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𝐂𝐎𝐋𝐃 𝐒𝐓𝐎𝐑𝐌


Quel mattino, Hawks aveva portato con sé Saori all'agenzia di Endeavor. L'eroe numero 1 e il numero 2 in circolazione avrebbero lavorato di nuovo in team per aiutare in una catastrofe accaduta presso una meta sciistica della città. In realtà Hawks aveva pensato di integrare nel team anche Tokoyami, ma il quirk del ragazzo non era il più indicato: la neve avrebbe fatto riflettere maggiormente la luce del sole, e Dark Shadow sarebbe stata debole.

Saori, sopra il suo costume da Hero, aveva indossato un cappotto pesante rosa chiaro col pellicciotto sul cappuccio, dato che sarebbero andati su monti innevati e avrebbero avuto a che fare con la devastazione causata da una valanga. Era stato un incidente inaspettato, soprattutto perché si era ancora nei mesi pienamente invernali, e le temperature non erano indicate per causare lo scioglimento dei ghiacci e la conseguente valanga.

Saori entrò nell'ufficio personale di Endeavor, restando accanto a Hawks, segretamente curiosa. Era la prima volta che si trovava ad avere a che fare con lui dal vivo, lo aveva sempre solo visto in tv. Si sorprese nel constatare la presenza di Shoto, ma poi si ricordò che, del resto, erano pur sempre padre e figlio.

"Ciao, Rescue" la salutò il ragazzo, ricordandosi di lei.

"Ehi, Shoto..."

Endeavor non perse tempo, seppur con atteggiamento austero, a spiegare come avrebbero agito.

"Noi quattro bastiamo" disse alla fine della spiegazione.

"Sì, tuttavia non sappiamo in che stato versano i civili coinvolti nel disastro. Si contano centoquarantadue dispersi. Ci serve un'unità di supporto che possa fornire un primo soccorso" commentò Hawks con fare apparentemente disinteressato.

Saori pensò subito a Kira e sollevò una mano per parlare. Endeavor la guardò con espressione intimidatoria, Hawks con atteggiamento rilassato,

"Shunzenji Kira. Lei è la nipote di Recovery Girl, potrebbe venire con noi e occuparsi dei feriti" propose cercando Shoto con lo sguardo in cerca di supporto.

Sapeva che Kira aveva un po' di problemi col suo quirk, ma era una Hero e non poteva cullarsi troppo. Se c'era una cosa che Saori aveva imparato durante lo stage con Hawks, era che l'unico modo di imparare sul serio e fare esperienza, era mettersi in gioco e provarci concretamente.

"Sono d'accordo con Rescue. Credo che Kira possa essere un ottimo supporto, Endeavor." finì guardando seriamente il padre.

Lui sbuffò.

"Non sono convinto. Ho sentito delle voci su di lei non molto buone."

Shoto fece un passo in avanti.

"Le voci sono false. Kira é un supporto in gamba e capace. Dico bene Rescue?"

Saori annuì subito più volte col capo, una mano già che si infilava nella tasca del cappotto rosa per stringere lo smartphone.

"Kira è in gamba, sono certa che in un team come il nostro, dove ci sono diversi membri di cui si fida, non avrà problemi a dimostrare quello che vale".

Endeavor guardò con sguardo di sufficienza la ragazza, poi guardò suo figlio che sembrava convinto di quello che aveva detto.

Infine guardò Hawks cercando sostegno, ma lui in risposta alzò le spalle e fece un sorrisetto.

"Non vorrai dire di no a questi giovani, Number One?" lo stuzzicò.

Endeavor alzò gli occhi al cielo.

𝘔𝘏𝘈 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora