04 - save me

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1 settimana dopo
Se posso dire così, ho perdonato mia madre per l'avvenimento successo e Tom non l'ho rivisto più. Stessa cosa con Bill e Shally, hanno provato entrambi a contattarmi ma non gli risposi.
Sta mattina dovevo andare in una nuova clinica quindi andai a prepararmi senza troppe lamentele, so che sarebbero state inutili.
Così arrivai li fuori da sola, mia madre lavorava e non aveva tempo da perdere dietro a me e la psichiatria.
Feci un respiro e entrai li dentro.
Di fronte a me c'era una marea di gente seduta su delle sedie, non era molto simile alla mia vecchia clinica, anzi completamente diversa.
Le mura erano bianche con qualche schizzo o qualche quadro, c'erano delle finestre spalancate e un corridoio che penso portasse alla stanza del dottore.
Chiesi per sicurezza ed andai, dopo tutto già ero stata in una clinica.
<<Buongiorno>>
dissi e il dottore mi sorrise.
Lo osservai, era abbastanza giovane, a differenza del mio vecchio dottore che era un vecchio che aspettava la pensione, aveva una corporatura esile e era molto elegante, vestito per bene.
<<Salve signorina t/c>>
disse facendomi accomodare, inzió il discorso chiedendomi le solite cose che chiedono a tutti, mi invitó a parlare del mio problema e ne perlai, difficilmente ma lo feci.
Alcuni particolari li lasciai perdere, la cosa che mi fece notare il dottore è che parlavo solo di lui, solo di Tom.
Lo descrivevo in modo brutto, come una persona crudele, che in effetti era, però il fatto che lo avevo sempre in mente veniva sottolineato più volte.
<<È possibile innamorarsi della persona che ti ha fatto soffrire? >>
chiesi la riposta mi fece paura, quasi stavo impazzendo:
<<è possibile, quando si ha un'attrazione verso una persona non riesci a guardare i suoi lati negativi, o in questo caso crudeli>>
disse ed io rimasi in silenzio.

La visita si concluse ed uscì da quel posto, mia madre era a lavoro e avrei dovuto fare un po' di strada a piedi.

-

Non era passata neanche un ora che sicevetti una chiamata da mia madre, risposi.
<<Tesoro>>
disse, io rimasi in silenzio
<<Non so dove sono, mi stanno tenendo in sequestro>>
la chiamata si staccó.
Perché fare questo a mia madre? chi avrebbe mai avuto il coraggio?
Non potevo andare a piedi in giro per tutta la città così chiamai Bill, era la mia unica speranza dato che Shally si rifiutava di rispondermi dopo l'accaduto.
Presto Bill si fece vivo ed accettó ad aiutarmi.

-

Erano passate 2 fottute ore e di mia madre neanche una traccia, avevo avuto già un paio di attacchi di panico, avevo paura fosse già morta.
Bill, nonostante era un ragazzo carino e dolce, non fu di aiuto, era anche lui sotto pressione.
Arrivammo nell'ennesimo vicolo e scendemmo, non potevo credere ai miei fottuti occhi
<<Tom>>
urlai, vedevo un ombra robusta e se non era lui chi poteva essere?
<<Tom? >>
ribbattè bill stranito, non sapeva nulla quindi.
Uscì una sagoma più allo scoperto ed è lì che anche Bill lo riconobbe, era lui.
<<Lascia mia madre>>
dissi e lo stesso fece Bill quasi piangendo, probabilmente deluso dal fratello.
<<Sapevo che saresti venuta per tua madre, era l'unico modo per riaverti>>
disse e sentì una voce urlare, non era quella di mia madre
<<Zitta Alexandra>>
disse Tom
<<ALEXANDRA>>
urlai riconoscendo la ragazza con cui ero fuggita in passato.
<<Tom te lo chiedo per favore, lascia andare tutti>>
dissi
<<e cosa ci guadagno? >>
esclamó, mi venne un nodo in gola
<<me>>
conclusi.

-

Ero stata portata in un altro posto questa volta, in un hotel.
<<crederai davvero che non riesca a scappare Tom? >>
chiesi e lui rise
<<non ci riuscirai più, mai più>>
disse.
Ero in stanza con lui ed era sempre lì con me, come sarei fuggita adesso? forse il destino mi riservava questa vita, me lo meritavo?
Basta pensieri, mi addormentai a terra perché il signorino doveva dormire solo soletto sul suo comodo letto.
<<Alzati>>
sentì una voce urlarmi contro, ero addormentata e quindi non lo feci, che cazzo mi importava di lui.
<<Ho detto alzati cazzo>>
urló ancora più forte scaraventranomi al muro
<<cosa otterrai così Tom, già l'ho subito una volta, la seconda non mi fa paura>>
dissi per poi ricevere un pugno che mi fece scivolare giù.
Dopo questa scenata entrarono tre ragazzine, le guardai schifata, erano delle tettone rifatte, in faccia avevano 10 kg di trucco ed erano mezze nude.
Tom inzió a spogliarsi, così anche le ragazze, io ero lì mentre mettevo le mani sul viso per non vedere quello schifo.
Sentivo di tutto, ansimare, gemere, quella stanza era uno schifo.
<<Urla, urlate!>>
urló Tom e così feceró le ragazze, urlarono.
Presi coraggio, non sopportavo più niente di tutto ciò, che schifo.
<<davvero te la fai con queste?>>
dissi e tutto si fermó, le gelinelle mi guardarono storta e Tom si avvicinó a me
<<ne vuoi un po' anche tu? >>
chiese e io indietreggiai.



Spazo autrice

Giuro che questa situazione finirà al più presto, sto avendo paura di ciò che sto scrivendo HAHAHA, un bacio💋

You scare me - Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora