8-Mostri sotto al letto

595 21 59
                                    

"Smettiamo di cercare i mostri sotto al letto quando realizziamo che sono dentro di noi."

✧: *✧:* *:✧*:✧

HALLEY

Le sue mani si allacciano intorno ai miei piccoli fianchi.

Peso poco da quando ho smesso di mangiare tutte le sere, sperando che il non vedermi al suo tavolo spezzasse quell'incubo.

La facilità con cui mi solleva per mettermi seduta sulle sue gambe, mi dà i brividi.

Trattengo un urlo, che si trasforma in un gemito di dolore. Sento qualcosa tra le sue gambe, è duro e mi fa male.

"Non urlare, i tuoi fratelli odiano quando lo fai. Non vorrai che ti odino, vero?"

No, non voglio che mi odino.

Sono le persone che amo di più al mondo. Mentre la persona sulla quale sono seduta mi raccoglie i capelli in una coda alta, ripenso alle parole che mi ha detto il mio gemello qualche giorno fa.

"Ti proteggerò per sempre, sorellina."

Perché Antares non è qui? Perché non mi strappa dalle grinfie di quest'uomo?

Non sta mantenendo la sua promessa. Non mantiene la sua cavolo di promessa!

Abbiamo solo otto anni, perché mi dice le bugie già da adesso?

Mentre cerco di dare risposta al mio dubbio, sento qualcosa entrare dentro di me con uno scatto e involontariamente mi scappa un sospiro sommesso.

"Ti piace, piccola?"

Non mi piace per nulla. Mi viene da vomitare, anche se non mangio nulla dal pranzo.

La prima volta ha fatto più male, dalle mie parti intime è persino venuto fuori del sangue, ma non capisco cosa succede. Non capisco perché mi fa questo.

Mi fa male tutto il corpo.

"Rispondimi." ringhia nel mio orecchio mentre affonda quel coso dentro di me con più prepotenza di prima.

Devo dirgli di sì, o andrà male.

"S-sì." soffio fuori con incertezza.

Non può piacermi qualcosa che mi fa del male e, mentre sento due dita insinuarsi nella mia piccola intimità, non resisto più.

"Basta." sussurro, così piano da sentirmi appena, mentre una lacrima mi riga il viso.

Voglio urlare, ma mi sento come se fossi afona. Riesco a biascicare preghiere per farlo smettere, ma lo sento solo andare più veloce.

Penso a Neil, Perseo e Antares, intenta a distrarmi.

Penso al gioco da tavolo che mi hanno insegnato oggi, ripassando le regole come se fossi con loro a giocare.

Mi chiedo cosa stanno facendo.

Staranno dormendo, a quest'ora. Vorrei dormire anche io. Perché mi sento così stanca?

Perché io ho una cameretta tutta mia, mentre loro la condividono in tre? Non è giusto, voglio dormire con loro che mi stringono forte.

Un rumore che sento da settimane mi riporta alla realtà, una sorta di grido di gioia un po' smorzato.

Non sono più sulle sue gambe, mi ha abbandonata sul mio lettino, come sempre.

Ha aperto la porta e se n'è andato.

Love the way you hate me -VilipendioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora