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Mancavano davvero poche ore all'atterraggio dell'aereo e al contrario di Adam, mio fratello gemello, ero molto agitata, ma con mia sorpresa Adam lo notò e mi strinse la mano per rassicurarmi..
Con la mia mano nella sua il volo passò velocemente e in un men che non si dica ci ritrovammo nella nostra vecchia casa...
Ci ero cresciuta in quella casa e per me è stato difficile riuscire a separarmene, dovettimo trasferirci a causa dei miei genitori che trovarono un ottimo lavoro a Roma, in Italia.
Ma quando io ed Adam avemmo la possibilità economica di tornare in Lipsia non ci pensammo due volte.

Amavamo entrambi questo posto ed ero incredula che finalmente, dopo tanti sacrifici lavorativi e all'età di 19 anni fossimo potuti tornare.

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Io e Adam stavamo sistemando gli scatoloni e i bagagli in modo da fare un po' di ordine in casa, dove sembrava esser appena scoppiata una bomba, quando sentimmo suonare il campanello, io andai ad aprire.
Cavolo...
Ne era passato di tempo,ma era rimasto uguale, lo stesso ragazzo con lo stesso identico e bellissimo sorriso..
Bill..
Appena mi vide mi strinse in un abbraccio che durò molto, il che non mi diede affatto fastidio, d'altronde non ci vedevamo da anni, ma proprio mentre Bill varcava la porta per salutare Adam, che si trovava poco più dietro di me, fù inevitabile vederlo, era Tom, con quel suo sorrisino stampato in faccia, quel sorriso che sarei stata in grado di riconoscere fra mille, il sorriso che non ho mai dimenticato..
La sua figura possente veniva coperta da quella di Bill fino a poco fa, per questo non ero stata in grado di vederlo.
Ci guardammo per qualche secondo immobili in un silenzio ghiacciato che venne rotto proprio da lui.

"Paradiesisch....Mi sei mancata"

Disse bisbigliandomi all'orecchio con un po' di malinconia.
Si avvicinò lentamente e anche lui mi abbracciò, Mi strinse delicatamente nelle sue muscolose braccia e venni inondata dal suo profumo, quel profumo che adoravo.. Fumo e menta,Cavolo mi faceva impazzire.
Naturalmente il suo abbraccio fu ricambiato.
Ci staccammo entrambi lentamente ed io lo guardai finalmente negli occhi, Il suo sguardo era totalmente incastrato nel mio.

Dana:"anche tu kaulitz,anche tu.."

Così Tom salutò con entusiasmo anche Adam e ci accomodammo tutti e quattro su delle sedie in giardino in attesa di montare il divano.

Io e Tom ci scambiammo qualche sguardo,non sapevamo proprio di cosa parlare o da dove iniziare..Si lo so, 5 anni non sono di certo un eternità, ma ho pensato a quel dannato kaulitz ogni singolo secondo della mia assenza qua in Lipsia

Sin da quando eravamo bambini è stato la spalla su cui piangere,la persona a cui raccontavo tutti i miei segreti, Su di lui potevo sempre contare.C'è sempre stato.
Beh non nego che le litigate e i bisticci con lui non erano assenti, ma niente che non potesse essere risolto con una chiacchierata.

Finalmente Bill ruppe il ghiaccio.

Bill:"sapete, a breve arriveranno anche Simon e Gordon. Quando ho detto della grande notizia a nostra mamma le sono diventati gli occhi lucidi!"

Adam:"Non vedo l'ora di riabbracciare Zia Simon!"

Così eravamo abituati a chiamarla io e Adam, La madre di Bill e Tom, nonostante non fosse veramente nostra zia, ma una vecchia amica di famiglia.
E non nego che anche io ero molto emozionata nel rivederla dopo così tanto tempo.

Passarono circa 10 minuti e noi eravamo persi a chiacchierare di questi cinque anni, io ed Adam fummo molto felici quando scoprimmo che la band aveva avuto molto successo, quando..

Adam:"vado io!"

Gridò Adam dopo aver sentito il campanello suonare, si alzò ed andò ad aprire, così facemmo anche io, Tom e Bill subito dopo Adam, ci recammo così alla porta per salutare la zia Simon e Gordon.

Simon:"Ciao ragazzi,Come siete cresciuti!"

Disse la zia abbracciandoci calorosamente e mantenendo un espressione felice. Devo ammettere di aver visto qualche lacrima di felicità colare dalle guance di mio fratello,ma le nascose subito dopo asciugandole con la manica della felpa.

"Ci siete mancati molto.."Disse Gordon con tono malinconico, proprio come quello di Tom.

Salutammo anche Gordon e tornammo in giardino a chiacchierare di come sia stato il volo...

☆𝚒 𝚖𝚊𝚍𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚏𝚘𝚛𝚎𝚟𝚎𝚛 𝚖𝚒𝚗𝚎☆-Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora