XV

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Dopo quell' episodio Tom mi chiese di riprovarci, così suonò ancora la melodia di Dark side of the sun  e Tom mi propose anche di farla sentire ai ragazzi, ma mi vergognavo troppo, così rifiutai, almeno per ora.
Nel frattempo Gustav e Bill si erano organizzati per andare a fare serata questa notte, mentre George faceva compere. Io e Tom raggiungemmo i ragazzi nella camera di Bill e ci organizzammo meglio. Quando George tornò li raccontammo ma lui disse che preferiva riposarsi in hotel.

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21:27 PM

avevamo cenato in hotel ed era arrivato il momento di prepararsi. Avevo portato molti vestiti con me. Ma uno in particolare lo portai per una serata speciale.

A molti potrebbe non piacere, ma io lo trovavo davvero bello

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A molti potrebbe non piacere, ma io lo trovavo davvero bello. Aggiunsi degli stivali alti con il tacco a spillo e degli accessori in argento.  Tom di vestii come a suo solito. Baggy jeans, abbinò una maglia verde e delle Vans old Skool.

Quando  uscii dalla porta della nostra camera mi trovai davanti i ragazzi che mi guardavano esterrefatti per la scelta esagerata dell'abito.

Bill:"Cazzo sei uno schianto ragazza!"

Dana:"grazie Bill!" Dissi fiera. "Anche tu lo sei" continuai.

Così dopo aver salutato George ci recammo al paradise club. Uno dei più famosi di tutta new York.

Arrivati sul posto entrammo ed iniziammo subito a divertirci, soprattutto io e Bill. Andai subito in pista a ballare, feci cenno a Tom di venire a ballare ma non ne voleva sapere, così andai io da lui.

Dana:"hei Tommy!"

Tom:"Tommy? Che cazzo di nome e Tommy?" Disse divertito

Scoppiammo a ridere e provai a convincerlo di venire con me al posto di stare seduto al tavolo con Gustav ma mi ignorò guardando il suo telefono.

Alzai gli occhi al cielo e girai i tacchi. Odiavo quando si comportava così, si divertiva solo quando voleva lui. Provai a non pensarci, e indovinate qual'era la miglior soluzione per farlo? Esattamente!

Dana:"Un vodka lemon!" Urlai al barista girato di spalle al bancone."

Oh cazzo..
Quando si girò lo riconobbi subito. Era il mio ex, Kyle. La nostra relazione si interruppe a causa sua. Sembrava il ragazzo perfetto, come un principe azzurro. Fino a quando non lo ritrovai a letto con la mia amica. Quello stronzo mi fece stare male per mesi, e avevo solo 16 anni.. quando lo riconobbi provai ad andarmene ma fu tutto inutile. Lui mi bloccò il polso. L'ansia incomincio a salire e il primo impulso che mi venne fu quello di tirarli un pugno ma provai a controllarmi.

Dana:"che cazzo vuoi stronzo!" Li dissi con voce furiosa.

Kyle:"voglio solo parlare. Dana? Quasi non ti riconosco più. Dov'è finita la dolce ragazzina che perdona a tutti?"

Dana:"non c'è più Kyle! E ora lasciami andare figlio di puttana!"

Kyle:"oppure?" Disse con una risata irritante.
Non ci vedevo più dal nervoso così provai a sferrare un pugno che sfortunatamente Kyle riuscì a schivare.

"Merda, e ora?" Pensai.

Kyle:"mi sei mancata Dana, sai penso proprio di esserti mancato anche io" disse prendendomi anche l'altro polso. Mi aveva immobilizzata, non sapevo cosa fare. Immediatamente si fiondò sulle mie labbra senza lasciarmi respirare. Provavo ribrezzo verso quelle labbra, verso quel bacio, verso di lui ...
Lo rispinsi ma questo non bastò per farlo smettere. Infatti superò il bancone tenendomi ancora per i polsi provo nuovamente a baciarmi, ma a quel punto una forza sovrumana lo scaraventò dall'altra parte del bancone facendo si che il suo corpo finì sulle mensole di vetro con sopra gli alcolici, rompendoli totalmente.
Erano Tom e Gustav. Non so cosa sarebbe successo se non fossero arrivati loro. Quando finalmente Kyle fu privo di sensi Tom venne da me per stringermi forte.

Tom:"stai bene? Ti ha fatto qualcosa?"

Scoppiai a piangere. Ero spaventata a morte e mi resi conto solo dopo che sarebbe potuto andare peggio se Tom e Gus non fossero arrivati in tempo... Decidemmo di andarcene prima che la polizia arrivasse ma i fan, che avevano riconosciuto Tom, Gustav e Bill non ci lasciavano passare. Continuavano a fare domande urlare e quant'altro. La testa mi scoppiava, lo Stress mi stava dando alla testa. Le urla delle ragazzine cessarono con il rumore delle sirene che si avvicinava. Quando la polizia arrivò porto via Tom e Kyle, io, Bill e Gustav tornammo a casa, o meglio, Gustav e Bill mi trascinarono all'hotel, non avevo alcuna intenzione di lasciare Tom per tutta la notte in centrale da solo con quella testa di cazzo di Kyle, ma non avevo altra scelta. Fortunatamente io non ero ferita, non mi aveva fatto niente, più o meno... Durante la rissa che ci fù tra Kyle, Tom e Gustav, ricevetti un pugno sulle costole, non so da chi, mi ero messa in mezzo per separarli ma ci rimisi solo io. Decisi di non preoccuparmi, perché dopo un paio di ora smise di provocarmi dolore. Bill nel taxi era seduto sui sedili posteriori affianco a me, mi strinse con un braccio in segno di conforto, ed io appoggiai la mia testa sulla sua spalla. Le lacrime che poco fa mi rigavano il viso erano ormai asciutte, lasciando così un alone grigiastro di mascara. Bill lo notò, cacciò dalla mia borsa un pacchetto di fazzoletti e provo a ripulirmi il trucco.

☆𝚒 𝚖𝚊𝚍𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚏𝚘𝚛𝚎𝚟𝚎𝚛 𝚖𝚒𝚗𝚎☆-Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora