Dana si trasferisce insieme a suo fratello gemello Adam nella città dove sono cresciuti, in Lipsia, ma non sa che lì ad aspettarla troverà una magnifica sorpresa che cambierà per sempre la sua vita...
parlarti, e so che anche lui ne aveva bisogno.Da quel giorno non rividi più i ragazzi. Ne Gustav, ne George, ne Bill, Ma soprattutto Tom. Non li vedevo da settimane. Avevo smesso anche di fumare, o di mangiare.. il che mi portò alla perdita di molto peso, ma non mi interessava. Non avevo la forza di fare niente e Adam era sempre più preoccupato...
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11:56 AM
Fula luce che passava dalle finestre a svegliarmi. Diversamente dagli altri giorni scesi di sotto per fare colazione dove trovai Adam disteso sul divano. Sembrava sorpreso di vedermi ma non disse niente. Dopo aver fatto colazione con qualche biscotto ed una ciotola di latte, mi andai a stendere sul divano vicina ad Adam poggiando la testa sulla sua spalla. Qualcuno suonò alla porta, non avevo la più pallida idea di Chi fosse, il che mi fece preoccupare particolarmente. Adam si alzò per andare ad aprire la porta e dietro essa c'erano Bill e Hanna. Sembravano tristi.. Mi alzai lentamente dal divano per avvicinarmi a loro.
Dana:"Ciao ragazzi." Dissi fredda.
Bill:"hei Dana? Come stai? Ci eravamo preoccupati molto così siamo venuti a trovarti."
Hanna:"ma dove eri finita? Pensavo ti fosse capitato qualcosa!" Mi distruggeva il solo pensiero di poter fare del male a uno di loro ma tutto ciò che riuscì a dire fu
Dana:"scusate ragazzi"
"Mi dispiace" continuai.
Continuavano a guardarmi come se non mi riconoscessero. Come se la ragazza che vedevano non fosse più la Dana di poche settimane prima. Li accompagnai in camera mia dove dopo un paio di premesse li raccontai tutto. Mi ascoltavano perplessi. Finito di raccontare Bill mi guardava quasi stupito ed io mi sentivo alleggerita.
Bill:"Dovete parlare." Disse secco. A quanto pare conoscevano la storia.
Dana:"forse dovremmo"
Hanna:"forse?"
Dana:"ok, ok... Parlerò con Tom e risolveremo tutto!"
Bill e Hanna mi abbracciarono subito dopo essersi alzati dal letto.
Hanna:"ok credo sia il caso di darti una sistemata."
Dana:"già!" Dissi ridacchiando.
Accompagnai Bill e Hanna alla porta e salii al piano di sopra per farmi una doccia calda. Subito dopo quest'ultima, presi coraggio e scrissi a Tom un messaggio. Lo invitai a cena. So che magari era una decisione un po' affrettata ma avevo bisogno di Parlare.
"Ciao Tom, mi dispiace non essermi fatta sentire per tutto questo tempo ma avevo bisogno di prendermi una pausa da tutto. Mi dispiace tanto e pensavo che per rimediare al mio grande errore potrei invitarti a cena questa sera alle 20:00 a casa mia... Che ne dici?"
"Ci sarò paradiesisch" disse lui.
Così iniziai a prepararmi. C'era molto lavoro da fare, scegliere cosa mettere, lavare i capelli, truccarmi eccetera, così mi diedi una mossa.
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Indossai una mini gonna in cotone nera con sopra una corsetto rosso in pizzo. Aggiunsi degli stivali neri con il tacco per concludere il tutto ed ero pronta. Lasciai i capelli sciolti e lisci e nell'attesa che Tom arrivasse Fumai una o due sigarette.
20:04 PM Suonò il campanello. Scesi cautamente le scale e apri la porta. Tom indossava una maglia over viola abbinata a dei jeans baggy neri, come scarpe delle dunk igh Total black e naturalmente il cappello viola non poteva mancare. Ci salutammo, uno più imbarazzato dell'altro, visto l'accaduto, e lo feci accomodare a tavola. Avevo preparato un ottima pizza, ricetta di mia madre, a Tom piacque molto. Durante la cena non parlammo quasi per niente. Finito di mangiare io e Tom decidemmo finalmente di mettere tregua a questo silenzio. Andammo a sederci sul divano e liberammo i nostri pensieri.
Dana:"non saprei proprio da dove cominciare.."
Tom:"Dana mi dispiace averti creato tanti problemi, ma devo dirtelo. Non posso più tenermelo dentro, e tu meriti di sapere."
Dana:"di che parli?"
Tom:"Dana... C'è stato qualcosa in quel bacio. Anche tu lo pensi, ti si legge in faccia. Voglio dire... Io non ero ubriaco quella sera, il bacio che ti ho dato veniva dal cuore. E fidati di me se ti dico che ho aspettato davvero tanto tempo per dartelo."
"Ti prego dimmi che lo pensi anche tu Dana." Continuò.
Mi guardava con occhi lucidi e la voce tremava. Aveva totalmente ragione. Quello non era stato un semplice bacio. E anche se lo nego a me stessa, forse lo stavo aspettando... Così...
Lo baciai. Sì. Lo baciai di nuovo, ma stavolta non sarei scappata, questa volta avrei affrontato il mio problema. Tom mi teneva i fianchi e le mie mani erano finite sul suo volto. Non riuscivamo a staccarci e non volevamo. Quel unico bacio ci legò per la vita.