IV

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Impiegò quasi due giorni a rimettersi completamente in sesto, più del solito.

Generalmente infatti le mattine dopo la luna piena, grazie alle cure dell'infermiera Poppy, riusciva a riprendersi abbastanza velocemente e, già nel primo pomeriggio, la pregava di essere dimesso per tornare alla sua vita scolastica.

Questa volta però il suo corpo sembrava completamente debilitato. Remus aveva la strana sensazione che ci fosse qualcos'altro che gli mancava, oltre alle energie, rendendogli tremendamente difficile anche solamente pensare di alzarsi dal letto.

Doveva però rimettersi in pari con le lezioni ed iniziare ad indagare sul suo incontro nella foresta, per questo motivo si stava finalmente dirigendo verso la sua prima lezione del giorno: Storia della Magia.

Camminando per i corridoi con i suoi amici si guardava intorno di sottecchi, come se temesse, o sperasse, che un lupo sbucasse per caso svoltando l'angolo.

"Mi stavo chiedendo... avete mai notato l'assenza di altri studenti, oltre a me, i giorni dopo la luna piena?" chiese Remus sottovoce, mentre raggiungevano l'aula.

I tre sembrarono rifletterci, poi Sirius scosse il capo "Non so Moons, siamo sempre troppo occupati a non far notare la tua di assenza, piuttosto che notare quella degli altri"

"Io a malapena riesco a stare sveglio durante le lezioni, davvero" confessò Peter.

"Questo ti succede ogni mattina Wormy, non solo in quei giorni" precisò Sirius ridacchiando e, distratto, si scontrò inavvertitamente contro Pandora Lovegood. Condividevano infatti molte lezioni con la casata Corvonero, di cui la ragazza faceva parte, compresa Storia della Magia.

"Ehi! Attenta a dove metti i piedi, ragazzina"

"Non dovresti fermarti così in mezzo al corridoio- aspetta un attimo- mi hai appena chiamato ragazzina!?" Sirius si portò una mano sul cuore, indignato.

"Ops, scusa, ma con tutti quei capelli ti ho scambiato per una ragazza" lo guardò dispiaciuta, per poi fargli un occhiolino mentre concludeva "Colpa mia" e gli voltava le spalle per entrare in classe.

Remus trattenne a malapena una risata, e uguale fecero James e Peter.
Oh, povero Sirius, avrebbe parlato di quell'affronto subito per giorni.

L'amico, completamente spiazzato, si ricompose in fretta:
"Ma... ehi! Torna subito qui!" le urlò dietro, seguendola di corsa all'interno dell'aula.

I due ragazzi battibeccarono fino all'arrivo della Professoressa e, come previsto, Sirius passò l'intera mattinata con il broncio.

Arrivò presto l'ora di pranzo e ancora non sembrava averla superata.

"Siate sinceri, vi sembro una femmina?" chiese agli amici indicandosi con enfasi.

"Con tutti quei peli no di certo" ribatté Remus ridacchiando a bocca piena mentre divorava la carne nel suo piatto.

"Grazie al cielo aggiungerei, é già abbastanza difficile avere a che fare con te così come sei, figuriamoci se fossi una ragazza... Merlino, non le capisco proprio, Lily mi fa diventare matto..." commentò James subito dopo con un sospiro rassegnato.

Era innamorato di Lily Evans da sempre e sosteneva fermamente che prima o poi si sarebbero messi insieme, peccato che la ragazza non fosse dello stesso avviso.

"Prongs non temere, un giorno riuscirai a conquistarla" lo consolò Remus, poi passò al ragazzo di fianco a lui, che nel frattempo stava incenerendo con lo sguardo la sua nemesi seduta al tavolo dei Serpeverde "Sirius, dai, non pensarci più, Pandora ti stava solo prendendo in giro"

"Ho sentito dire che le manca qualche rotella" disse Peter senza nemmeno alzare lo sguardo dal suo piatto.

"Giusto Pete, é vero! E poi frequenta quelle serpi... sembra proprio una di loro" commentò Sirius.

A quel punto anche Remus si voltò verso Pandora che chiacchierava tranquillamente con i suoi amici. Era dell'idea che in realtà la ragazza non fosse così "svampita" come si diceva in giro: era particolare, certo, ma sicuramente molto interessante e sveglia.
Inoltre, se lei e Mimi sembravano così legate non doveva essere poi così male.

Perso tra i pensieri il suo sguardo si spostò automaticamente sulla Serpeverde: era comodamente appoggiata alla spalla dell'amica e sembrava stesse dormendo.

Osservò il suo viso rilassato fino al momento in cui le sue labbra si mossero per dire qualcosa, attirando l'attenzione di Remus.

Così invitanti...

Pochi istanti dopo Mimi aprì gli occhi di scatto, guardando proprio nella sua direzione.

Distolse immediatamente lo sguardo.

Smettila di guardarla come un maniaco, idiota!

Doveva tornare a concentrarsi, aveva cose più importanti a cui pensare.

Palam et clam - Remus LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora