XVIII

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Prima di Capodanno, sfortunatamente, ci sarebbe stata la luna piena.
Remus era più preoccupato del solito: aveva impiegato un'eternità a riprendersi dopo l'ultima e, ora che sapeva come stavano realmente le cose, non voleva perdere tutto quel tempo costretto a letto.
Temeva anche il dolore, ovviamente, e sperava davvero che sarebbe riuscito a sopportarlo: sapendo già che il suo lupo non avrebbe trovato Mimi questa volta, era pronto al peggio.

In quei giorni ragionò fino allo sfinimento su come avesse fatto Silente ad impedirgli di percepire la presenza di qualcun altro della sua specie.

Lesse ogni singolo libro sulla licantropia presente nella Biblioteca del signor Potter, credendo che magari sarebbe stata meno "censurata" di quella di Hogwarts, ma non trovò risposte.

Una sera però, prima di andare a dormire, il suo sguardo si posò per caso sulle sue medicine sul comodino.
L'infermiera Poppy gli forniva da sempre diverse pozioni per il dolore, che sinceramente Remus odiava: avevano un saporaccio e doveva assumerle giornalmente, altrimenti non facevano effetto.

Fu in quel momento che si rese conto che forse aveva cercato nel posto sbagliato per tutto quel tempo: non avrebbe trovato la soluzione che cercava nei libri sui licantropi, ma in quelli di pozioni e di medicina.

La conferma della sua ipotesi giunse proprio il giorno prima della luna piena mentre Remus, con i suoi amici ad aiutarlo, si trovava in Biblioteca.
Avevano ormai identificato quasi tutte le sue medicine, per la maggior parte antidolorifici, ne mancava solo una all'appello.

"Eccola!" aveva urlato Sirius, puntando il dito su una delle pagine di un grosso tomo davanti a lui.

Tutte le informazioni combaciavano: si trattava proprio di una pozione per cancellare l'odore.
Da anni lui, Mimi e chissà quanti altri la stavano assumendo senza saperlo.

Per un attimo si sentì elettrizzato al pensiero di conoscere e potersi confrontare con altri suoi simili, ma subito dopo la rabbia di essere stato preso in giro dal suo stesso Preside lo fece scattare in piedi.

I suoi amici lo seguirono preoccupati mentre prendeva la piccola ampolla di liquido blu scuro sul tavolo e si fiondava su per scale, verso la sua camera.

Frugò nel baule in cerca della sua scorta mensile e, una volta recuperate tutte le pozioni dello stesso colore, si diresse verso il bagno.
Le stappò una per una, versandone il contenuto giù per il wc.

"Ho finito di giocare secondo le tue regole, vecchio infame" sussurrò scaricando lo sciacquone, per poi voltarsi verso gli amici e sorridere: "É fatta, non mi resta che sopravvivere a questa notte"

Gli sorrisero di rimando, rassicurandolo:
"Saremo con te Moony"

Come promesso gli rimasero accanto prima, durante e dopo. Aveva quasi dimenticato che, prima di tutta quella situazione, anni prima la sua salvezza erano stati proprio loro. Con il lupo ormai ci sapevano incredibilmente fare: sapevano come farlo divertire, come distrarlo e come contenerlo.
Alla fine fu quasi bello come i vecchi tempi, ad esclusione del dolore atroce della trasformazione e dei postumi, ovviamente.

Si rimise in sesto appena prima di Capodanno, che trascorse festeggiando insieme ai suoi amici e brindando all'anno nuovo.

Remus era fiducioso: sarebbe davvero stato un nuovo inizio, non vedeva l'ora di tornare a scuola e rivedere Mimi.

A mezzanotte pensò a lei.

Ti farò cambiare idea, lo giuro

Ti farò cambiare idea, lo giuro

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Palam et clam - Remus LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora