Di una cosa era sicura. Se fosse arrivata alla vecchiaia, quella sarebbe stata una storia da raccontare ai suoi nipoti. Ma le probabilità di avere nipoti erano scarse se prima Zerann, Sutram e i suoi seguaci non venivano fermati.
Lo stretto e angusto passaggio era rischiarato dalla fioca luce di alcune fiaccole lungo le pareti a una distanza di dieci o dodici metri l'una dall'altra. Il passaggio però era quasi finito, perché in lontananza i ragazzi videro l'uscita da cui si intravedeva l'esterno di Almoordash illuminato dalla ormai debole luce del sole a ponente.
Melanie fu la prima a uscire, ma Joly e Sharkey la seguirono immediatamente dopo e aiutarono Ray e Conner a far scavalcare a Russel, che non riusciva a farcela con le sue sole forze, l'ultimo erto gradino che li divideva dalla libertà.
Joly e Melanie si appostarono dietro dei rami bassi di un albero e guardarono in giro. Davanti a loro, poche decine di iarde a destra dell'uscita del passaggio segreto, si potevano ammirare le maestose arcane porte di Almoordash e, dinnanzi ad esse, si trovavano alcune guardie e una fila molto lunga di persone, carri e merci di vario tipo in attesa di entrare nella capitale dell'Eridash. Joly appurò che se avessero continuato verso sud nella selva a destra delle porte di Almoordash, sarebbero sbucati quantomeno all'imbocco per la strada che portava a Bards Haven e da lì, a poco più di cinquanta iarde, ci sarebbe stato il Good Honey Inn, dove a detta di Melanie c'erano Aeral e Iasrinup ad attenderli.
L'idea che una delle amiche più fidate di sua madre era implicata in quella storia ancora la terrorizzava, ma probabilmente era grazie alle conoscenze di Iasrinup se le guardie cittadine avevano deposto le armi in Via Incolonnata. Joly non conosceva il colonnello Sfadì, ma non lo avrebbe mai ringraziato abbastanza per l'aiuto datogli.
Joly fece cenno agli amici di seguirla, quindi si inoltrarono lungo la selva. Quando sbucarono fuori si ritrovarono a una ventina di metri di distanza dalla locanda di Aeral e Iasrinup. Si avvicinarono al Good Honey Inn e davanti vi trovarono un carro con accanto i due locandieri che li salutarono sbracciandosi, incitandoli a raggiungerli.
Appena si ricongiunsero, Aeral e Iasrinup abbracciarono calorosamente Joly e Sharkey.
«Oh ragazzi, come sono contenta che stiate bene!» Fece Aeral.
«È una gioia rivedervi Aeral e Iasrinup!» Interloquì Joly.
Iasrinup poi guardò soddisfatto Melanie. «Grazie ragazza. Senza la tua spregiudicatezza noi non avremmo mai saputo che i nostri ragazzi erano stati incarcerati e probabilmente non ce l'avrebbero mai fatta ad uscire.»
La ragazza sorrise all'uomo. «È stato un piacere, signori.»
Iasrinup poi aiutò Conner a far salire Russel sul carro e si rivolse a quest'ultimo: «Sei per caso tu il radelgardiano di nome Russel?»
«Sì signore, ma se credete che io c'entri qualcosa con gli attacchi da parte di Zerann...»
«Oh no, ragazzo, so bene che tu e il tuo gruppo di ribelli volete anzi fermare quel tiranno. Volevo solo ringraziarti per esserti preso cura dei nostri ragazzi per tutto questo tempo.»
Russel gli sorrise. «Lo rifarei ancora, se dovessi tornare indietro.»
Aeral si rivolse quindi al giovane nativo di Bards Haven: «E tu devi essere Conner, quindi.»
«Sì, signora, sono io.» Confermò il ragazzo.
Poi la donna si rivolse a Ray: «E invece tu saresti il lupo parlante di cui ci ha parlato Melanie, vero?»
Ray era un po' insicuro, ma poi fece un cenno affermativo. «Vero, signora.»
Iasrinup e la moglie trasalirono lievemente nel sentire la voce del primo animale parlante che vedevano.
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La Resistenza dell'Ovest - La minaccia del Radelgard
Fantasy"Aprì gli occhi. La prima cosa che vide fu della pioggia che picchiettava sulle macerie intorno a lei. Si accorse che era sdraiata, con il ventre e il petto sul pavimento, schiacciata da altre macerie sopra di lei. Alzò la testa e tentò con estrema...