xxii.

23 7 0
                                    

Kira osservò Shoto profondamente addormentato e tutto bendato.

I medici avevano detto che era fuori pericolo per miracolo.

Strinse i pugni forte fino a farsi male.

I suoi amici avevano combattuto una guerra e lei non era riuscita a fare nulla.
Non era stata di alcuna utilità.
Recovery girl, sua nonna, le aveva detto di darsi una mossa e aiutare, eppure il suo quirk non si era manifestato.
L'ansia e la paura l'avevano paralizzata bloccando il suo quirk.
Persino quando aveva visto Shoto tutto bruciato non era riuscita a fare niente se non cadere a terra e tremare come una foglia.

Stupida e debole.

La sua testa continuava a farle vedere scenari orribili.
Quando Dabi, o meglio Toya Todoroki, aveva confessato a tutti la verità.
Continuava a vederlo su Shoto, quando lo abbracciava con le sue fiamme.
Non vedeva altro che quello.
E ancora la sua faccia ferita con le lacrime agli occhi, all'infinito.
E lei in tutto quello non c'era stata per lui.
Non era al suo fianco a sostenerlo come avrebbe voluto.

Il suo Shoto.
Aveva passato le peggiori cose e aveva davvero paura di come si sarebbe svegliato.
Non era ferito solo nel corpo ma anche nello spirito.

E non solo Shoto.
Quella guerra aveva devastato l'intero genere umano e presto ci sarebbero state sicuramente delle conseguenze per nulla piacevoli.
Midnight, Majestic, e molti altri li avevano lasciati.
Endeavor era in condizioni critiche così come Hawks.
Izuku non voleva saperne di svegliarsi e sentiva Bakugou sbraitare fino là, devastato anche lui.

Kira cominciò a piangere silenziosamente nascondendosi nell'angolo della stanza e sperando che il ragazzo che amava si sarebbe risvegliato.

Ti prego Shoto, non sono ancora riuscita a dirti che ti amo.

×××

Kira sobbalzò quando sentì dei colpi di tosse che la riscossero dal sonno in cui era caduta.
Suonò il campanello e chiamò i medici che corsero subito a controllare Shoto che stava riprendendo piano piano conoscenza.

Una volta che furono usciti rassicurandola dicendole di farlo svegliare con calma, Kira aspettò pazientemente stringendogli la mano.

Shoto sono qua.

Lui aprì finalmente gli occhi, come se l'avesse percepita, e si guardò intorno confuso.
Sembrò analizzare la situazione in pochi minuti perché si alzò seduto di scatto tossendo tenendosi la gola.

"Ei Shoto, fai piano.." sussurrò Kira appoggiandogli le mani sulle spalle e cercando di farlo appoggiare, ma lui la respinse.

"To..ya.. devo.." tossí ancora cercando di parlare.

"Lo so, hai mille cose per la testa ma devi stare calmo e pensare per un attimo alla tua salute." gli disse cercando di calmarlo con il tono di voce.

I suoi occhi si posarono sulla figura di Kira e scosse la testa.

"Non..posso.."

Kira sospirò passandosi una mano tra i capelli.

"Questa situazione é assurda me ne rendo conto, però smettila per un solo secondo di pensarci. Un solo secondo Shoto."

Fece per abbracciarlo ma lui la allontanò.

Kira spalancò gli occhi sorpresa.
Era la seconda volta che rifiutava un suo contatto.
Cominciava a pensare che c'era dell'altro.

Il ragazzo distolse lo sguardo da quello ferito della ragazza guardando fuori dalla grande finestra dell'ospedale.

Mi dispiace Kira in questo momento non posso starti vicino.
Devo allontanarti da me e da tutti i miei guai.

"Non mi vuoi in questa stanza vero?" sussurrò Kira abbassando lo sguardo.

La risposta era così ovvia, ma voleva sentirla dalle sue labbra.

Shoto chiuse gli occhi e sospirò.

"No, va via." disse a fatica.

La gola gli bruciava da morire e in quel momento anche gli occhi.

Non posso metterti in questo casino.

"Devo stare con la mia..famiglia.." tossí ancora.

"Non mi importa di quello che é venuto fuori sulla tua infanzia. Per me resti lo Shoto di sempre." gli disse riferendosi a tutto quello che aveva confessato Dabi su Endeavor.

Era vero, per quanto fosse arrabbiata con Endeavor e per quello che aveva fatto passare alla sua famiglia, Shoto rimaneva Shoto per lei.

Lui scosse la testa.

A me importa però.

"Te l'ho già detto. Devo stare con..la mia famiglia." ripeté più duramente.

La ragazza deglutì.

"Capisco.."

I suoi occhi neri erano vuoti in quel momento e tutti i rumori che c'erano intorno a lei scomparvero.

Nemmeno Shoto ha bisogno di me, sono proprio patetica.

Si riscosse quando Momo e altri compagni del ragazzo entrarono nella stanza e si precipitarono su Shoto quasi con le lacrime agli occhi.

Loro non li allontani come hai fatto con me?

Senza che nessuno se ne accorse Kira lasciò la stanza silenziosamente.

Mi arrendo Shoto, non ho la forza di lottare in questo momento.

Shoto non stava ascoltando molto quello che Momo e gli altri stavano dicendo.
Alzò lo sguardo dove prima c'era Kira accorgendosi che non c'era più.

Quando se n'era andata?

L'ho cacciata via io, quindi perché la sto ancora cercando?

Nella stanza poi entarono Fuyumi, Natsuo e Rei, sua madre, distraendolo da tutto quello che aveva intorno e dimenticando per un attimo anche lo sguardo ferito di Kira.

Ti amo Kira, ma ora non posso pensarci.

𝘔𝘏𝘈 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora