xxviii.

29 7 0
                                    

Kira, durante la pausa dagli allenamenti, guardò il telefono più volte sbuffando.

Aveva il contatto di Saori aperto e sapeva che presto avrebbe dovuto schiacciare il tasto "chiama".

Non si faceva sentire da settimane.

Durante il periodo dove aveva litigato con Shoto si era estraniata dal mondo ignorando anche i messaggi dell'amica.

Si odiava per quello e si sentiva profondamente in colpa.

Shoto le aveva consigliato però più volte di farsi sentire, nonostante i sensi di colpa, e quel giorno finalmente stava per mettere in atto il suo prezioso consiglio.

Siamo amiche, mi perdonerà.

"Ahh ora o mai più!" esclamò avviando la chiamata.

Saori in quel momento si trovava alla Lavanderia a gettoni vicino casa sua. Aveva potuto farci un salto breve, a casa, per prendere alcuni vestiti, e ora si era diretta lì non tanto per il lavaggio quanto per stare un po' da sola a pensare a tutto ciò che stava accadendo in quel periodo.

Era stato sicuramente un periodo piuttosto intenso, pieno di eventi negativi e positivi che la ragazza aveva bisogno di elaborare. Così aveva poggiato la cesta con dentro i panni e li aveva infilati quasi a forza nella lavatrice, inserendo i gettoni e cominciando a guardarli mentre giravano nel cestello, insaponandosi e cominciando a fare schiuma profumata.

La rilassava, era quasi come una ninna nanna.

Il suo smartphone vibrò ripetutamente e Saori guardò il display, pensando fosse Hawks. Si stupì nel leggere il nome di Kira, era sparita da tanto ma lei la conosceva da una vita e quindi, dopo qualche tentativo, le aveva semplicemente lasciato il suo spazio.

"Pronto?" chiese, premendo lo smartphone contro l'orecchio e accovacciandosi di fronte il cestello della lavatrice, per poter guardare il lavaggio in corso.

Kira fece un sospiro di sollievo a sentire la voce dell'amica.

"Ciao Saori, come stai? Mi dispiace per non essermi fatta sentire. Io ho avuto un sacco di problemi, certo li avrai avuti anche tu, però io sono una scema egoista che si é isolata da tutti. Scusami ancora." disse tutto d'un fiato con la voce tremante giocando con il bracciale che le aveva regalato Shoto.

Saori ascoltò sorpresa lo sproloquio della sua migliore amica nel panico, con gli occhi ambrati un po' sgranati. Mentre lei parlava, osservò il proprio riflesso nel vetro rotondo del cestello della lavatrice. Poi sorrise.

"Tesoro, finalmente risorgi dalle tue ceneri! Non ti mentirò, sono stata in pensiero per te e anche piuttosto arrabbiata. Se non ci fosse stato Hawks a calmarmi ti avrei probabilmente fatto una bella strigliata. Io sto bene, ma tu come stai? Speravo avessi bisogno di parlare un po' con me, e finalmente è successo! Sono felice per questo" ammise con tono più dolce. In fondo non poteva davvero tenere il muso a Kira, era una delle persone più vicine e importanti della sua vita, ci voleva ben altro per allontanarle.

Kira cominciò a fare su e giù per il corridoio della U.A. sorridente.

Era così felice che la sua amica non fosse arrabbiata con lei.

"Mmh abbastanza, mi sto allenando molto. Sai in guerra non sono riuscita ad usare il mio quirk."

Si rabbuiò ma poi strinse il pugno.

"Dopo una discussione animata ma stimolante con la nonna ho deciso che non accadrà più. Sto cercando di combattere le mie ansie e sono sicura che ce la farò!"

In quei giorni in lei era nata una nuova consapevolezza.

La guerra l'aveva cambiata. Vedere i suoi amici in quello stato e non essere riuscita a fare nulla, aveva smosso​ in lei una forza che non sapeva di possedere.

𝘔𝘏𝘈 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora