Arrivi e partenze.

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'Tieni, sei invitato al mio compleanno'
'Tieni, sei invitato al mio compleanno'
'Tieni, sei invitato al mio compleanno'
'Cami ma.. Gli inviti? Come alle elementari?' scoppio a ridere.
'Eh ma.. Mia mamma ha insistito.. E poi.. Poi dai guarda, sono così belli!' dice con faccia da cagnolino bastonato.
Scuoto la testa e l'abbraccio.
Sta dando gli inviti di cartoncino a ogni nostro compagno e nostra compagna che varcano la soglia della classe.
Rimango a guardarla, è tutta contenta e ispirata. Che matta.
'Tieni, sei invitato al mio comp.. Oh ehm.. No non sei della nostra classe ho sbagliato scusa, cerchi qualcuno?'
'No, sono in questa classe, sono nuovo.'
'Ah beh.. In questo caso.. Ehm..'
Mi guarda, in difficoltà.
La guardo come dire.. 'Oramai daglielo'.
'Ehm.. Sei invitato al mio compleanno, perfetto sconosciuto' sorride imbarazzata.
'Oh.. Mm grazie' ricambia imbarazzato grattandosi la nuca.
'Beh piacere Camilla'
'Giacomo'
Va a sedersi.

'Che figure Claa' mi sussurra.
'Massi stai tranquilla ahah'
'Vado da Elia, torno dopo' mi schiocca un bacio.
'Vai vai' rispondo fingendomi schifata.

Rimango a guardarli, sono troppo contenta. Camilla è felicissima e lo sono anche io per lei. Lui la guarda negli occhi, lei mette le braccia dietro la sua schiena e poi ridono prima di baciarsi teneramente.
'Buongiorno Cla' mi abbraccia qualcuno da dietro dandomi un bacio sulla guancia.
'Buongiorno Fede' mi giro e lo abbraccio.
'Hai visto che carini? Quasi come noi due'
Scuoto la testa sorridendo.
Lo guardo e mi bacia. Sono un po' in imbarazzo.. Nessuno sa di noi due ancora.. E avrei preferito comunicarglielo piuttosto che sbatterglielo in faccia con un bacio.
'Vieni con me' sussurro.
Gli tappo gli occhi e lo porto per mano in un posto bellissimo.
'Posso aprire gli occhi?'
'No, non ancora..'
'Adesso?'
'No aspetta un attimo'
'Uffaa'
'Ecco ora puoi'
L'avevo portato in cima ad una collinetta nel cortile dietro alla scuola. Da lì si potevano vedere tutte le montagne innevate ma il salice sotto cui eravamo ci copriva dalla neve che cadeva fitta fitta.
'Ora siamo in pace, tranquilli' sussurro prima di avvicinarmi a lui.
'Soli' sussurra lui.
'Soli' ripeto. Poi appoggio le mie labbra sulle sue e scopro per l'ennesima volta che sono fatte le une per le altre, che aderiscono perfettamente come se nessun'altro fosse destinato a baciarle.
Siamo sdraiati per terra, una appoggiata all'altro, abbracciati per il freddo e per la voglia di tenersi stretti.
'Ahh l'amore'
Ci giriamo di scatto entrambi.
'No scusate non volevo interrompervi'
C'era la bidella, si stava fumando la sua sigarettina del mattino e guardava la scena con aria sognante.
'Ehm.. Si figuri.. Beh... Noi entriamo' ce ne andiamo imbarazzati.
Appena svoltato l'angolo incominciamo a ridere. Che scena epica.
Torniamo verso la classe per mano e quando entriamo sono già tutti seduti. Il prof. è girato e non si è accorto di noi.
Guardiamo gli altri e facciamo segno col dito. 'Shhh'
Andiamo a sederci di corsa.
'Ma state insieme?' mi dice Riccardo.
'Ric dopo ti spiego'
'Okey va bene!'

Finisce l'ora e Riccardo mi fa segno di andare verso di lui.
Usciamo dalla classe e mi porta davanti al bagno delle ragazze.
'Spiegami tutto'
'Niente, stiamo insieme'
'Eh ok ma da quando e com'é successo? Vi odiavate!'
'Ci siamo conosciuti meglio e abbiamo molte cose in comune.. E stiamo insieme dalla vigilia di Natale'
'Ehm.. Se non ti spiace' Federico mi prende per un braccio e mi porta via.
Aveva detto quella frase scherzando ma con una punta di gelosia e arroganza.
Quando siamo lontani da tutti comincia a parlare.
'Cla devo dirti una cosa, io non vorrei tenere nascosto di noi ai nostri genitori. Ci vogliamo bene e penso che una cosa così bella non sia da nascondere.'
Prendo un respiro.
'La penso come te'
'Beh allora vieni a mangiare da me venerdì?'
'Si va bene! E tu domenica da me'
'Ho la partita' dice triste.
'Allora venerdì prossimo?'
'Va benissimo'
'Sono felice. Felice, felice e ancora felice Fede.'
'Anche io Cla'
Si avvicina alle mia labbra e mi bacia. Con gli occhi chiusi. Come a isolarci dal mondo intero.

La giornata scolastica finisce e finalmente sono a casa.
'Mamma papà, venerdì vado a mangiare da Anastasia, va bene?'
'Sisì va bene tesoro'
Non voglio dirgli cosí che avevo il ragazzo. Vorrei farglielo sapere il giorno che viene da me per pranzo.
Sono le 14.30 e devo chiamare assolutamente Camilla.
'Pronto Cami?'
'Ehi Cla dimmi tutto'
'Vogliamo presentarci ai nostri genitori. Sono contentissima'
'Che cosa dolcee! Sono felice per te'
'C'è solo una cosa.. Andrea. Prima devo risolvere la questione con lui.'
'Si o potrebbe mettere una brutta parola per Federico.'
'Ecco appunto.. Ho paura'
'Cla è tuo fratello.. Tranquilla.'
'Va bene.. Grazie Cami, vado, a dopo'
'A dopo'

Dindin IDEA.
Faccio venire qui Andrea mentre i miei sono al lavoro e lascio che si conoscano. O forse è meglio in un bar. Per evitare di scatenare una rissa.

Toc toc toc. 'Andrea.. Ti devo parlare dopo, puoi venire al Caffè tra un'ora?'
'Okey, tanto sono già in giro'

Telefono a Federico e gli spiego tutto.
'Per favore capiscilo, é solo protettivo..'
'Eh va bene cosa ti devo dire vengo.'
'Sì però cercate di non litigare va bene?'
'Tranquilla va bene. Arrivo lì tra un'oretta.'
'Si, ciao Fede.'
'Ciao'

Mi preparo e vado verso il bar.
Arriva la fatidica ora.
'Ehii amore' mi dà un bacio a stampo prima che arrivi mio fratello.
'Ciao Andre, vieni che ci sediamo'
'Cosa fa qui lui Clara?'
'Stai calmo, devo solo parlarvi'
Ci sediamo, prendo un respiro profondo e incomincio.
'Allora Andre, io e Federico ci vogliamo bene. Non posso dirti se e quanto dureremo visto che non sono una veggente, ma posso dirti che è una cosa seria da parte mia e che per questo ho deciso di presentarlo a mamma e papà. Ma prima voglio il tuo 'consenso'.'
'Che io non ti darò. Grazie e ciao.'
Fa per andarsene.
'No aspetta.' Lo ferma Federico.
'Per davvero, io voglio tanto bene a tua sorella. Mi trovo bene con lei e non le farei mai del male.
Mi sembri un ragazzo a posto e il fatto che tu la voglia proteggere é molto dolce. Ma lei deve crescere e imparare con le sue gambe.
Io senza di lei non so stare adesso.
Per favore, prova a guardare al di là delle voci che ci sono su di me.
Io sono stato con una sola ragazza, che ho mollato perchè infantile.
Basta, non ho mai più fatto nulla.'
C'é un lungo momento di silenzio. In cui Andrea sta riflettendo, lo si vede dall'espressione. Alla fine si decide a parlare.
'Clara scusa se ti ho ostacolato, avevo solo paura. Avete ragione voi. Dovete fare la vostra storia tranquilli. E da come ragioni sembri sveglio.'
'Quindi tutto okey Andre?'
'Tutto ok'
Mi alzo di scatto e vado ad abbracciarlo.
'Grazie grazie grazie' lo riempio di baci sulla guancia.
'Ora andiamo?' Mi ferma lui.
'Va bene' rimetto a posto i capelli e usciamo.
'Io vado con i miei amici Cla'
'Okey, ciao Andre'
Appena girato l'angolo Federico mi prende in braccio.
'Missione compiuta amore.'
Ci baciamo a lungo.. Finché una telefonata ci interrompe.
'Ciao Cla sono Cami, se sei in giro e non disturbo, mi accompagni a prendere un bel vestito per sabato per il mio compleanno?'
'Ciao Cami' la saluta Fede.
Avevo messo in vivavoce.
'Ehi ciao Fede.. Ops.. Ho disturbato'
'Un po'' dice lui.
'Ma no tranquilla' lo zittisco.
'Quindi puoi?'

'Massi tanto tra mezz'ora vado che ho allenamento' mi sussurra Fede.

'Si Cami, dove ci troviamo?'
'Al municipio?'
'Al municipio tra un quarto d'ora.'
'Perfetto, a dopo'
Spengo la chiamata.
Prendo la sua mano e corro verso il municipio.
Arrivati là, vedo Camilla venirci incontro.
Mi abbraccia.
'Ciao Cami'
'Ciao Fede'
C'é un po' di imbarazzo.
'Con Andrea tutto a posto.'
'Davvero? Oh che bello.'
'Si, e venerdí vado da lui a mangiare.' indico il mio ragazzo.
Camilla sorride mentre Federico mi stringe a sè con un braccio.
Alle 17.20 lui prende la corriera ed io e Camilla continuiamo lo shopping.
Compra un vestito blu, come piace ad Elia, e un braccialetto con una 'C' di Clara e Camilla.
Poi riceve una chiamata, da Elia appunto.
'Pronto?'
Si allontana e cammina avanti e indietro in maniera preoccupata.
La sua faccia é sconvolta ma allo stesso tempo si nota che cerca di rimanere serena.
'Sono felice..' dice poco convinta 'Sí, va bene ci sentiamo dopo ciao Eli'
Viene verso di me.
Qualcosa non va.
'Tutto a posto?'
'Sisi' mi dice sorridendo con nonchalance.
Gira il viso a guardare una vetrina.
'Cami guardami'
Porto i suoi occhi a guardare i miei voltando la sua faccia verso di me.
'Che c'é?' dice con la voce rotta guardando in basso.
Non so cosa sia successo ma la abbraccio forte.
Quando ci stacchiamo scoppia a piangere.
Torno ad abbracciarla.
'Qualsiasi cosa sia successo, io sono qua Cami'
'Elia si trasferisce. Dopodomani.'

Chi l'avrebbe mai detto?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora