D'un tratto il forte abbaio di Ray la svegliò di soprassalto "Arf!"
Si sedette veloce sul letto, osservando prima il lupo e poi cosa costui stesse guardando. Nel frattempo, anche Melanie si svegliò. Ray aveva abbaiato alla finestra della loro stanza nel Old Murphy's Inn, nella città di Orilon, nel Morlbar, ma al di fuori di quella finestra si vedeva solo il buio più nero.
Da quando avevano lasciato Wheldrake erano passati dieci giorni ormai. In una settimana varcarono il confine tra l'Omand e il Morlbar per poi arrivare alla prima città, Macclesfield. Da lì, poi, partirono per Orilon, la città dove quella taverniera di Wheldrake sostenne si fossero diretti Brianna e Fred. Arrivarono un paio di giorni prima, cercando notizie della famiglia di Russel in ogni locanda o taverna, e alla fine trovarono un oste della taverna del Boccale Rotto, il quale gli disse che Brianna e Fred, non avendo trovato la zia Nelarra, avevano lasciato Orilon quasi tre settimane prima. Sfortunatamente l'uomo però, nonostante avesse conosciuto la zia di Brianna, non seppe dire a quest'ultima dove si fosse diretta Nelarra ai tempi, per cui adesso Joly e i due compagni di viaggio erano di nuovo al punto di partenza, senza uno straccio di indizio su dove si trovasse la famiglia di Russel. Per la "gioia" di Melanie, avevano deciso di nuovo di seguire il piano di setacciare città per città chiedendo a chiunque di Brianna e Fred. Dovevano partire il giorno dopo, ma per quella sera si riposarono in quella locanda nella zona ovest di Orilon, nella quale, grazie alla gentilezza della proprietaria, Ray poté dormire nella stanza con Joly e Melanie.
Il lupo adesso però non dormiva più e aveva svegliato le sue compagne di stanza. Joly lo osservava preoccupata digrignare i denti ringhiando verso quella finestra. Anche Melanie era in ansia.
«Ray, cosa succede?» Mormorò la giovane figlia del generale Swift.
Il lupo, senza distogliere lo sguardo da quella finestra, stava per rispondere, ma fu interrotto dal rumore di quella finestra che si apriva.
Joly e Melanie sussultarono quando la videro spalancarsi dall'esterno, per poi entrarvi un'oscura figura sconosciuta. Joly afferrò prontamente un pugnale che teneva sotto il cuscino e balzò in piedi puntando la lama verso quello sconosciuto figuro incappucciato.
«Fermo lì! Non fare un altro passo, altrimenti ti ritrovi questo pugnale conficcato nel petto!» I ringhi di Ray fecero eco alle minacce di Joly.
«Perdonatemi, non volevo spaventarvi!» Esclamò sussurrando una voce femminile. La donna era incappucciata e nessuno riusciva a vedere bene il suo viso. «Ci sono delle persone molto pericolose che mi inseguono, vogliono la mia testa! Vi prego, se dovessero chiedervi di me, non ditegli di avermi vista.» E come un'ombra uscì di corsa fuori dalla stanza, lasciando Joly, Melanie e Ray di sasso, completamente spaesati.
Chi era quella donna? Cosa stava accadendo? Stavano arrivando persone armate, soldati, banditi, o cosa?
Joly non poteva starsene buona senza sapere. «Vado a vedere cosa succede.» Annunciò ai due compagni di stanza e uscì fuori senza attendere una loro risposta.
«Aspetta Joly, vengo con te.» Disse Melanie.
«Dove credete di andare voi due senza di me?» Fece eco Ray.
I tre amici si ritrovarono nel corridoio stando sul chi va là, ad osservare quella donna che sbirciava fuori da ogni finestra e spegneva le fiamme da ogni candeliere appeso alle pareti, per restare nell'ombra. La donna ispezionò anche la grande sala con i tavoli di sotto, la cucina e i bagni. Poi, con grande sorpresa di Joly, tornò dai tre amici, i quali erano rimasti in cima alle scale. «Sono davvero desolata di avervi messo in mezzo a questo dramma. I miei inseguitori sono vicini e non si fermeranno finché non mi strapperanno il cuore dal petto. Vi scongiuro, non so più cosa fare, sono qui intorno come squali in attesa che io esca fuori, ho bisogno del vostro aiuto, vi prego!»
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La Resistenza dell'Ovest - La minaccia del Radelgard
Fantasy"Aprì gli occhi. La prima cosa che vide fu della pioggia che picchiettava sulle macerie intorno a lei. Si accorse che era sdraiata, con il ventre e il petto sul pavimento, schiacciata da altre macerie sopra di lei. Alzò la testa e tentò con estrema...