Si affacciò dal cespuglio.
«Che cosa vedi?» Gli chiese il pimb.
Analizzò bene la situazione prima di rispondere. «Ci sono delle mura in pietra che circondano la città, un cancello di legno con infissi di ferro, credo, e davanti ad esso ci sono due soldati a fare la guardia. Sopra le mura non vedo nessuno, ma non so proprio come potremmo fare per eludere le due guardie.»
«Non ci sono altre entrate?»
«Da qui non ne vedo ma, seppure ci mettessimo a cercare una via d'accesso alternativa, rischieremo di impiegarci troppo tempo come l'ultima volta.»
Ci avevano messo undici giorni per arrivare lì, a poche centinaia di piedi da Eastborne, e forse ci avrebbero impiegato molto di meno se non fossero stati costretti a trovare la strada chiedendo indicazioni in ogni villaggio o paese che incontrarono. Inoltre, dovevano pur mangiare qualcosa, quindi parte del loro ritardo era dovuto alle soste per procacciare del cibo.
Purtroppo, riuscirono a seguire il carro che trasportava i prigionieri dei radelgardiani solo per tre giorni, fino a quando questi non giunsero nella cittadina di Nearon. Nonostante Nearon non avesse un cancello vero e proprio e fosse circondata da una semplice palizzata di legno, Conner e Sharkey non poterono passare dalla via principale, quindi dovettero trovare un altro modo per accedervi. Ci impiegarono una giornata intera per studiare un piano, ma alla fine riuscirono a superare le guardie approfittando della distrazione di queste ultime impegnate in un'accesa discussione con dei mercanti di vasellame che volevano entrare a tutti i costi. Eluse le guardie e infiltratisi a Nearon, dovettero constatare che Russel e gli altri prigionieri erano troppo ben sorvegliati per poter fare qualsiasi cosa, e inoltre erano molto stanchi, quindi decisero di dormire con l'intenzione di pensare il giorno dopo sul da farsi. Ma quando si svegliarono, non trovarono più il carro dei prigionieri e chiedendo in giro vennero a sapere che ormai erano partiti. Non sapendo quale direzione avessero preso, il ragazzo e il pimb decisero di recarsi a Eastborne da soli, sperando di riuscire ad arrivare prima dei radelgardiani che trasportavano Russel. Alla fine, nel paese di Hillford, trovarono una diligenza diretta ad Eastborne, ma quando arrivarono nei pressi della città, la diligenza dovette fermarsi in coda alla lunghissima fila davanti all'entrata dovuta alla stretta sorveglianza. Timorosi che le loro armi indosso avessero suscitato sospetti nelle sentinelle all'entrata, scesero dalla diligenza e si nascosero nella vegetazione.
«Che si fa, allora?» Domandò Sharkey.
«Sto pensando.» Osservò i movimenti che avvenivano davanti al cancello, cercando una soluzione.
Le due guardie fermarono un carro che trasportava dei sacchi, i quali l'uomo seduto in cassetta spiegò essere farina proveniente da un mulino nelle vicinanze. Le guardie fecero un controllo, aprendo alcuni sacchi accertandosi che l'uomo avesse detto loro la verità. Dopo che appurarono che non c'era nulla di cui preoccuparsi, diedero il via libera all'uomo; una delle due guardie afferrò le maniglie delle porte del cancello e lo aprì, mostrando un po' di fatica. Ciò significava che le porte del cancello erano anche belle pesanti, perciò bisognava escludere l'opzione di sgattaiolare dietro le guardie per poter entrare aprendo lentamente le porte.
Sharkey gli tirò un lembo del mantello. «E se provassimo a far finta di essere due mendicanti?»
«Non credo che ci farebbero entrare.» Ipotizzò scettico Conner.
Pochi secondi dopo giunse davanti al cancello di Eastborne la diligenza da cui erano scesi poc'anzi che, come prassi, si fermò davanti alle guardie. Costoro chiesero al cocchiere se c'erano passeggeri e quanti fossero. Il cocchiere rispose che ce n'erano solo tre, quindi le guardie aprirono le portiere della carrozza e fecero scendere i passeggeri. Controllarono l'interno della carrozza e perquisirono i passeggeri e i loro bagagli per vedere se portassero armi o merce di contrabbando. I due amici avevano fatto bene a scendere da quella diligenza.
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La Resistenza dell'Ovest - La minaccia del Radelgard
Fantasy"Aprì gli occhi. La prima cosa che vide fu della pioggia che picchiettava sulle macerie intorno a lei. Si accorse che era sdraiata, con il ventre e il petto sul pavimento, schiacciata da altre macerie sopra di lei. Alzò la testa e tentò con estrema...