É domenica mattina.
Apro gli occhi e la luce del sole mi acceca.
Il mio cervello piano piano comincia a lavorare, e mi viene in mente cos'é successo la sera prima.
Faccio un sorrisone e mi stiracchio. Come sono contenta.
Guardo l'ora: 9.15 .
Benissimo, voglio mandargli un messaggio prima che incominci la partita di calcio.
Prendo il telefono dal comodino.
Cerco 'Fede' tra i contatti.
Lo trovo, e digito 'In bocca al lupo Fede, segna mi raccomando💕'
Invio? O aspetto..? Cosa faccio?
Scrivo a Camilla e Cecilia.
Loro sapranno consigliarmi.
'Ehi Cami, pensavo di scrivergli, visto che ha la partita, che ne dici?''Ohi Ceci, che ne dici se gli scrivo che stamattina ha la partita?'
Tutte e due mi rispondono la stessa identica cosa.
'Si! Subito!''Agli ordini capo' sussurro tra me e me accennando il gesto dei soldati con la mano.
Torno sulla sua chat.
La mano trema. Invio?
Al diavolo, invio.
Blocco il telefono, lo rimetto via e tiro ancora più su le coperte.
Che ansia.
Riguardo l'ora.
L'ho inviato alle 9.20, sono le 9.22.
Calmati. È entrato?
No ancora no, ok mi calmo.
ODDIO È ONLINE.
AIUTO STA SCRIVENDO.
'Ma buongiorno bellissima, accendere il telefono e trovarsi un messaggio così non è male devo dire ahah. Crepi il lupo, speriamo di segnare ahah. Ti scrivo a fine partita💕'
Aaa sto morendo.
Che cosa tenera.
È una sensazione stupenda.
Speriamo che vada tutto bene..
Premo i tasti e faccio un screen che invio subito a Camilla e a Cecilia.
Le reazioni sono queste.
'Oddio Cla ma siete troppo carini, io.. Io sono strafelice per te' dice Camilla.
'Qodkcodnncjalxo che cosa teneraa' risponde quella pazza di Cecilia.
Mi viene da ridere, da sorridere.
Mi alzo e scendo a far colazione.
'Ciao mamma' le do un bacio 'Ciao andre! Già sveglio?'
'Si Cla, ho la partita stamattina'
'Clara preparati che dieci minuti e andiamo'
'Ah gia! Va bene vado mamma, ma contro chi giochi?'
'Il villaggio Marino'
Per poco non sputo il succo all'arancia che stavo bevendo. Per fortuna ero girata e nessuno mi ha vista.
'Ah, okey va bene, mi preparo e scendo'Il telefono squilla e sembra passare un'eternità prima che scattino i secondi.
'Camii! Non ci credo!
'Cla che c'è?
'Mio fratello stamattina gioca'
'Ah bene, ma non gioca tutte le domeniche?'
'Eh si, ma oggi contro..' sussurro 'la squadra di Federico!'
'Come??!! Noo non ci credo! Preparati vestiti fatti bella e vacci!'
Scoppio a ridere per tutti gli ordini che mi ha dato. Ride anche lei.
'Vado vado! Sei la migliore Cami'
'Aah ma stai zitta, ti voglio bene, ora preparati e scrivimi.'
'Sisi ora faccio tutto, ciao Cami'
Sblocco il telefono.. Glielo scrivo?
Ma no dai, sorpresa!
Sono le 9.30 e per le 9.45 dobbiamo partire da qua.
Penso a cosa devo fare:
Scegliere i vestiti, lavarmi, farmi i capelli e truccarmi.
In un quarto d'ora.
Deglutisco.
'Non ce la farò mai'
Poi corro da una stanza all'altra e quando finalmente sono pronta guardo l'ora.
Ho messo la mia gonna preferita bordeaux a vita alta e una maglietta a strisce orizzontali blu scure, come accessorio scelgo una borsetta leopardata che mi ha regalato mio fratello per il compleanno.
9.42. Sono un mito ahah.
Scendo di corsa, giacca scarpe e sono in macchina.I giocatori entrano in campo.
Vedo subito Andrea, che mi sorride.
Ricambio, poi sposto lo sguardo sull'altra squadra, il mio sorriso si spegne e subito si riaccende quando vedo Federico intento a mettersi a posto pantaloncini e capelli.
Fa una piccola corsa sul posto, si guarda le scarpe e si mette a posto le stringhe.
Io continuo a fissarlo sperando che si accorga del mio sguardo su di lui.
Finalmente alza la testa e scorre distrattamente con lo sguardo tutta la tribuna.
Io sono nell'angolo in alto a destra.
Guarda tutti con sguardo annoiato, poi mi vede.
Prima sgrana gli occhi, poi sorride in un modo fantastico.
Spontaneo, meravigliato, sereno e carichissimo allo stesso tempo.
Gli faccio l'occhiolino, mi risponde scuotendo un braccio col pugno chiuso e sussurrando 'Dai'.
Poi mi guarda serio, pensieroso, prima di girarsi e posizionarsi in campo.La partita è finita, ha vinto il 'Villaggio Marino' per 1-0.
Mentre scendo dalle gradinate vedo Federico e Andrea chiacchierare, non sapevo si conoscessero.
Cerco di capire cosa dicono, ma sono in mezzo alle scale e sto bloccando la fila, così scendo in fretta.
Mio fratello esce dallo spogliatoio in fretta, incazzato nero per la sconfitta, e sale subito in macchina.
Nel viaggio non dice una parola, arrivati a casa scende dalla macchina e va in camera sua.
Io faccio la stessa cosa, salgo le scale, passo davanti alla sua camera e vado verso la mia.
Ma qualcuno mi prende per la maglietta e mi tira.
'Vieni Clara'
'Andree! Stai calmo cosa c'è?'
'Vai con quel coglione?'
'Aspetta, chi?'
'Piantala di fare la finta tonta! Lo sai! Federico Ricci!'
'Eh cosa?'
'Ci vai assieme?'
'Ma no.. Bo, perché?'
'Perché è un coglione e te non ci vai insieme.'
'Ma cosa vuoi Andrea? Ma sono mai venuta a dirti con chi andare o non andare?'
'No ma sono tuo fratello'
'E?'
'E.. E basta, tu non ci vai!'
'Ascolta, non stiamo insieme, mi interessa lo ammetto, ma non stiamo insieme. Quindi per favore, non farmi menate che tanto non ti ascolto.'
'Ma lo dico per te!'
'Grazie, davvero. Ma non ascolto il tuo consiglio' sorrido apro la porta e me ne vado.
Ma pensa te, adesso viene anche a dirmi con chi andare.
Poi scusa, ma il coglione sarà lui!
Adesso vado e lo riempio di insulti!
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Ok no, non è il giorno giusto per far scoppiare la Terza Guerra Mondiale.
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Chi l'avrebbe mai detto?
RomanceClara inizia il liceo, nuova avventura, nuove persone, nuovi amici. Tra litigi, discussioni, difficoltà e baci, vedremo cosa potrebbe succedere..