Secret love story.

sedici

Non sapevo cosa pensare. Ho capito che le loro intenzioni erano buone e protettive ma comunque mi hanno delusa e ferita.Devo ammettere però che Sere mi manca e che ormai non sono più arrabbiata da lei, da loro.

<< Io non so cosa dire. In fondo credo di non essere neanche più arrabbiata con Sere. >> dissi io.

<< Le manchi tanto. >> disse lui.

<< Manca tanto anche a me. >> dissi io con voce triste.

<< Lo immaginavo. Per questo ti sta aspettando al bar. Vai corri e risolvete. >> disse lui.

<< Grazie Luca, davvero. >> dissi io.

Istintivamente lo abbracci e quando me ne resi conto stavo per allontanarmi ma Luca mi strinse ancora di più. Così ne approfittai e mi lasciai andare in quell'abbraccio "fraterno". 

<< Ora vai, corri. >> disse lui sciogliendo l'abbraccio.

Annuii e andai verso il bar.

Il bar si trovava a pochi minuti dalla scuola quindi non ci misi molto ad arrivare. Ero lì fuori, cercando un po' di coraggio per entrare. Mentre ero lì fuori a pensare a cosa fare, vidi Sere venire verso l'uscita.

<< Sere possiamo parlare? >> dissi io cogliendola di sorpresa.

<< Cavolo Sere, mi hai spaventata. >> disse lei mettendosi una mano sul cuore, annuendo.

<< Mi dispiace. >> dissi io.

<< A me dispiace. Ti ho mentito e non dovevo ma... >> iniziò lei ma la bloccai.

<< So tutto, Luca mi ha detto tutto. >> dissi io.

Nessuna delle due proferì parola. Era un silenzio imbarazzante, opprimente. Continuavamo a dondolarci sui piedi fin quando quasi colpita da una persona mi buttai tra le braccia di Sere che fù colta alla sprovvista. Non ricambiò subito ma appena capì che la stavo abbracciando mi strinse forte a lei.

<< Mi sei mancata tanto Sere. >> dissi io con voce tremante.

<< Anche tu tanto Rebe. >> disse lei singhiozzando.

<< Non litighiamo più. >> dissi io.

<< Mai più. >> disse lei.