Chiamata da..

176 10 11
                                    

'Davvero Ali?'

'Si, ma non dirgli niente per piacere. Nessuno deve sapere di noi'

'Perché?'

'Perché la gente condizionerebbe te e Federico'

'Non capisco'

'Se noi litigassimo, o ci lasciassimo appunto, tutti parlerebbero anche di voi. Se la colpa fosse di uno di noi due, me o tuo fratello intendo, addosserebbero gli stessi nostri errori a voi.
Vi amate così tanto Cla che io non ce la faccio a mettere a rischio la vostra storia'

Non capivo se erano scuse o se davvero pensava quelle cose.

'Perché ti ha lasciata?'

'Non puó vedere Federico. Lo sai anche tu. Ti ha vista spesso stare male per lui, e non riesce a sopportarlo. Dice che stando con me provocherebbe problemi alla nostra famiglia.
Io e Federico potremmo allontanarci e non vuole esserne la causa.'

Solo a me sembravano discorsi un po' troppo complessi?

'E tu? Che gli hai detto?'

'Niente. Ho accettato le sue decisioni.'

'Lo ami?'

Guarda in basso. Come a non voler riconoscere la realtà.

'Ssi..'

'E allora esci da questa camera, vai a casa mia e diglielo'

'Come reagirebbe?'

'Penso che se ti ama non resisterebbe a starti lontano'

'E se non mi ama?'

'E se non ti ama puoi sempre dire di aver fatto tutto il possibile.
Senza rimpianti.'

Nei suoi occhi si accende qualcosa.
Si alza in fretta. Quasi con un salto.
Prende un respiro molto profondo, mi guarda dritta negli occhi.

'Senza rimpianti.' Mi ripete decisa asciugandosi le lacrime.

'Grazie. Ora vado'

Prende la borsa dall'appendiabiti e si getta alla porta.
Apre, ed esce correndo.
Federico si affaccia sulla porta della camera della sorella, dove ci sono ancora io, pensierosa.
Ha i capelli scompigliati di chi ha appena fatto un pisolino.

Mi guarda non capendo.
'Cosa fa?'

'La cosa giusta'

'Poi mi spiegherai, un giorno'

'Certo'

Si sdraia sul tappeto vicino a me, a pancia in giù.
Mi da un bacio veloce.
Poi si gira dall'altro lato e chiude gli occhi.

Si è addormentato?
Gli tocco la schiena piano piano con un dito.
Niente

Di nuovo.

'Fede?' Sussurro.

Riprovo.
Di scatto prende la mia mano, si gira, si alza e inizia a farmi il solletico.
Non posso sopportarlo.

'Fedee basta ti prego'
Ho le lacrime agli occhi.

'Prima inzighi poi piangi'

'Non sto piangendo'

'Come noo hai le lacrime guarda'
Me ne asciuga una, perlomeno si è fermato intanto.

'Lacrime di gioia'

'Eeh lo so, chi non vorrebbe avermi davanti?'

'Una certa Clara'

'Non ti credo. Un figo così, chi lo rifiuta'

'Sempre il solito vanitoso.'

Mi da un altro bacio a stampo con gli occhi chiusi. E resta a guardarmi.
Niente imbarazzo, niente disagio.
La normalità.
Lui mio e io sua.

Chi l'avrebbe mai detto?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora