E se fosse amore?

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Le 7.58. Non é ancora arrivato.
'Non arriva Cami!'
'Tranquilla sarà in ritardo'
Entra la prof, ci sediamo.
La mattinata passa tranquilla ma di Federico neanche l'ombra.
Speravo entrasse dopo ma niente.
'Senti Cami, mi scriveva se voleva, gli ho già scritto ieri'
'Si hai ragione Cla, lascia stare'
'Cominciamo bene'
'Però non trarre conclusioni a caso, magari dorme'
'Si e ci credo anche dai eh'
Camilla ride. Io riprendo a seguire la lezione. È la 5ª ora, perciò 12.40.
Non passa più l'ora di arte, la prof. è noiosissima e i minuti scorrono lentissimi. Continuo a guardare il telefono sperando che il tempo voli, ma niente da fare.
Alla decima volta Camilla mi ferma.
'Cla, basta' sussurra ridendo.
'Non ce la faccio più, dai solo l'ultima volta ahah'
'Mm va bene'
12.42.
Non passa.
Aspetta. Ho un messaggio.
Fede: 'Buongiorno Cla, mi sono svegliato ora, ho dormito tutta la mattina perché sono malato:('
Faccio un sorrisone sognante e guardo Camilla, le mostro il messaggio.
'Ooo una Cla innamorata'
Riprendo in mano il cellulare e rispondo.
'Ma salve, bravo bravo mi lasci da sola:(
No scherzo povero, cos'hai?'
Ricevo subito risposta.
'Scusami scusami come potrò mai farmi perdonare?
Ho la febbre:(
Sarà il goal di ieri eheh'
'Mah, devo decidere ci penserò ahaha
Tanta?:(
Sicuro guarda aha'
'Eeh 39:/'
'Oddio'
'Dai però non sto malissimo'
'Meno male'
'Si ahah💕'

Messaggiamo tutta la giornata e per i giorni successivi, il mercoledì però..
'Che fai?'
'Televisione e Pop corn, niente di meglio ahah'
'Uffaaa! Il solito fortunato! Io sto studiando inglese:('
'Qui un posticino ci sarebbe'
'Eeh ma sono a piedi'
'Aspetto quanto vuoi'
'Non posso, devo studiare, che brava ragazza sono!'
'Bravisssima!
Ti devo dire una cosa'
'Vai dimmi'
'Mi ha riscritto la mia ex'
'Ah'
'Quanto la posso odiare?'
'Come mai?'
'Continua a dirmi che le manco! Che mi ama ancora! Le ho detto che mi sento con un' altra ragazza ma non ci crede!'
'Ma chi è?'
'Sei tu scema ahah'
'Chi è lei! Poi sono io scema ahah'
'Ahh! La Ludovica Lo Bianco'
'Ah, si.' In realtà non non l'ho mai sentita.
'Gelosa?'
'Ma va'
In realtà ero gelosissima.
Sono gelosa con le amiche, lo sono sempre stata, ma con i ragazzi ancora di più e penso e spero sia normale.
È mio, punto.
Che poi, non stiamo insieme. Quindi può fare quello che gli pare.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

La settimana dopo partiamo per Vienna. Tutti in gita. Chissá come ci divertiremo.
Nono aspetta, tutti tranne uno.
Federico, non viene.
Proprio cosí, perché deve sostenere il provino per due squadre di serie A quella settimana.
La Fiorentina e la Roma.
Per Inter, Udinese e Juventus l'aveva giá fatto tra la fine di Settembre e l'inizio di Ottobre.
Quindi nulla, un' altra settimana senza vederlo.
Settimana scorsa non c'era lui perchè malato, questa non ci sono io. Uffa che palle.

Anche senza di lui la gita è però bellissima. Mi scrive ogni mattina e appena ho il Wi-Fi rispondo.
Con le ragazze sto benissimo e i ragazzi fanno i bravi.
In camera siamo io, Camilla, Cecilia e Martina.
Nell' altra ci sono Margherita, Anastasia e Anna.
Ci divertiamo un sacco, ridiamo in continuazione. La sera dobbiamo essere nelle camere per le 23.00 ma dopo il controllo dei professori andiamo nelle altre stanze o accogliamo intrusi.
Di giorno andiamo a visitare musei, mostre e monumenti.
Il palazzo di Sissi, Madame Tussaud, il palazzo del Belvedere il magnifico e bellissimo Hotel Sacker.
La mia torta preferita. È spettacolare.
É tutto bellissimo. Le luci, le vie e i negozi.
Però torno a casa volentieri.
Finalmente lunedí lo vedo.
Dopo due settimane.

Entro in classe e come di consueto ci incrociamo sulla porta.
'Ma ciaao, buongiorno' e mi da un bacio sulla guancia.
'Ehi, ciao' sorrido.
'Vieni con me'
Metto via giacca e cartella e lo seguo.
Mi prende la mano e inizia a correre.
Mi metto a ridere cercando di stare al suo passo.
Corriamo per tutto il corridoio, liberamente, ridendo, sorridendoci e fregandocene di tutto e tutti. Scansiamo le persone, ci lasciamo le mani per passare tra la gente e poi le ricerchiamo subito.
Quella situazione, una corsa libera e liberatoria su e giu per corridoio e scale, mi ricorda tanto come tutto è iniziato.
Correvo piangendo, e ho incontrato lui.
Mi porta fino alla prima rampa di scale, si ferma, prende fiato, ride insieme a me e mi guarda.
'Ehii Fede! Tesoro mio ciao, come stai?' come un turbine una ragazza bionda piuttosto bassa abbraccia e bacia Federico sulla guancia e lo tiene stretto a sè con un braccio dietro la schiena.
'Oh ehm, ciao! Piacere Ludovica, tu saresti?'
Dice schifata.
Poi guarda le nostre mani ancora intrecciate e mi fulmina con lo sguardo. Torna a sorridere da oca e io tolgo subito la mano.
'Beh noi dobbiamo andare, ciao bella!'
'Aspetta, Ludo, cosa fai?' sento Federico ribattere mentre lei se lo porta via.
Rimango abbastanza pietrificata. Era un bellissimo momento. Però chissenefrega. Non stiamo insieme, faccia quello che vuole.
Non mi sembra si sia molto opposto al suo atteggiamento. È un ragazzo, non ci avrebbe messo nulla a staccarsi dal suo abbraccio e scacciarla. Evidentemente basta una settimana per cambiare idea.
Settimana scorsa la odiava. Ora un po' meno.
Chissà perché però con me ci ha messo moolto di più.
C'è voluto un anno e mezzo perché smettesse di odiarmi.
Cos'ho di diverso da lei? Cos'ho in meno?
Oh giusto aspetta. Forse non sono la zoccoletta di turno.
A grandi passi torno in classe, cercando di essere il più pacata possibile e mi siedo al mio banco.
'Sei uscita dalla classe mano per mano con Federico. Entri da sola, incazzata. Cos'è successo?'
Cami si preoccupa sempre per me e capisce subito se c'è qualcosa.
'Niente Cami' le accarezzo la guancia con tenerezza 'davvero grazie, per tutto'
'Ma di cosa! Stai tranquilla, che io ci sono per te, ok?' mi abbraccia forte forte.
Quanto amo i suoi abbracci. Mi sento protetta. È l'unica persona insieme a mio fratello e i miei genitori che mi da quella sensazione.
Come se fosse mia sorella.
In un certo senso lo è.
Anzi, lo è.
'Sei sicura che non sia successo niente?' mi risveglia da quel caldo abbraccio.
'No.. ' abbasso lo sguardo.
Intanto davanti alla porta passano Federico e Ludovica a braccetto.
'Tranquilla, so già tutto'
La guardo perplessa.
'Come fai a...'
Non mi lascia il tempo di finire che mi gira e vedo i due teneri piccioncini.
'La odiava' commento ironica.
'Oooh! Vedo!' risponde lei.
Mentre passano Federico mi guarda, probabilmente dovevo avere una faccia incazzata o triste perché quando i nostri sguardi s'incrociano lui smette di camminare.
'Scusa un attimo Ludovica, ho una cosa importante da fare'
Entra in classe, si fa spazio tra i miei compagni che si erano raccolti attorno ad un computer e viene verso di me
'Clara, sei incazzata?'
'No perché dovrei?' sorrido in modo forzato, mi giro e mi allontano.
Per fortuna entra la prof.
Lui va a sedersi e io faccio lo stesso.
'Scusate il ritardo ragazzi'
'Stia tranquilla prof!' diciamo in senso ironico.

Diluvia. E abbiamo deciso di andare tutti insieme a mangiare al Burger King.
È nella periferia della città ma si arriva in breve tempo.
Andiamo in una dozzina.
Io, Camilla, Federico, Cecilia, Riccardo, Mattia, Anastasia, Lorenzo, Margherita, Alessandro, Anna e Martina.
Cammino vicino a Martina e ad Alessandro che non mi tengono sotto l'ombrello. Mentre discutiamo scherzando per chi deve tenermi sotto, sento due mani coprirmi la faccia.
'Indovina chi sono?' Dice un vocione evidentemente fatto per nascondere la propria voce.
Nonostante quello capisco che è Federico.
Prendo le sue mani, mi giro su me stessa e mi ritrovo faccia a faccia con lui.
'Ti sei incazzata oggi? Scusa non sapevo cosa dirle'
'No, fa niente dai, però ora che so chi è non mi sta molto simpatica' dico storcendo il naso e incrociando le braccia fingendomi arrabbiata
'Ahahah sei fantastica, dai vieni qua' mi bacia sulla fronte, mi abbraccia e mi tiene stretta sotto il suo ombrello.
Camminiamo da soli per tutto il tragitto abbracciati.
Qualcuno mi ha detto che l'amore arriva quando meno te lo aspetti.. E se fosse lui?
E se fosse amore?

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