Erano passati alcuni mesi da quando vivevo a Milano con mia madre.
Ancora non riuscì ad abituarmi completamente a questa vita movimentata, era ancora peggio di quella dei kaulitz.
Mi sentivo ogni giorno con i ragazzi e passavo la maggior parte della giornata a chiamarli.
Nonostante questo la loro mancanza si sentiva molto e decisi che il mio futuro non sarebbe potuto continuare qui.
Nonostante questo qui mi feci un gruppo di amici conosciuti ad un festino, siamo diventatati molto uniti e mi dispiacerebbe abbandonarli.
Oggi era una di quei giorni dove dovevo incontrare Avril, l'amica più stretta che ho nel gruppo.
Mi preparai ed uscì di casa, lei mi aspettava ad un parco qui vicino.<<Ciao Av>>
la salutai appena la vidi.
Lei fece lo stesso e ci incamminammo verso il bar.
<<Comunque penso che presto me ne andró>>
dissi secca, Avril si giró e mi guardó
<<Ci lasci qui? >>
la vidi tanto dispiaciuta e l'abbracciai, mi sarebbe mancata tanto.
<<Ho deciso di dirlo a te, potrai dirlo tu al gruppo se vorrai>>
Conclusi, passammo l'ultima giornata assieme perché pensai già al biglietto di ritorno per domani.-
Oggi era il giorno della partenza, Avril mi doveva venire ad aiutare con le valigie e avrebbe portato pure il gruppo per salutarci.
Mia madre non la prese molto bene però capì che non mi sentivo a mio agio qui.
Suonarono il campanello e corsi pensando fossero i ragazzi.
Mi si presentó Avril con una valigia e i ragazzi con le lacrime agli occhi.
La guardai stranita e la feci entrare mentre i ragazzi ci diedero il tempo necessario.
<<Vengo con te>>
disse ed io l'abbracciai, cacció fuori un biglietto e io sorrisi, presi le valigie e uscimmo per salutare tutti.
<<Mi mancherai tanto, non vivró senza di te! >>
mi urló Jeremiah, anche con lui avevo legato tanto e si dichiaró a me, ma io in testa avevo solo Tom.-
Non avevo avvisato i ragazzi del mio ritorno, ho fatto finta fosse tutto normale.
Eravamo appena scesi dall'aereo e presimo un taxi, Avril non aveva un posto al momento e non credo sia un problema farla venire da noi.
Arrivammo li fuori e appena vidi la casa mi scese qualche lacrima di felicità, bussai emozionata.
Mi aprì Tom con il braccio sulla spalla di una, era rossa, rifatta e fisico bomba.
La mia felicità sparì subito quando lo vidi, la mia faccia si fece rossa dalla rabbia.
Appena mi vide si staccó da quella e mi abbracció, mi stava stritolando ma io lo staccai un po' entrando per andare dagli altri.
<<Ragazzi è tornata T/n! >>
urló Tom sta volta allontanandosi da quella rossa.
Avril era imbarazzata quindi andai vicino a lei.
<<T/n!! >>
urló bill correndo dalle scale abbracciandomi quasi facendomi cadere.
Guardó Tom con sguardo assassino e lui fece uscire da casa la rossa.
<<Lei chi è? >>
chiese Bill guardando Avril.
<<Piacere Avril>>
disse avvicinandosi, alla faccia della timida.
Avril era una ragazza bionda, occhi nocciola e magra.
Bill gli chiese di andare con lei sopra e rimasimo io e Tom.
C'era molto imbarazzo quindi per rendere tutto meno stressante parlai.
<<Georg e Gus? >>
<<Tornano questa sera>>
disse lui.
Mi girai e decisi di prendere la situazione in mano.
<<Menomale che mi amavi>>
mi venne spontaneo dirlo in modo antipatico ma non stupito, cosa mi potevo aspettare da Tom?.
<<Mi dispiace, tu mi piaci davvero>>
disse e io lo guardai sorridendo in modo sarcastico.
<<Se ti piacevo non ti scopavi un altra, e io ho persino rifiutato Jeremiah per te!>>
urlai e lui sbianchì
<<Chi è questo? >>
disse e io lo guardai sbuffando, salì sopra e andai in camera.
Entrai ed era un cazzo di casino, c'era un porcile.
Maglie e capelli d'appertutto, boxer sulla scrivania e puzza di marcio.
<<Che minchia di schifo! >>
urlai e Tom arrivó, lo guardai con uno sguardo scioccato.
<<Va bene, ti aiuto>>
disse e sorrisi, ci misimo a sistemare.
STAI LEGGENDO
You scare me - Tom kaulitz
Romance⚠️questa storia contiene contenuti inappropriati: stupro, violenze, autolesionismo⚠️ Si tratta di un amore malato, incapibile e violento. Esso è una rosa, ma io ignoro le sue spine.