xv.

29 7 0
                                    

Kira uscita dal bagno, controvoglia, raggiunse nuovamente i suoi amici che erano tutti appoggiati a casaccio dove c'era spazio. Si accorse che era arrivato anche Hawks che salutò con la mano e lui ricambiò sorridente.

Lo sguardo di Kira cercò subito Shoto che era seduto sul letto di Saori vicino a Deku che gli stava facendo vedere qualcosa su un quaderno. Ma lui non lo stava minimamente ascoltando, i suoi occhi erano solo per lei.

​​​​​​Gli sorrise timidamente e lui rilassò le spalle ricambiando.

Ne avrebbero parlato di quello che era successo, ma non quella sera.

Distolse lo sguardo dal ragazzo e lo puntò sulla sua migliore amica.

​Indicò Hawks e lei e alzò un sopracciglio, salutandola con la mano al cui indice c'era un nuovo anello.

​​​Saori, che era stata occupata ad aspettare l'arrivo di Hawks, approfittò di quel momento caotico per consegnare i suoi regali alle persone che conosceva. Passò una scatola di profumo a Kira.

"Perché non me lo hai dato prima?"

"Perché volevo trovare il momento giusto! Aprilo, devi provarlo ora".

Kira lo fece con espressione quasi imbronciata, ma Saori gliela rubò subito dalle mani e ne spruzzò un po' nell'aria, per qualche ragione molto vicino a dov'era Shoto. Sorrise maliziosa all'amica.

"Con questo profumo, nessun ragazzo potrebbe resisterti".

Kira scosse la testa e sbatte i piedi a terra.

"Sei una scema Saori!" fece come una bambina.

"É buono, forse ha ragione." borbottò il ragazzo bicolore.

Poi con una certa formalità consegnò un regalo a Shoto.

"Un buono per un bagno alle terme, grazie" constatò lui, e entrambi si inchinarono un po' uno di fronte all'altra per ringraziarsi a vicenda.

Deku anche consegnò il suo regalo a Kira: un portachiavi con un broccolo con gli occhi e la bocca sorridente.

Si ricordava di averlo visto una volta al centro commerciale con lui e di aver detto che gli somigliava tantissimo.

Lei, Shoto e Deku scoppiarono a ridere continuando ad ammirare quel broccolo buffo.

Tokoyami si avvicinò a Saori con espressione un po' spaesata, porgendole un'agenda con la copertina rilegata in pelle nera e una penna abbinata. Alla ragazza si illuminarono gli occhi e abbracciò di slancio il ragazzo, che dischiuse il becco un po' nel panico.

"Grazie!!"

Lei ricambiò con un'agenda piuttosto simile, ridacchiando.

"Che fantasia questi due".

Saori raggiunse Hawks e si fermò accanto a lui contro il bancone.

"E così abiti qui da sola. Come mai non preferisci vivere con i tuoi compagni alla Shiketsu?" le domandò curioso, lanciandole un'occhiata di sbieco mentre Saori guardava i suoi amici che facevano casino e commentavano i loro regali.

"Mi piace qui, è il mio posto. In realtà all'inizio era un magazzino che avevano comprato i miei, ma poi hanno lasciato che lo arredassi e lo facessi diventare un piccolo appartamento. E' mio e non devo neppure pagare l'affitto" spiegò stringendosi nelle spalle.

Avevano entrambi poggiato una mano contro il bancone, e quella di Saori, forse per caso, era finita molto vicina a quella di Hawks, dato che le dita si sfiorarono ma nessuno dei due spostò la propria.

Hawks però era certo che lei fosse più che consapevole di quel contatto, perché le sue piume stavano cominciando a prudere, avvertendo le reazioni di lei. Cuore che accelerava il battito, adrenalina.

Non riuscì a trattenersi, si era concesso il lusso di essere solo un ragazzo ventiduenne quella sera, e così si lasciò andare. Il suo sorriso si fece più malizioso e mosse appena la mano, e le sue dita andarono a coprire in parte quelle di Saori, con una disinvoltura tale da non farle indovinare se lo stesse facendo di proposito o non ci stesse semplicemente badando. Però si voltò a guardarla.

"Sei stata molto carina a invitarmi qui stasera".

"Ah-ah, prego...sono la tua stagista e ormai anche sidekick".

"Lo hai fatto solo per questo? E io che pensavo che non sapessi più stare senza di me" flirtò allegro. A quelle parole Saori si irrigidì.

L'attimo dopo, Hawks si rivolse a Kira.

"Ehi, Kira! Guarda qua il mio ultimo capolavoro" esordì. Passò un braccio attorno le spalle di Saori e le strinse il viso con l'altra mano, esibendola. "Da fortezza inespugnabile a tigre feroce!" esclamò, mentre lei si infastidiva e, guardandolo torva, cercò di mordergli un dito. "Quale sarà il prossimo step? Dammi un'anticipazione visto che siete così amiche!"

Kira sputò l'acqua che stava bevendo e scoppiò a ridere.

"Ma come sei carina così, Saori!" si vendicò per la scenetta che aveva fatto prima con quel dannato profumo.

"Mmh prova a stringerla un po' di più e magari farle il solletico. Lo soffre da morire e fa sempre una faccia super imbarazzante!" rise Kira dando corda ad Hawks.

Mineta alzò la mano saltellando il giro.

"Io voglio vedere tutte le sue espressioni vi prego."

Kira lo fulminò con lo sguardo.

"Tu devi solo tacere sotto specie di uva acerba." ringhiò.

Shoto nascose un sorriso dietro la mano e Deku cercava di consolare Mineta che era quasi scoppiato a piangere.

Kira poi saltellò verso il frigo allegramente.

"In frigo c'è ancora il dolce fatto da mia madre che prima non siamo riuscite a mangiare. Che ne dite?" chiese a tutti che annuirono felici.

Lei e Saori fecero i piatti mettendo una fetta a tutti.

"Oh, mi dispiace Mineta, mi sa proprio che non ci sono abbastanza porzioni. Sarà per la prossima volta." fece Saori fintamente dispiaciuta.

Kira ringhiò ancora soddisfatta dell'espressione del piccoletto.

Vediamo se avrai il coraggio di tornare esserino. Quello che ti ha fatto Mount Lady in stage è niente rispetto a quello di cui siamo capaci io e Saori.

Con espressione annoiata, Saori si convinse a dare il piatto col dolce anche a Mineta.

Hawks le toccò giocosamente la coroncina con le cornine da renna.

"Povero ragazzo" disse, ma non sembrava minimanente dispiaciuto a giudicare dall'espressione allegra del viso "Certo che hai un caratterino" la stuzzicò.

Kira, con il suo piattino, si andò a sedere vicino a Shoto che le aveva fatto posto.

"Mi sono divertito molto. È il primo Natale che passo in compagnia di amici veri."

La ragazza si girò verso di lui allegra.

"Sono sicura però che non sarà l'ultimo." lo rassicurò facendogli l'occhiolino.

Lui annuí ringraziandola con lo sguardo e avvicinando le loro gambe che ora si toccavano.

Kira arrossì portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mangiando il dolce, felice come mai lo era stata prima.

Sua nonna, il suo quirk e le sue insicurezze quella notte di Natale erano sparite lasciando posto ad una Kira felice e spensierata circondata dall'affetto dei suoi cari amici.

𝘔𝘏𝘈 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora