lo presi per il polso e lo portai nella mia stanza di ospedale.
<<Si risveglierà>>
dissi e lui si tranquillizzo per qualche secondo, cacciai un pacchetto di sigarette
<<vuoi? >>
chiesi
<<te le fanno tenere in ospedale? >>
disse lui
<<poco importa, prendi>>
dissi e così fece, ci mettemmo a fumare vicino alla finestra mentre guardavamo fuori.
<<mi dispiace>>
disse ad un punto e io lo guardai abbracciandolo
<<anche a me>>
dissi infine.
Non avrei mai pensato di riuscire a stabilire questo rapporto con una persona che fino a pochi anni prima mi ha distrutto, vederlo in questo stato mi faceva male, ma ho sempre provato un sentimento strano verso di lui.
In questi mesi pensavo tanto a mia madre e come sarebbe stata la vita senza che Tom mi avesse messo nei casini, oppure a quando io e mia madre eravamo felici anche con la mancanza di un padre, o un marito nel suo caso.
Mi mancava tutto della mia vita, avrei tanto voluto ritornare alla normalità e non aver lasciato la scuola così presto.
Mentre pensavo mi scendeva qualche lacrima, Tom se ne accorse, non che lui stesse meglio di me ma il suo abbraccio mi fece sentire meglio, mi sentivo sicura.
<<Scusate>>
entró un medico nella stanza, io e Tom ci staccammo.
<<C'è qui fuori il padre dei Kaulitz>>
disse riferendosi principalmente a Tom
<<Mio padre? >>
chiese lui e il medico annui,
non mi sentivo in vena di lasciare Tom solo così uscì assieme a lui.
<<Cosa vuoi? >>
disse lui
<<Nulla, voglio solo sapere come sta Bill, sono suo padre>>
disse il padre.
<<Tu non sei nostro padre, vattene>>
disse Tom per poi prendermi dal polso e rientrare nella stanza, probabilmente non voleva fare di peggio.

-

Tom's pov
Era pomeriggio, i medici ci mandarono a casa sia perché di Bill non c'erano notizie e anche perché avevo fatto un bel casino.
T/n era nella mia stanza, ormai in parte sua ed io stavo cercando qualcosa da mangiare.
<<Cosa vuoi da mangiare? >>
urlai a t/n, non ricevetti risposta e corsi su.
La trovai accasciata a terra, era svenuta, affianco a lei c'era una sostanza, erano dei psicofarmaci.
La portai in bagno e gli bagnai il viso per farla risvegliare, si sveglió in preda ad un attacco di panico però la tranquillizzi mettendola a letto.
Mi misi accanto a lei abbracciandola, quelle sostanze facevano un effetto molto fredolloso ed io ne so qualcosa.
<<Stai tranquilla>>
dissi mentre lei tremava
<<Bill, cazzo Bill>>
disse ed io la guardai
<<È colpa mia, non dovevo dirgli niente>>
urló piangendo mentre io la stringevo forte a me.

-

T/n's pov
Mi svegliai abbracciata a Tom, cercai di non svegliarlo e andai giù.
Lo vidi scendere poco dopo giù.
<<dobbiamo andare a fare la spesa>>
dissi
<<non sono in vena>>
rispose.
<<neanche io lo sono, ma non possiamo non vivere finché Bill si sveglierà>>
dissi e lui mi guardó annuendo, prese le chiavi della macchina e andammo a fare la spesa.
Dopo andammo a pagare e portammo tutto in auto, avevamo comprato molte cose dato che nessuno dei due aveva intenzione di uscire in queste condizioni.
<<Andiamo in clinica? >>
chiesi, in realtà le visite dovrebbero essere prestabilite ma io ci andavo quando ne avevo bisogno, il medico lo accettava.
Tom mi accompagnó ma questa volta non scese, non lo obbligai ed entrai solo io.
Mentre aspettavo come sempre si accomodó affianco a me un ragazzo, era bassino, aveva degli occhi color nocciola e capelli rasati.
<<Ciao>>
mi disse ed io mi limitati a fare un sorriso sforzato.
<<Cosa ti succede? >>
chiese ed io mi girai dall'altra parte.
<<Scusami non sono domande da fare, hai ragione, solo che eri carina e volevo chiederti se questa sera vorresti venire ad un club>>
disse e io mi rigirai, pensai fosse una cazzata andarci però mi avrebbe fatto dimenticare.
<<dopo vedo, dammi il numero>>
dissi e lui me lo diede, è ovvio che lo avrei detto a Tom, so che difficilmente sarà d'accordo ma magari andando li qualche birra ci farà dimenticare il dolore che stiamo subendo.
Dopo ciò la porta della clinica si spalancó ed entrai salutando il ragazzo.

You scare me - Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora