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Hana era in cucina con in mano un succo di frutta e con l'altra si teneva la testa che le pulsava da morire.

Era così bello ubriacarsi, ma i post sbronza erano terribili e ti facevano sempre pensare che non avresti bevuto mai più.

Tutte cazzate.

La volta dopo probabilmente ti saresti disfatto più della precedente.

​​​​​​​Sentì la porta aprirsi di scatto e alzò lo sguardo verso Saori che era entrata velocemente e si era precipitata al suo fianco.

La ragazza si era avvolta nell'accappatoio blu di Keigo ed era sgattaiolata fuori dal bagno e fuori dall'appartamento dei due amici, avendo tempo di recuperare soltanto le chiavi di casa e lo smartphone.

Si portò una ciocca di capelli lilla bagnati dietro un orecchio e si chinò un po' vicino la coinquilina.

"Hana...? Tutto bene, amore?" le domandò, guardandola preoccupata.

Hana tirò su con la cannuccia un po' di succo: aveva letto che faceva passare la sbronza ma non stava funzionando.​​​​​​​

Squadrò l'amica da capo a piedi.

"Sono ancora sbronza o quello è l'accappatoio di quel coglione che vive qui accanto?" le chiese alzando un sopracciglio.

​​​​​​​Aveva appena attivato la modalità: ti sto giudicando e voglio che tu lo sappia.

Saori spalancò la bocca, in difficoltà, mettendo su un'espressione teatralmente oltraggiata mentre cercava una contro risposta che facesse al caso suo.

"E tu perché conosci l'accappatoio di Keigo? E poi perché mi stai per fare una ramanzina quando non riesci neppure a reggerti in piedi?"

La rossa scosse la testa.

"L'ho visto uscire qua nel pianerottolo talmente tante volte con quell'accappatoio e le pantofole rosse che i miei occhi avevano iniziato a sanguinare."

Buttò il succo ormai finito nella spazzatura.

"E comunque non avevi detto che tra te e Keigo non doveva succedere nulla? Hai cambiato idea facilmente."

Saori non rispose e Hana continuò a fare mamma chioccia.

"Tesoro, te l'ho detto, Keigo è una puttana. Sai quante donne ho visto uscire piangendo dal suo appartamento? Non voglio che tu faccia la loro stessa fine" concluse accarezzando i capelli dell'amica.

Proprio mentre diceva così, Saori realizzò di non aver fatto in tempo a raccogliere non solo i suoi vestiti, ma anche la sua biancheria. Spalancò gli occhi ambrati e cercando di non farsi notare da Hana per non peggiorare le cose inviò velocemente un messaggio a Keigo.

Non fare il porco con la mia biancheria...

Ma lui rispose solo con delle faccine e un sorrisetto indecifrabile.

Saori si schiarì la voce e tornò a prestare attenzione ad Hana.

"Non ti preoccupare, ho la situazione sotto controllo. Ci sono andata a letto, è vero, ma è solo perché non andavo a letto con qualcuno da quattro mesi. Quattro mesi! Vieni, ti va una colazione? Ho una fame tremenda!" esclamò allegra, ma a quelle parole e all'idea del cibo, Hana combatté di nuovo contro la nausea e la guardò male.

"Ti accompagno se vuoi, e mentre tu ti sfonderai di schifezze post sesso io fumerò sperando che la nicotina mi risollevi il morale."

Detto quello andò a cambiarsi infilandosi un paio di jeans attillati e un top rosso.

𝘔𝘏𝘈 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora