Joly e Sharkey, il giorno dopo, erano sulla soglia del cancello est di Loregate, attendendo Russel finire di acquistare le scorte per il viaggio. La ragazza accusava un gran mal di testa, come se avesse un cerchio intorno che le premeva. Il pimb la sgridò dicendole che era ciò che meritava per la sua condotta scriteriata della sera prima al Red Lion. Joly fece per rispondergli, ma dovette bloccarsi e correre dietro un cespuglio per rigettare. Sharkey si girò dall'altra parte disgustato.
In quel momento arrivò Russel, il quale portava la spada infoderata sulla spalla a mo' di bastone, trasportando le sacche contenenti le provviste. Vedendo solo il pimb nei paraggi, gli chiese dove fosse Joly, ma Sharkey si limitò ad indicargli dietro di sé. Russel osservò il cespuglio oltre il pimb e vide l'amica stare poco bene.
Sospirando, si rivolse ancora al pimb: «Postumi della sbornia?»
Sharkey gli rivolse un sorrisetto finto, sussurrando: «Già.»
Dopo che Joly si riprese, i tre amici partirono alla volta di Bards Haven.
Durante il cammino dovettero fermarsi diverse volte a causa di Joly, i quali malesseri post-sbornia la costrinsero ad appartarsi in cespugli o arbusti. Ciononostante, Russel, al contrario del pimb, non le rivolse mai parole di rimprovero. In realtà il ragazzo era piuttosto taciturno. Da una parte era assai stanco a causa della notte insonne, ma dall'altra era pensieroso. Quei suoi pensieri lo avevano tormentato per tutta la notte, causandone appunto l'insonnia. Non riusciva ad impedire alla sua mente di riportargli l'immagine di Joly che tentava di baciarlo, facendogli una sorta di dichiarazione. Sì, era consapevole che il comportamento dell'amica doveva essere imputato al delirio della sbronza, ma in quel momento negli occhi di Joly aveva paradossalmente visto una sfumatura di lucidità. Ed era proprio quella sfumatura che lo tormentava. Non poteva fare a meno di continuare a chiedersi se Joly, nei confronti del ragazzo, provasse dei sentimenti che andavano aldilà dell'amicizia. E perdipiù, quando Joly lo aveva tirato a sé, il ragazzo aveva sentito qualcosa dentro, come se nello stomaco avesse un mare in tempesta. Da quando si era unito alla Resistenza, Russel aveva giurato di non permettere mai a sé stesso di innamorarsi, non finché la guerra contro Zerann non si fosse conclusa. Aveva delle valide ragioni per imporsi una cosa del genere, la prima fra tutte era quella di non avere legami sentimentali talmente forti, oltre a quelli familiari che già aveva, i quali gli impedissero di prendere decisioni cruciali con imparzialità. Ma dal momento in cui Joly tentò di baciarlo, lo scudo delle "valide ragioni" che si era creato, cominciò ad avere delle crepe. Da quel giorno in poi non avrebbe più visto Joly con gli stessi occhi.
Dopo circa quattro ore giunsero finalmente al bivio di cui gli avevano parlato i Schoulls. Uno dei due cartelli sovrapposti indicava che da quel punto mancavano quasi cinque miglia per Bards Haven prendendo la strada a sinistra. Da quel bivio, però, i tre amici videro che lungo la strada davanti a loro, quella che portava ad Archersham, c'era una locanda di strada. Anche se quella mattina non avevano percorso molta strada, i ragazzi erano stanchi, Russel più di tutti per via della gamba non ancora guarita del tutto, perciò decisero di fare una breve sosta. Giunti alla locanda di strada, si sederono ad uno dei tanti tavoli vuoti, attendendo che qualcuno venisse a prendere i loro ordini. C'erano pochi avventori, un paio erano seduti ad un tavolo di fronte ad una delle finestre e un altro stava sorseggiando in silenzio una birra al bancone, mentre il locandiere stava pulendo dei bicchieri con un panno. Quest'ultimo, appena si accorse dell'arrivo dei ragazzi, pose il panno e i bicchieri prendendo un taccuino e avvicinandosi al loro tavolo.
L'uomo guardò stranito il pimb, ma fece finta di nulla: «Benvenuti al Three Grunter's Inn, ragazzi. Cosa desiderate?»
Joly avrebbe tanto voluto prendere della birra, ma il suo stomaco, ancora sconvolto, non pareva esserne d'accordo, perciò ordinò: «Uno chol per me.»
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La Resistenza dell'Ovest - La minaccia del Radelgard
Fantasy"Aprì gli occhi. La prima cosa che vide fu della pioggia che picchiettava sulle macerie intorno a lei. Si accorse che era sdraiata, con il ventre e il petto sul pavimento, schiacciata da altre macerie sopra di lei. Alzò la testa e tentò con estrema...