La giornata finì e adesso toccava andare all'hotel, Mya alla fine accettó la proposta e venne con me e Avril.
<<Allora, t/n tu già lo sai, le camere sono quattro, quindi vedete dove volete mettervi>>
disse Bill sorridendo, Guardai le ragazze e mi misi una mano sulla testa.<<Io vado con Bill>>
disse Mya, la guardai sorridendo e vidi Bill imbarazzato, risi di gusto nel vederlo.
<<Avril vuoi venire con me? >>
chiese Georg, accettó lanciando qualche piccola occhiataccia a Mya.
<<Bene penso che l'unica scelta sia Gus->>
dissi ma non ebbi tempo di concludere che Gustav se ne andó dicendo che non voleva nessuno in camera sua, i ragazzi risero e andarono nelle camere.<<Davvero? >>
dissi andando verso la stanza di Avril, era l'unica che voleva me e Tom assieme quindi c'era la sua zampa.
<<Troia apri>>
urlai ma non ricevetti risposta, rassegnata andai in camera con il sottoscritto.Eravamo stesi sul letto mentre osservavamo il soffitto, c'era un silenzio mortale.
Sentimmo dei rumori dalla stanza di Mya e ci alzammo guardandoci.
<<Bill è peggio di te>>
dissi scioccata, una volta era timido ma forse conoscevo il lato sbagliato.Stavamo ridendo mentre origliavamo dalla porta della stanza, ad un tratto Tom diventó serio.
<<Ti ricordi? >>
disse e io lo guardai stranita
<<Quando stavamo davanti la porta di Bill, ma ci amavamo anche noi>>
disse, penso si riferisse a quando sucesse una cosa simile anche con Avril.
Lo guardai deglutendo e con occhi spalancati mentre le nostre faccie erano attaccate, mi lasció un bacio a stampo leggero e poi si staccó
<<Scusami io non dovev->>
non lo feci concludere che lo ribaciai, era da tempo che aspettavo quel bacio, mi mancavano le sue labbra e il suo sguardo da pervertito.-
Finimmo in camera, stretti l'uno all'altro.
Mi scese qualche lacrima quando realizzai quanto fossi dipendente da lui, ne avevo bisogno.
Forse è sbagliato, dopo tutto quello che mi ha fatto e dopo quello che gli ho fatto io.
Credo che non siamo anime gemelle, però mi piace pensarlo.
Mi piace godere il momento finché possa durare, e se mi sento sicura fra le sue braccia, vuol dire che un qualcosa di diverso fra noi c'è.<<Buongiorno>>
sentì la voce assonnata di Tom, mi girai e lo guardai, i suoi occhi mi hanno sempre colpito, si parla molto degli occhi color mare ma credo che i suoi siano bellissimi così, gli occhi azzurri possono essere belli, ma lui possiede degli occhi che ti entrano dentro.<<Lo sapevo cazzo! >>
sentì urlare dall'altra parte della stanza, io e Tom ci staccammo e ci vestimmo per poi andare a controllare.
<<Hey>>
dicemmo prima di spalancare la porta.
<<Non ti voglio vedere mai più, vai a fanculo>>
urló avril, non capivamo il motivo del perché Mya stesse piangendo e Bill avesse Avril contro.
<<E tu non farti vedere a meno che non ti strappi tutti i capelli>>
disse per poi uscire dalla stanza.<<Si può sapere che minchia è successo? >>
dissi andando affianco a Mya mentre Tom aiutava il fratello.
<<Non sapevo che Avril fosse fidanzata con Bill>>
disse Mya ormai distrutta, guardai Bill senza parole mentre lui sembrava imbalsamato.
<<Non ci credo, non è vero! >>
urló Tom al fratello che aveva appena tradito la sua ragazza.
<<Stai zitto te che non sei da meno>>
azzardó Bill, per quanto avesse ragione ora non era il momento, si era creato un bel casino.
Io tirai Tom con me e uscimmo dalla stanza prima che potesse uccidere Bill.<<Siete anche voi qui? >>
chiesi a Georg e Gustav che erano appena usciti dalle stanze.
<<Ecco perché non volevo nessuno nella mia stanza>>
disse Gus andandosene con le mani in tasca.
<<Mya ci tiene ad Avril, dobbiamo trovare modo di farle ricongiungere>>
dissi mentre mangiavo le unghie, Tom aveva le mani fra i capelli in preda ad un esaurimento, Georg non era da meno.Continua...
Spazio autrice
Ieri non sono riuscita a pubblicare quindi ho deciso di mettere due episodi, uno lo metteró questa mattina e l'altro per il solito orario, un bacio💋
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You scare me - Tom kaulitz
Romance⚠️questa storia contiene contenuti inappropriati: stupro, violenze, autolesionismo⚠️ Si tratta di un amore malato, incapibile e violento. Esso è una rosa, ma io ignoro le sue spine.