capitolo 22 parte 1

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Ero ancora scossa per la partenza di Alec.
Mi maledivo per non averli detto la verità, non potevo mentirli ancora eppure non c'è la facevo quando i suoi occhi mi guardavano in quel modo tanto innamorato.

Sbuffai nel sentire delle voci abbastanza famigliari nel salotto. Mia madre e Tony come al loro solito erano usciti a cena fuori lasciando la casa libera, e Blake ovviamente aveva colto l'occasione di invitare i suoi amici qui.

Non li sopportavo. Non volevo averli in casa ma la mia parola sarebbe stata contro quella dei fratelli. Era la loro casa non la mia, loro avevano il potere di decidere chi far entrare, io no. Non li avrei mai cacciati e non mi sarei lamentata per mandarli via.

Varcai il soggiorno contro voglia per andare in cucina e scaldarmi qualche avanzo, il mio stomaco brontolava e non avrei mai scartato l'idea di mangiare solo perché c'erano quei vichinghi disposti sul divano come se fossero a casa loro.

«Oh guardate chi c'è. La sorellina verginella» disse Naomi squadrandomi dalla testa ai piedi. La guardai riluttante.

Avrei voluto controbattere dicendoli che era meglio essere una verginella invece di essere una che cambiava letto e ragazzo ogni sera ma mi trattenni, non volevo creare nessun litigio sopratutto con lei.

Con persone come lei non si poteva parlare civilmente.

«Per caso sei andata in chiesa o lo stile l'hai buttato nel cesso?» mi prese in giro la sua amica, Alyssa.

"E tu per caso sei andata in uno strip club o la decenza di vestirti non l'hai mai avuta?" avrei voluto risponderli.

«E da quelle tranquille che dovete stare attente. Quella potrebbe scaldarsi con uno come me e venire fuori come un toast, con un po' di spinte non sarebbe niente male» ammiccò Bryce verso la mia figura con un ghigno malizioso.

Era sdraiato in modo quasi indecente sul divano bianco in pelle: Le sue braccia si aprivano lungo lo schienale e le gambe divaricate ampiamente volevano far capire cose che a me facevano venire i brividi.

Che schifo. Come poteva essere così viscido con le ragazze? Credeva di fare bella figura con le sue battutine di poco gusto?

Solo quei tre risero come delle scimmie in calore dandomi ai nervi. Ma d'altronde solo loro potevano farlo.

«Smettetela» disse Travis difendendomi e Jenna li guardò male uno a uno mentre era sulle gambe del suo fidanzato.

Blake restò impassibile mentre mi osservava con i suoi occhi spenti e scuri mettendomi molto a disagio. Perché mi guardava in quel modo? Perché assottigliava sempre lo sguardo sulla mia figura in silenzio?

«Sai cosa dicono su quelle come te dolcezza?» continuò Bryce alzandosi in piedi venendo verso di me.

Lo guardai con la paura negli occhi, ma il mio sguardo restò fisso nel suo per non mostrare nessuna emozione. Dovevo essere forte o quelli li mi avrebbero sbranata viva.

Non potevo starmene zitta dopo le prese in giro di Bryce. Questo proprio non potevo accettarlo.

«E tu sai cosa si dice su quelli che c'è l'hanno così tanto piccolo che non riescono a soddisfare neanche una donna?» la mia voce uscì lieve ma abbastanza dura da far spalancare gli occhi a tutti.

Risero di lui alla mia battuta, proprio come lui aveva riso di me un minuto prima. Non dovevo farmi mettere i piedi in testa.

«Tu...» ma qualcuno si alzò velocemente quando Bryce venne minaccioso verso di me.

Blake si sovrappose fra noi due dandomi la schiena. Improvvisamente non avevo più timore di quell'orco.

«Vai a sederti» ordinò Blake all'amico che continuava a guardarmi in cagnesco.

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