Saranno state le 10 del mattino e io e tom eravamo nel reparto vestiti dell'enorme centro commerciale qui a Berlino, eravamo tutti qui; tranne Gustav e georg.
Clary invece era con bill nel reparto capelli, solo loro sanno quanto spendono in prodotti per capelli.
<<questo sarebbe perfetto per noah piccola, non credi?>> mi porge davanti gli occhi una tutina da neonato con scritto:
"Zio bill, zia clary
Volete essere il mio padrino e la mia madrina?"
I miei occhi si riempirono pian piano di lacrime; tom aveva fatto creare una tutina personalizzata per comunicare a bill e clary che sarebbero stati la madrina e il padrino di nostro figlio.
<<mio dio tom, è bellissima>> prendo il piccolo tessuto di cotone nelle mie mani e me lo porto al cuore sorridendo, immaginando già la dolcezza del momento quando gliel'avremmo mostrato.
<<so che tuo padre sarebbe felice di te tara>> dopo quell'affermazione il mio pianto si fa ancora più intenso, e soffoco le mie lacrime sulla tutina di noah, subito dopo tom mi fa scomparire nelle sue braccia.
<<noah, Carlo kaulitz.>> ho ancora il mio viso schiacciato sul suo petto, ma quando sento la parola "Carlo", unita al nome di nostro figlio punto le mie pupille chiare nelle sue scure incitandolo a continuare.
<<voglio che nostro figlio si chiami come tuo padre tara, ti sembrerà stupido ma voglio che nostro figlio sappia che a un nonno che lo guarderà sempre.>> non so descrivere le emozioni che sto provando in questo momento, riesco solo a pensare al sorriso di mio padre che sente suo genero dire che nostro figlio avrebbe portato anche il suo nome.
<<non è stupido tom, ti ringrazio, ne sarebbe felice sai?>> gli stringo ancora di più il busto mentre per l'ennesima volta faccio scomparire il mio viso contro il suo petto, immaginando ancora una volta di essere tra le braccia di mio padre.
<<lo so piccola, ed è per questo che nostro figlio porterà per sempre il nome del tuo fantastico angelo>> sorrido contro di lui, mentre con le sue mani mi accarezza testa e schiena, ora come ora non vorrei essere nelle braccia di nessun altro se non in quelle di tom.
<<che succede?>> sono bill e clary che mi fanno sobbalzare un po', guardo la tutina e poi tom, capendo la situazione prende di fretta il piccolo indumento e lo mette nella busta da dove lo aveva estratto poco prima.
<<tara perché piangi?>> bill si avvicina a me ed è in quel momento che mi stacco definitivamente dalle braccia di tom, lo guardo e gli sorrido mentre mi asciugo piano le lacrime che ancora solcavano il mio viso.
<<nulla bill, tom mi a dato una notizia un po' nostalgica>> mi guarda e alza un sopracciglio, evidentemente non stava capendo la situazione; clary ancora peggio.
<<cioè?>> e clary che apre bocca stavolta, tom la guarda e si mette al mio fianco posando la sua possente e grossa mano sul mio pancione.
<<noah avrà un secondo nome>> mi guarda per poi posarmi un dolce bacio tra i capelli nero pece.
<<noah, Carlo kaulitz>> li guardiamo attendendo una reazione che non tardò ad arrivare;vedo che come un fulmine la mano di clary si posa sulle sue labbra sottili, mentre inizia a sgranare gli occhi.
Bill invece sorride a 32 denti, vedo la felicità nei loro occhi spruzzare per tutto il centro commerciale.
<<e stupendo! Zio Carlo sarebbe felice di tutto ciò, ma sopratutto sarebbe fiero della figlia che a cresciuto con tanto amore>> viene verso di me e piano mi stringe in un dolce abbraccio, le sue parole erano più sincere che mai; papà avrebbe amato noah come già lo amiamo tutti noi.
<<sono felice di ciò tara, sarebbe stato un nonno fantastico! E lo sarà tale anche da lassù>> apro maggiormente le braccia per fagli capire che avrei voluto che si unisce all'abbraccio è così fece, corse verso di noi e unimmo i nostri corpi, poi si unì anche tom, ed è li che tara scomparse soffocata dai dolci corpi delle persone che da 2 mesi riempivano la sua vita di gioia e felicità.
Quello, mi resi conto che fu il vero valore dell'amicizia.
Non c'era nessun altro attorno a noi, solo noi 3 uniti nell'abbraccio più tenero e pieno d'amore del mondo.
Se avessi potuto parlare anche 5 minuti con la tara di qualche mese fa...alla domanda; cos'è la felicità?, mi avrebbe risposto che non è mai esistita per lei.
Se invece la me di qualche mese fa dovesse parlare con la me di adesso risponderei a quella domanda 100 mila volte con; la felicità è stare con le persone che più si ama, e per me erano quei 3 ragazzi che ora non mi lasciavano respirare. Gli direi anche di non piangere più per la morte di papà Carlo, gli direi che lui non vorrebbe mai che sul viso della sua amata figlia ci siano lacrime di dolore, vorrebbe che ci fossero solo lacrime di gioia, perché è vero; il cielo chiama a se solo le persone buone, ma quelle anime buone prima o poi, per qualunque ragione al mondo saranno sempre destinate al paradiso.
E se quel giorno dio a chiamato mio padre e perché al paradiso serviva una VERA anima buona, oggi come oggi non rinnego nulla, mi sono trascurata per molto tempo e non intendo farlo mai più, ora sto solo cercando di godermi a pieno quella felicità che da tempo mi è stata negata.
<<andiamo a casa, voglio provare tutti questi prodotti>> dice clary mentre fa passare il suo cestino difronte i nostri occhi, era davvero stra pieno di cosmetici per i capelli! E stupefacente come non sappia spendere il suo denaro!
<<va bene pazza di capelli, andiamo>> mi allunga il braccio e la prendo a braccetto avviandoci così alla cassa per pagare il tutto con tom e bill dietro di noi che ridono.
Note dell'autore:
Manca solo un capitolo e dovrò chiudere un'enorme percorso della mia vita!
Grazie di essermi stati accanto in tutto il mio piccolo ma grande percorso!
Non so cosa darei per baciarvi e abbracciarvi tutti!
Buonanotte cari lettori!❤️
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Only love can hurt like this
RomanceSono tara,ho 19 anni e per via della morte di mio padre per cancro a soli 45 anni, dovetti trasferirmi a Berlino,in Germania. Non racconterò la mia storia non sono brava con i racconti,sognavo una vita tutta mia nel 2000 quando avevo solo 11 anni..m...