19 - mom?

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Strappai il biglietto e lo gettai via, richiamai Bill per dire che andava tutto bene e che non sarebbero dovuti tornare per me.
Mi sentivo in colpa a rovinargli il viaggio anche se sono consapevole che farebbero di tutto per me.

-

Mi svegliai il giorno seguente, neanche mi ero resa conta di essermi addormentata fra i miei pensieri, ero in casa mia e stranamente sentì dei rumori per la casa, pensando fossero degli uccelli o nella peggiore dell'ipotesi dei ladri presi una chitarra di Tom e la portai giù con me.
Entrai in cucina, era il luogo dove c'erano più rumori.
Sbiancai quando vidi le posate a terra e i piatti rotti, i mobili erano aperti e la finestra era completamente chiusa, non erano entrati da lì.
Mentre controllavo il resto della casa, dal piano di sotto sentivo dei frastuoni, come quando c'erano i ragazzi.
Sentivo la batteria suonare, la chitarra rimbombare al fantastico suono della voce di Bill.
Ovviamente anche georg non scherzava, mi apparve un sorriso pensando che fossero loro, che fossero tornati per me.
Corsi ma non vidi nessuno, solo casino.
Era come se le loro anime fossero lì, ma il loro corpo no.
Mi spaventai ancora e decisi questa volta di uscire da lì, non so se potevo restare stabile.
Solitamente, anche se era mattina, Tom si faceva sempre sentire con un "buongiorno" o un "come stai?", questa mattina non c'era traccia di nessuno.
Per distrarmi andai a prendere qualcosa da mangiare e camminai osservando ogni minimo dettaglio.
L'ora di tornare a casa si faceva vicina e non potevo restare tutta la vita per strada, quindi presi coraggio e tornai.
Aprì la porta e questa volta c'era un silenzio tombale, come se nessuno ci fosse stato.
Posai le cose a terra e appena mi girai di fronte a me c'era una figura.
Aveva dei lunghi capelli, la faccia non si vedeva molto ma i suoi occhi color mare brillavano.
<<Ti avevo detto che non era finita qui>>
<<... tesoro>>
disse ed iniziai ad indietreggiare ma non c'era scampo, appariva ovunque.
<<Non avere paura di me, tesoro>>
ripetè un paio di volte, quando si avvicinó ancora di più riuscì a vedere i suoi liniamenti, la sua faccia che era così simile alla mia.
<<mamma..? >>
dissi balbettando, fece un sorriso che a poco non gli circondava tutta la testa e io iniziai a cercare la maniglia della porta che si trovava dietro di me.
Ad una certa la potrà si spalancó e caddi indietro, delle mani mi presero ma non ebbi tempo di girarmi.

-

Mi svegliai, credo fossi svenuta, ero in un luogo cupo e buio, iniziai ad urlare, ne stavo uscendo pazza.
<<Se dovete uccidermi fatelo adesso, non fatemi soffrire>>
urlai e la stessa figura che mi prese apparì davanti.
<<Tu sei reale..? >>
chiesi e lui rise, così fecero anche altre voci.
Si accesero poche luci e vidi meglio tutti, erano dei ragazzi, la figura che al centro, immaggino quello che si era occupato del piano, aveva dei capelli neri e altrettanto lo erano gli occhi, alcuni avevano dei capelli in testa, altri occhi verdi o marroni o altri ancora erano biondi oppure scuri.
Dietro di loro riuscivo ad intravedere ciò che sembrasse mia madre, l'anima di mia madre.
<<vedi, siamo reali, più che reali>>
disse un ragazzo che continuava a toccarmi, mi dimenavo ma era difficile scapparne.
<<E siamo anche le ultime persone che vedrai>>
concluse per poi lasciarmi cadere.
Se ne andarono ed io cercai il mio cellulare nella tasca, non erano così tanto stupidi, quindi lo avevano preso.

Mentre non c'erano mi alzai in piedi, difficilmente ma c'è la feci.
Uscì dalla sorta di vicolo e mi ritrovai davanti una porta, ovviamente chiusa.
C'era un foglio accartocciato, lo aprì e vidi che era un piano, mi avevano in pugno da molto.
La figura di mia madre riapparse appena lessi che in tutto ciò Tom doveva fare la sua parte, Tom mi stava ingannando.
<<Scappa>>
disse per poi sparire, misi il foglio in tasca e andai via, non capivo nulla ed era difficile accettare che Tom c'entrava.
Iniziai a tirare calci alla porta per aprirla e dato che la serratura era fragile ci riuscì, per prima cosa andai a prendere qualcosa da mangiare, poi ripresi il foglio.

Tom doveva venire e prendermi, ma lo fece l'altro ragazzo, quindi aveva rifiutato.
Pensai rinquorandomi, però c'era qualcosa che non sapevo..


Spazio autrice

Chi sa se Tom avrà combinato una delle sue, vi lascio così ragazzi, un bacio💋

You scare me - Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora