Erano le 3:30 del mattino è ancora eravamo qui,clary stava ballando con bill ma lui inciampava nei suoi stessi piedi per la non-esperienza nel ballo,era così carino, dentro di me speravo davvero che clarissa potesse trovare qualcuno degno di lei,e bill mi sembrava quella persona. Dopo poco decido di sorpassare tutta quella folla per dirigermi dal barman per prendere qualcosa da bere,ordinai semplicemente un gin tonic al limone.
<<il gin tonic della signorina lo pago io>> mi giro verso la voce sconosciuta e mi trovo un ragazzo sulla ventina,biondo e pieno di tatuaggi,molto carino.
<<non devi>> dico iniziando a sorseggiare il mio drink,lo sconosciuto mi guarda e sorride a 32 denti,devo dire che nemmeno il sorriso e niente male.
<<si incontrano poche belle ragazze come te qui>> sorrido involontariamente e mi avvicino di più a lui,con tutta la musica a palla lì dentro non riuscivo a capire niente,però sapevo per certo che era italiano.
<<sei italiano?>> si infila la cannuccia tra le labbra e ingoia un sorso del suo mojito guardandomi dritta negli occhi.
<<oh si,ma sono cresciuto qui a Berlino,anche tu lo sei?>> annuisco e distolgo lo sguardo dai suoi occhi verde smerlando per guardarmi in torno,infondo al bancone c'era tom; mi guardava molto intensamente,mi chiedo quanto deve durare questa pagliacciata. Decido di buttarmi e mi avvicino maggiormente a lui per parlargli all'orecchio.
<<come ti chiami?>> mi staccai e lo guardai,i suoi occhi erano belli, ma non mi piacevano come mi piacevano quelli di tom,a confronto suo tom aveva dei bellissimi occhi color nocciola.
<<Carlo,e tu?>> mi si stringe il cuore a sentire quel nome,e svariati ricordi di mio padre iniziano a balenarmi in testa.
*flashback*
<<piccola dove seiii?>> papà Carlo mi chiama,ma non sono così stupida da farmi trovare,e questo il bello del nascondino.
Mi scappa una risata e lui molto probabilmente la sente.
<<ti sento ridere piccola tara,guarda che ti trovo eh>> senza indugiare oltre esco dal mio nascondiglio e gli scoppio a ridere in faccia,lui mi guarda e sorride per poi prendermi tra le sue braccia
<<eccola la mia bambina!>> mi fa volare e io mi sento in paradiso, è così bello stare nelle braccia di papà Carlo,mi sento davvero amata.
Prima di mettermi a terra cade in ginocchio e involontariamente io sbatto la testa sul pavimento.
<<PAPÀ!!!!>> è svenuto,e dalla sua bocca inizia a uscire parecchio sangue,corro da lui e lo stringo tra le mie piccole braccia.
<<papà ti prego non lasciarmi!!>> il sangue non cessa di uscire dalla sua bocca,corro a prendere il suo telefono e chiamo l'ambulanza,da lì a poco sarebbe arrivata e io pensavo che non c'è l'avrebbe fatta. Per tutto il tempo lo tenevo tra le mie braccia,sperando che non mi abbandonasse mai.
*fine flashback*
Copiose lacrime mi rigavano il viso, i ricordi di vari incidenti erano ancora impressi nella mia mente, non mi lasciavano mai in pace..e so che sarebbe stato così per la mia intera esistenza.
Carlo mi guardava e mi chiedeva se stessi bene, ma io non riuscivo a sentirlo bene, sarei svenuta da un momento all'altro me lo sentivo. Quando la mia schiena non resse più qualcuno mi prese dalle gambe e mi aggrovigliò le braccia intorno hai fianchi per non farmi cadere.
<<tom...>> lo guardai nei suoi bellissimi occhi color nocciola e lui mi sorrise tristemente.
<<andiamo a casa pulce>> gli sorrisi e appoggiai la testa nell'incavo del suo collo,pochi secondi dopo non vidi più niente e caddi in un sonno profondo.
-ore 4:56 del mattino-
Mi svegliai tutta sudata nel mio letto,e per pochi secondi pesai che fosse tutto un sogno,ma poi guardando infondo alla camera vidi una persona abbastanza possente seduta su una sedia,era tom. Stropicciai gli occhi e mi misi seduta,lui si svegliò e si alzò molto velocemente.
<<ti senti meglio pulce?>> lo guardai venire verso di me,ma si bloccò stando a debita distanza dal mio letto.
<<si,grazie>> gli sorrisi,in fondo se non era per lui sarei rimasta svenuta a terra non curante di niente e nessuno.
<<scusa ma dovevo farlo,non potevo lasciarti in quelle condizioni>> aggrottai un sopracciglio e guardai sotto le coperte,mi aveva cambiata e al posto dei miei vestiti avevo il mio completino da notte.
Si aspettava una tara incazzata ma così non fu,infondo non abbiamo mica fatto sesso, anzi; è stato fin troppo gentile.
<<grazie tom,e non lo dico giusto così per dirlo, l'unica persona che sopportava i miei attacchi era clary..ma adesso tu mi hai aiutato e avanzi un favore da me>> gli sorrisi timidamente e lui fece lo stesso,mi persi nei suoi occhi per qualche secondo,o magari qualche minuto..erano magnifici, anche il sorriso era stupendo, veramente non bisognava dirgli nulla aveva tutte le caratteristiche del mio tipo ideale,solo che e un po' bastardo.
<<senti tara..abbiamo iniziato con il piede sbagliato,possiamo ricominciare? Che ne dici?>> annuì e gli sorrisi, avevo davvero accettato di conoscerlo meglio? Io?
<<bene,ora ti lascio riposare. Domani ti andrebbe di uscire? Oppure in questi giorni non so>> accarezzai le lenzuola e lo guardai,lui teneva lo sguardo basso,aveva forse paura di un mio ipotetico no.
<<ci devo pensare su,dietro di te c'è un blocchetto,segnami il tuo numero e ti faccio sapere>> senza degnarlo di un altro sguardo mi girai dal lato opposto è chiusi gli occhi sentendo però benissimo che si stava muovendo per la camera,forse in cerca di quello che gli avevo detto.
<<buonanotte pulce>> nel buio della camera sapevo che stesse sorridendo,così feci anch'io,quel nomignolo sapevo che poteva iniziare anche a piacermi.
<<notte tom>> chiuse lentamente la porta e dopo poco riuscì a prendere di nuovo sonno.
Volevo accettare l'invito di tom? Si subito
Voglio uscire con lui? Si, infondo non sarebbe male.
Potrebbe mai piacermi? Si,lo ammetto.
ma non volevo soffrire più, nella mia vita avevo avuto un sacco di ragazzi,ma mai come Jordan,lui è stato il mio fidanzato per più di 1 anno e lo amavo veramente,con tutto il mio cuore,ma una sera lo trovai a letto con mia cugina Michela..sono stata così male che il medico mi aveva prescritto una strana forma di depressione,da quel momento giurai di non voler dare il mio cuore più a nessuno, nemmeno un piccolo pezzettino.
Ma con tom era diverso,mi piaceva, anche se faceva lo stronzo bastardo,ma quella notte giurai di non innamorarmi di lui, anche se il mio cuore sapeva che stavo mentendo al mio cervello quella promessa inutile andava bene.
note dell'autore:
Eccolo il tanto atteso capitolo 3! Non perdetevi gli altri perché saranno......vabbè suspense👀
Buon pomeriggio cari lettori!
STAI LEGGENDO
Only love can hurt like this
RomanceSono tara,ho 19 anni e per via della morte di mio padre per cancro a soli 45 anni, dovetti trasferirmi a Berlino,in Germania. Non racconterò la mia storia non sono brava con i racconti,sognavo una vita tutta mia nel 2000 quando avevo solo 11 anni..m...