L'Eremita

3 1 0
                                    

            In quella zona dell'Ases il temporale era cessato da quasi un'ora ormai, poco prima che lasciasse la sua casa nella foresta di Gloom e, a giudicare dallo spostamento di nubi che aveva osservato quella mattina, il maltempo si stava spostando a sud. Tuttavia, sarebbe stato meglio non trattenersi troppo in paese ancora, poiché nel pomeriggio ci sarebbe stata un'altra scarica di pioggia proveniente da est. Lo aveva previsto studiando i movimenti dei venti.

Non che poi a lui piacesse più di tanto frequentare quei bifolchi montanari della cittadina di Bredon. Era sceso in paese solo per andare nella bottega dell'alchimista Abaet, un uomo di qualche anno in meno di lui, per procurarsi alcuni solventi particolari per delle ricerche che stava svolgendo sui vari tipi di terreno nelle zone della foresta di Gloom e in quelle circostanti. Di solito quella che si occupava delle compere era Acele, ma la vecchia nana non ci capiva niente di quelle cose. Perciò, gli era toccato a lui stavolta andare a prendere il necessario per i suoi studi.

Acele era una donna di sedici anni in meno di lui, di razza nanica, con i capelli di lunghezza media e gli occhi grigi, un po' più bassa e torchiata anche per i standard della sua razza e un po' in carne. Abitava con lui da otto anni ormai, da quando l'aveva salvata dalle grinfie di un gruppo di banditi abbastanza grande da essere riuscito a saccheggiare il suo villaggio e uccidere tutta la famiglia della povera Acele. Malgrado quelle canaglie fossero degli spietati e crudeli assassini, con una certa esperienza nella criminalità, non poterono però nulla contro di lui. Ad ogni modo, Thor non se la sentì di abbandonare quella povera nana al suo destino, il quale stava volgendo al termine, quindi decise di curarla e prenderla con sé. Da allora la donna, grata per ciò che quell'uomo aveva fatto per lei, restò per prendersi cura della piccola casa nella foresta di Gloom e di lui, diventando una sorta di governante. Le malelingue di quei montanari di Bredon dicevano che Acele fosse la sua compagna o la sua amante, ma quegli stolti non erano in grado di comprendere che a volte l'amicizia tra due persone, seppure di sesso opposto, va ben oltre un semplice rapporto fisico.

Ma d'altronde, cosa poteva pretendere Thor da quegli idioti con le loro menti limitate? L'unico motivo per cui aveva deciso di stabilirsi nelle vicinanze di un posto come Bredon era che la foresta di Gloom, a nord della nazione dell'Ases, gli dava la riservatezza di cui aveva bisogno.

Gli abitanti di Bredon si guardavano bene dall'avvicinarsi a lui poiché, giustamente, lo temevano. Avevano però imparato ad apprezzare Acele che invece, al contrario di Thor, era molto più amichevole e molto meno minacciosa.

Thorniel Lorwar Van Darner era un uomo di settantotto anni, alto e magro, con capelli bianchi lunghi e arruffati fino alle spalle; aveva due crudeli occhi verde chiari e un lunga cicatrice in viso che partiva dall'arcata sopraccigliare destra e scendeva obliqua lungo il naso fino alla guancia sinistra, segno indelebile che gli ricordava quando da giovane aveva preso parte alla Guerra di Ather. Portava dei pantaloni marroni di stoffa dura arrotolata sulle gambe e infilata dentro degli stivali di cuoio e pelliccia e una casacca grigia con delle rune di color nero ricamate sui bordi inferiori e stretta in vita da una cinta di stoffa verde opaco. La sua altezza e quella cicatrice in faccia gli conferivano un'aria poco raccomandabile, ma non era quello a renderlo minaccioso agli occhi degli altri: la maggior parte di coloro che si interessavano anche solo un minimo di magia, nei Territori Indipendenti dell'Ovest e oltre, sapeva che Thor era uno dei migliori e più potenti maghi della Prima Casta.

In generale, i maghi di Casta erano temuti dai più zotici e ammirati dai più eruditi, per via della loro padronanza di tutti gli elementi di Magia Bianca. Alcuni maghi di Casta, inoltre, apprendevano anche elementi di Magia Nera, in gran segreto ovviamente, visto che la Magia Nera era proibita nella stragrande maggioranza dei Territori Indipendenti dell'Ovest e degli altri continenti del mondo, anche se in realtà Thor era tra quelli che affermavano che un vero mago di Casta avrebbe dovuto avere padronanza di tutti gli elementi di magia, Bianca o Nera che fosse, tranne ovviamente quella Neutra, che era utilizzabile solo ed esclusivamente dagli incantatori.

La Resistenza dell'Ovest - La minaccia del RadelgardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora