06 - i do not love you

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Ci staccammo, cazzo che avevo fatto.
Mi scesero lacrime su lacrime e scappai nuovamente, sta volta dovevo dimenticare sul serio, dovevo dimenticarlo per sempre cazzo.
Purtroppo l'hotel non era vicino alla mia città e arrivarci a piedi era quasi impossibile, quindi, non avendo soldi, fermai una macchina a caso.
<<Mi daresti un passaggio? >>
chiesi e il ragazzo accettó.
Era un ragazzo molto carino, biondo con occhi verdi.
Mi feci accompagnare a casa di mia madre ma non c'era, poco mi importava in quel momento, salì sopra e vidi un mucchio di carte sparse in giro.
Che cazzo è questa roba, pensai ed andai a controllare.
Fra documenti, certificati e cose varie c'era un foglio strano, sembrava un documento della polizia?
Era tutto così confusionario che cazzo è questa roba, me ne andai di sopra lasciando tutto come era e mi misi a dormire.

-

<<È sotto domiciliari signora>>
mi sveglió quella frase assieme ai pianti disperati di mia madre, scesi di corsa di sotto e vidi la polizia che stava uscendo di casa e mia madre a pezzi.
<<Mamma!>>
urlai e lei alzó il viso, non mi rispose.
<<Che cazzo è successo?>>
chiesi e lei prese il documento che avevo trovato poco prima, sta volta lo lessi meglio.
C'era scritto che mia madre aveva compiuto un tentato omicidio?
Mi scese una lacrima, mia mamma era una cazzo di criminale.
<<Vaffanculo, me ne vado da Tom>>
urlai e lei mi guardó sbalordita, era l'unica persona che aveva soldi per mantenermi quindi ero costretta a passare la mia fottuta vita così, non fra i problemi di mia madre.
Non so come sarei arrivata a piedi fino a quel maledetto posto ma non avevo altra scelta se non camminare.

-

Erano passate due fottute ore, mi tremavano le gambe e avevo fatto già un paio di km, cazzo, caddi per terra.
<<T/N>>
sentì urlare e mi girai, era bill, mi abbracció e io ricambiai, mi fece salire in macchina.
<<cosa ci fai qui? >>
domandó e mi scese qualche lacrima, non volevo raccontargli ne di mia madre ne di quello che era successo col fratello, sarebbe stato peggio.
Evitó di continuare e mi accompagnó da lui.
<<Senti, fra pochi giorni Tom torna a casa, non l'ho superata, però è mia fratello, chiamami qualunque cosa esso fa>>
disse e io salì sopra nella camera che Bill mi aveva indicato.
Era stupenda, c'erano svariati poster di quattro ragazzi, due di loro erano Bill e Tom, c'erano anche delle chitarre, molte.
Era chiaro ancora di più che Tom aveva una seconda vita, dove sembrava aditrittura essere famoso.

-

Erano passati alcuni giorni e con Bill andava bene, vivevamo da coinquilini e tranquilli, mia madre mi aveva provato a contattare qualche volta ma io la bloccai.
"toc toc" sentì alla porta e andai ad aprire.
<<Bill>>
disse Tom prima di girarsi e vedermi, lo guardai e lasciai la porta aperta mentre mi dirigevo verso la mia stanza.
<<Eccomi Tom, entra>>
disse bill, come cazzo faceva a far mettere piede al fratello dentro casa dopo quello che ha fatto.

Tom's pov
quando vidi t/n mi sentì un nodo in gola, cazzo.
<<cosa ci fa lei qui? >>
chiesi
<<gli è successo qualcosa, non me ne ha parlato, però se riguarda te ti caccio da qui, sta volta per sempre>>
disse bill, a stento lo riconobbi, però aveva ragione, che casino che avevo fatto.

T/n's pov
sentì dei passi venire verso la mia camera ed una porta aprirsi, era Tom.
<<esci dalla mia stanza>>
dissi e lui inizió a disfare le valigie.
<<Tom ti ho detto esci cazzo>>
urlai e lui si giró
<<non posso farci niente se ti sei messa nella mia camera>>
disse per poi continuare quello che stava facendo.
Rimasi in silenzio, ma lui interruppe il silenzio sedendosi.
<<Senti, mi dispiace, dimentichiamo tutto>>
disse e io mi infuriai, ma questo davvero faceva?
<<ma sei coglione, io non dimentico un cazzo, mi hai fatto vedere scene orribili e le hai esercitate addirittura su di me, mi fai schifo Tom>>
dissi e lui si incazzó, inizió ad avvicinarsi e io indietreggiai.
<<Tom>>
sentì urlare da sotto e lui si allontanó.
<<per questa volta l'hai avuta buona>>
disse per poi uscire.
Iniziai a piangere, mi sentivo così debole.
Sembrava pentito ma poi diventatava nuovamente un mostro, non sapeva controllarsi.
Perché c'è una parte di me che dice di aiutarlo, io non lo amo cazzo!

Spazio autrice

Non so se mi piace aiuto, comunque vi ringrazio per le visual, un bacio💋

You scare me - Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora