08 - change

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Ero seduta nella clinica mentre aspettavo che la stanza del dottore si liberasse, vidi arrivare Tom dalla porta di entrata.
Stetti in silenzio mentre lui si sedeva accanto a me.
<<Felice? >>
chiese
<<di vederti? neanche un po'>>
dissi e mi girai, non ero di buon umore.
La stanza si liberó ed entrai sbattendo la porta alle mie spalle.
<<Buongiorno>>
dissi e mi accomodai, continuai il mio discorso con il dottore e poi uscì facendo entrare Tom.
Appena la porta si chiuse mi misi ad origliare la conversazione.
<<Non so perché mi fa quel effetto>>
<<forse perché stai lasciando uscire i tuoi sentimenti>>
sentì e subito dopo queste parole ci fu una botta al muro, penso sia stato un pugno.
Mi allontanai dalla porta e mi sedetti di nuovo facendo finta di niente.
Avevo molti pensieri per la testa, a chi era riferito?
I miei pensieri furono interrotti da Tom che uscì dalla stanza e mi prese per il polso portandomi in macchina, mi scese qualche lacrima perché il polso mi faceva male ed inutile dire che mi fece ricordare troppe cose.
Ci sedemmo in macchina e tornammo a casa dove c'erano tutti i ragazzi.
Presi Bill e lo portai sopra per parlargli.
<<Sai qualcosa di Tom? >>
chiese lui e io annui raccontandogli tutta la vicenda.
Bill era scosso ma lo immaginavo, lui sapeva qualcosa in più.
Uscì dalla camera quasi piangendo e io feci lo stesso però restando sul letto.

-

Passarono alcune ore e di Bill non c'era traccia, pensavo che sia uscito per fare un giro dopo la notizia.
Sentì dei pianti disperati da giù e scesi per vedere se andasse tutto bene.
Trovai i ragazzi della band sul divano piangendo e Tom che aveva le mani sulla testa.
Mi avvicinai chiedendo cosa fosse successo ma vidi la televisione che raccontava di una vicenda.
"Bill kaulitz, noto cantante dei Tokio hotel, ha subito un incidente ed a quanto pare adesso è in ospedale in gravi condizioni"
Il mio cuore si fermó, io e Bill stavamo diventando ottimi amici, dopo tutto lui mi aveva salvato dopo il litigio con mia madre.
Iniziai a piangere ed ad urlare ai ragazzi di andare all'ospedale per vedere come stasse.
Nessuno era nelle condizioni di guidare quindi presi le chiavi della macchina di Tom ed andai.
Tom mi raggiunse poco dopo salendo sta volta dalla parte del passeggero.
Iniziai a correre verso l'ospedale più vicino, immaginavo fosse lì.
Appena arrivammo io e Tom corsimo fuori dall'auto ed entrammo facendoci spazio fra tutti nella lunga fila.
Chiedemmo velocemente informazioni e ci diressimo verso la sala, un dottore ci bloccó.
<<dove andate ragazzini? >>
disse e noi ci girammo con uno sguardo confuso
<<quella è la terapia intensiva>>
disse e io e Tom ci guardammo distrutti, ci liberammo dalla presa del medico e corsimo verso quella sala.
Un'altra dottoressa ci venne incontro e successivamente altri medici che cercavano di sostenerci ma eravamo davanti quella porta.
Io fui la più vicina e quindi aprì ed entrai.
Si sentivano le mie urla di dolore in tutto l'ospedale, caddi a terra e vidi tutto buio.

Tom's pov
Cazzo, t/n era svenuta, credo che la scena li dentro non fosse piacevole e sapendo che li c'è mio fratello non potevo fare altro se non piangere disperatamente.
Però non potevo perdere due persone in una sola volta, presi T/n e la portai di corsa assieme ai medici in un altra stanza, avevo anzia mentre aspettavo il suo risveglio, minuti che sembravano ore.
<<La ragazza sta bene>>
disse il medico uscendo dalla stanza e io corsi dentro, la vidi con gli occhi gonfi e stanchi, aveva un espressione spenta.
Sembrava che non potesse vivere sapendo che Bill stava forse morendo.
Mi avvicinai a lei prendendole la mano e lei si giró dall'altra parte.
<<cos'è? hai vergogna di piangere davanti a me? >>
dissi, lei si rigiró zuppa di lacrime e mi venne spontaneo baciarla.
Fu un bacio pieno di sentimenti, e, almeno per me, fu un grande "scusa".
Ci staccammo e lei inizió a tremare
<<non credo di potercela fare>>
disse
<<non ho più nessuno>>
concluse continuando a piangere.
<<Hai me>>
mi venne spontaneo dirlo, anche se sembravo così stupido, ero io in parte la causa di tutto questo.
<<No Tom, io non ti ho, ho perso tutto, ho vissuto senza padre, mia madre si è presa sempre cura di me fin quando non andó a finire agli arresti domiciliari e ora sto rischiando di perdere un amico>>
urló, i medici vennero nella stanza preoccupati e mi dissero di uscire, aveva bisogno di riposo.



Spazio autrice

Alla mostra cara t/n non va bene mai niente dalla vita, va be va be, un bacione💋
⚠️scusate se per due giorni non sono riuscita a pubblicare ma mi sono sentita poco bene⚠️

You scare me - Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora