Ho deciso di baciarti.

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'Camilla? Camilla mi senti? Piantala Camilla.'

Lei mette i suoi vestiti in una borsa, vuole andarsene via, e io li tolgo, non può.

'Camilla ora mi ascolti!'

'Cosa vuoi?'

'Basta fare la bambina. Resta qua e respira'

'Non posso senza di lui no, credevo che sarebbe bastato Giacomo, ma no.'

'Shhh calma' la abbraccio.

Singhiozza tremendamente. È disperata.
Non riesco a vederla così, non voglio che stia male.

'Supereremo anche questa, stai tranquilla'

Sono sicura che riuscirà a superarla. È forte. Può farcela.
Il primo momento però è normale la disperazione.
Vedi tutto nero, 'senza di lui mai', pensi. Ed è vero!
Ma piano piano, giorno dopo giorno, la malinconia e il dolore, da forti e lancinanti, diventano un'abitudine, normali, che quasi non te ne ricordi.
La tua vita va avanti e con lei anche tu. Devi solo avere pazienza. E tanta tanta forza.
Cose che lei ha, fortunatamente.

•••

Sorpassati i primi giorni, la disperazione lascia spazio ad una flebile delusione e Camilla è tornata ad essere quella che è.
Un po' spenta, ma sempre lei.
Giacomo vedendola così giù, si è sciolto e ha deciso di riavvicinarsi a lei per aiutarla.
Invece è successa una cosa strana, mentre entravo in casa l'altro giorno mi è sembrato di sentire mio fratello parlare al telefono.

'Amore si ti chiamo dopo, ti amo anche io, ciao un bacio' diceva.

'Andreaa.. Chi è la S-Fortunata?' Lo prendo in giro.

'Cosa? Chi? Io? Fidanzato? Ma va'

'Eheheheh dai parla'

'È tardi Cla, devo andare, a dopo' mi schiocca un bacio sulla fronte ed esce di casa sfuggendo alle mie domande.

Sicuramente mi nasconde qualcosa, ma lo scopriró.
Chiamo Federico. Sono le 17.00.
Non mi risponde, stará facendo allenamento.
Verso le 18.00 mi richiama, gli racconto di Camilla, di Giacomo, di Andrea e della scuola, ma decido di tacere sulla questione Alessandro.
Non é importante per me! Ci sentiamo spesso é vero, ma fa tutto lui, a me non interessa.
Non voglio rovinare il sogno di Federico per una cosa cosí insignificante.

A: 'Ciao Cla te devo dì 'na cosa'

C: 'Ale, dimmi'

A: 'Oggi ho visto il tuo ragazzo'

C: 'Davvero? Hai visto che bello?'

A: 'Piú che altro.. Era bella la tipa con cui limonava'

C: 'Che cosa?'

A: 'Se stava a fá una morettina'

C: 'Ah'

A: 'Nun voglio che stai male oh, sorridi, fallo per Ale, daii che sono tanto bravo'

Tra le lacrime quel messaggio mi fa spuntare un timido sorriso.
Passo la notte a piangere. Fino a quando non prendo una decisione, avrei fatto finta di niente.

•••

Arriva la domenica e io parto per Milano con Martina.
Arriviamo alla stazione e ad ogni passo sono più convinta della mia decisione.

'Farò finta di nulla' sussurro per convincermi ancora.

Fuori dallo stadio vedo tutta la schiera di ragazzi intenti a parlare e a scherzare.
Vedo subito Alessandro, che non mi nota, e poi davanti vedo Federico, più vicino a me, che mi viene incontro.

'Clara fai finta di niente' continuavo a sussurrarmi. Mostro un bel sorriso tranquillo e comincio a camminare.

Mi viene incontro a braccia aperte, con un sorrisone sulle labbra.
Mentre si avvicina continuo a ripetermi la frase in testa. La tentazione è molta ma resisto. Devo resistere.
Oramai siamo ad un passo l'uno dall'altra.
Sta per baciarmi.

'Fai finta di niente, fai finta di niente'

Ed è proprio facendo finta di niente che continuo sorridendo la mia camminata schivandolo.
Mi dirigo verso il gruppo a passo regolare, sicura di me.
Vado decisa verso Alessandro, che mi vede e si illumina.

'Cla!'

'Ale!'

Prendo tutto il coraggio dei 200 ragazzi delle giovanili che erano presenti, e lo bacio.
Lui si lascia andare e restiamo lì, attaccati, per qualche manciata di secondi.
Tutti ci guardano stralunati, compresi Martina e ovviamente Federico.

'Che cazzo fai Clara?'

'Prima di rispondere, cosa ne dici, è piu bella la morettina che ti sei fatto ieri sera, o lui?'

Federico sgrana gli occhi e poi guarda Alessandro con sguardo truce e carico di odio.
Mi metto in mezzo ai loro sguardi e alzo un sopracciglio. Poi sussurro, senza farmi ascoltare, ma per sentirmi più potente di quanto già lo fossi:
'La vendetta è un piatto che si serve freddo caro.'

Angolo autrice
Alloraa? Cosa ne dite?
Chi legge questa storia commenti!
Lo so è corto e senza un gran colpo di scena ma vi giuro che i capitolo dopo saranno piu soddisfacenti, un bacione.
Vostra, AllroadstaketoRome.

Chi l'avrebbe mai detto?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora