Il viaggio si è quasi concluso, si ringraziano i lettori per aver presto parte a ciò. Potete slacciare le cinture, ora è tutto in discesa.
-Ma come sarà quel porto? Migliore o peggiore di quello da cui siamo partiti? E come saremo noi, alla fine del viaggio? Sarebbe desolante se ad attenderci ci fosse la realtà di prima. Al tempo stesso, non possiamo pensare che il futuro si faccia da sé, per inerzia: il futuro è il tempo della fiducia, per questo va attivamente progettato e nutrito. Dobbiamo allora coltivare la fantasia, far leva sulla nostra forza immaginativa, per riparare ciò che si è incrinato dentro di noi e intorno a noi, nelle relazioni, nella vita quotidiana, negli spazi di lavoro.
Paolo Crepet, Oltre la tempesta-
Due anni dopo
ARES⚡
"Ciao, Stassie. Mi mancherai tantissimo."
Abbraccio la ragazza di fronte a me, non sapendo quando e se la rivedrò mai. Spero di sì, ad essere onesto.
Non mi piace sentire la mancanza delle persone.
"Spero di rivederti, Ares. Sei entrato qui che non sapevi nemmeno tenere dieci bicchieri impilati, ma sei migliorato in fretta e mancherai a tutti."
Anastasia non è mai stata una donna di molte parole, eppure sembra stia sprigionando le sue emozioni tutte in una volta.
Mi fa piacere conoscere questo lato di lei. So che in un anno è stata un'ottima consigliera e una buona amica, anche se spesso aveva paura a mostrare il lato più buono di sé.
Faccio per andarmene, altrimenti arriverò in ritardo alla cerimonia di chiusura dei miei anni al college. Sì, ho portato a termine questo percorso, chi lo avrebbe mai detto!?
"Ah, Ares!" vengo richiamato, voltandomi con la mano stretta nel pomello della porta del Yellow Oak, il bar in cui ho lavorato nell'ultimo anno.
"Sembri un coglione con questa toga addosso." mi sfotte Stassie, indicando il mio abbigliamento.
Effettivamente, il blu elettrico mi sta di merda, ma il mio ego mi impedisce di ammetterlo. Motivo per cui rivolgo alla mia amica un dito medio, uscendo dal bar senza aggiungere altro.
Quando sono fuori, l'aria novembrina mi colpisce in pieno viso e, quando getto un'occhiata all'orologio, mi accorgo che è tardissimo.
Merda!
Fortuna che ormai conosco Berkeley come le mie tasche, perciò riesco a raggiungere il campo sportivo in meno di cinque minuti.
La cerimonia sta per iniziare, ma gli studenti che come stanno per ricevere la laurea sono ancora impegnati ad assorbire i complimenti delle loro famiglie.
Io con lo sguardo torno alla ricerca della mia di famiglia, nonché le persone che mi hanno aiutato ad arrivare dove sono oggi.
Grazie al cielo esiste Antares che con i suoi capelli rosso fuoco è impossibile da non vedere. Gli compaio alle spalle in pochi secondi, facendolo quasi saltare in aria quando gli tocco la spalla destra.
"Merda, Ares!" impreca mentre si volta nella mia direzione.
Neil e Perseo ridono di questa scenetta e, inevitabilmente, il mio sguardo ricade sui loro vestiti. Indossano a loro volta una toga con i colori dell'università e non potrebbero sembrare più coglioni di così.
Antares prende la mano del suo ragazzo, Jackson, vestito esattamente come noi.
Scommetto che per Ant non sarà così facile separarsi dal suo ragazzo. Eppure, sappiamo tutti che Jack è destinato a grandi cose.
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Love the way you hate me -Vilipendio
Romantik"Sai di Paradiso, Halley." "Tu sai di fiamme dell'Inferno, Ares." 🥀Un nuovo inizio. Nuove opportunità. Nuove esperienze. Il passato alle spalle. Halley Cooper desidera solo sopravvivere agli anni dell'università, e la borsa di studio a Berkeley è l...