capitolo 17

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Il weekend arrivò troppo in fretta.
La lotta interiore che stavo avendo con me stessa in quei giorni non mi dava tregua, neanche quando avrei voluto dormire. Ero confusa, spossata e stanca di rimuginare sempre su quello che era accaduto negli ultimi giorni.

Blake, solo la notte prima, per la prima volta sembrava come se volesse prendersi il mio dolore, i suoi occhi erano così profondi mentre si perdevano nei miei che mi causarono qualcosa allo stomaco. Cosa che non dovevo minimamente provare e sentire, io ero felicemente fidanzata.

Certe sensazioni non potevo provarle con un'altro uomo che non fosse Alec e questo mi tormentava il cervello.

Ogni volta che lui mi era vicino o solo mi sfiorava con il suo sguardo, mi sentivo diversa, quasi desiderata dai suoi occhi famelici e maliziosi.
I brividi lungo la schiena quando mi sfiorava con le sue possenti mani, le dita calde che accarezzavano la mia pelle bollente a causa del suo tocco.

No Bella, lui è il tuo fratellastro.

Lo so, è ne ero anche abbastanza consapevole.
Ma Blake invadeva per la maggior parte del tempo i miei pensieri e non andava mai via, anche quando lui non c'era, in realtà c'era sempre, sentivo il suo odore di sigarette e menta mischiato col dopo barba, ovunque andassi, sopratutto in casa.

Non volevo mai incontrarlo, eppure lo cercavo sempre con gli occhi.

"Tesoro, tra meno di un'ora sarò a Los Angeles" lèssi più volte il messaggio che lampeggiò sul display dell'iphone che avevo in mano.

Alec sarebbe stato davvero qui tra un'ora? Cosa avrei dovuto fare, come mi sarei dovuta comportare?
Non lo vedevo da quando mi ero trasferita, ci sentivamo solo per telefono o tramite skype ma averlo di nuovo al mio fianco mi provocava strane sensazioni.

«Che succede?» mi chiese Travis a qualche metro da me.

Aveva ancora l'influenza, così avevo deciso di farli un po' di compagnia in quei giorni solitari.
Li feci leggere il messaggio e rimase sorpreso, ma quando vide la mia faccia, corrugò la fronte.

«Non sei felice per il suo arrivo?» domandò facendosi serio. Quel ragazzo riusciva a capirmi con un solo sguardo.

«Certo, sono felice» affermai.

«Ma...»

«La distanza mi ha fatto capire molte cose che prima non vedevo» confessai. Sapevo che di Travis mi sarei potuta fidare.

«E cosa vuoi dire con questo?»

«Non lo so, ho la testa che va in confusione» ed era vero.

La confusione conviveva con la mia mente in quel periodo. Io non amavo Alec, ma lui ci era sempre stato per me in qualsiasi momento.

Ci conoscevamo sin da piccoli, lui aveva passato con me la maggior parte della mia infanzia felice e c'era quando i miei genitori litigavano, c'era quando avevo scoperto la malattia di mio fratello e alla sua morte. Era la mia spalla destra in tutto.

«Dovresti confrontarti con lui Bella. Se hai il cervello in confusione prendi in giro lui e anche te stessa. Devi mettere le cose in chiaro o non riuscirai mai ad avere un attimo di pace» mi consigliò.

Travis era un ragazzo profondo e molto sincero, nonostante avesse l'aria da duro proprio come suo fratello. Riusciva a capire i miei problemi e i miei dubbi, era sempre al mio fianco da quando ci eravamo conosciuti.

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